Racconto vincitore Secondo Concorso di composizione narrativa cyberpunk indetto da Cp2020 PBEM:

 

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Quotifax 

19/06/2022

Kalifornia city - Il sindaco di KC, Simon Miller, in seguito all'analisi del rapporto economico redatto dall'ufficio contabilità ha predisposto un taglio sui fondi relativi all'ampliamento delle risorse a disposizione della polizia metropolitana, il Kalifornia City Police Department; il sindaco ha giustificato tale riduzione rispondendo alle prime critiche che non ci sarà una diminuzione effettiva del capitale a disposizione del KCPD.

<<Se non erro>> ha commentato Miller, <<Il KCPD ha ricevuto nuovi finanziamenti statali che permetteranno di coprire i tagli che abbiamo operato nell'interesse dei cittadini, al fine di ridistribuire le risorse per mantenere efficiente il servizio pubblico cittadino.>>

 

Quotifax   

20/06/2022  ore 13:00

Kalifornia City - In seguito alle dichiarazioni del Sindaco, i rappresentanti del KCPD sono stati ricevuti stamattina dal sindaco, il colloquio è durato circa due ore e purtroppo non ha portato le due parti ad un punto di incontro.

Il rappresentante del KCPD Arthur J. Kompf ha rilasciato commenti infuocati alla fine del meeting.

<<E' inammissibile, stiamo parlando della sicurezza pubblica, della sicurezza della città, vi assicuro che non retrocederemo di un passo, quei fondi ci servono>> ha aspramente replicato Kompf <<come soluzione drastica non escludiamo uno sciopero della polizia, come protesta alle assurde disposizioni del Sindaco.>>

 

20/06/2022 ore 19:00

Kalifornia City - Il sindaco Miller ha ritenuto inaccettabili le richieste del KCPD, e ha confermato la sua linea di azione, i fondi verranno tagliati senza modifiche al piano economico cittadino, esorta inoltre i componenti del KCPD a mantenere il loro senso civico e a non aderire ad eventuali assurde proteste promosse da avidi rappresentanti poco attenti ai bisogni della città.

 

Quotifax   

21/06/2022 ore 11:00

Kalifornia City - Il portavoce del KCPD Arthur J. Kompf ha dichiarato stamattina la fine ufficiale dei contatti con il primo cittadino <<Non ha voluto ascoltare le nostre ragioni, ascolterà quelle dei sui cittadini. Avvisiamo che il giorno 25 giugno corrente anno a partire dalle ore 13:00 entreremo in sciopero per una durata di 48 ore, tutti i reparti senza esclusione>>.

Questo il commento del portavoce, rilasciato due ore fa, che ha innescato una serie di proteste da parte dei cittadini nonchè uno stato di allerta per i due giorni di sospensione del servizio pubblico.

<<Questa è una istigazione a delinquere, la polizia dovrebbe sedare i disordini e non provocarli>>, ha commentato Eather Shilling della giunta comunale. Una guerra politica, questa, che rischia di coinvolgere la cittadinanza più di quanto si pensi.

 

21/06/2022 ore 21:00

Little Tokio, Kalifornia City

<< Abbiamo una prenotazione a nome Hoshugi >>  disse seccamente Sakuro al banco d'ingresso.

<< Hoshugi... si, ecco qua, prego vi faccio strada >>

Sakuro e il signor Hoshugi continuano a guardare i due inviati della Halo Corp. che li precedono, i loro visi sembrano non tradire alcuna espressione.

Il tavolo è uno dei migliori, la vista dal 38° piano è rivolta verso un quartiere residenziale, ricco di grandi olo-schermi pubblicitari che mostrano continuamente paesaggi orientali ricostruiti in cui si muovono splendide gheishe che offrono servizi informatici o propongono viaggi sulle colonie extramondo.

L'arredamento del ristorante ricorda un giardino giapponese del tardo 1800, con giochi d'acqua e pietre disposte su porzioni di pavimento composte da sabbia rastrellata alla perfezione e delimitata da pietre bianche.

L'enorme spreco di spazio per l'arredamento mostra il grado di lusso del locale, in una metropoli come quella di Kalifornia City permettersi il lusso di occupare tanto spazio è indice di grande ricchezza.

Dopo pochi minuti, mentre una bellissima donna con sul viso un trucco così perfetto da rivelare il volto chiaramente bio-ricostruito si allontanava con le nostre ordinazioni, il più anziano presumibilmente dei due corporativi della Halo fissò il signor Dahiro Hoshugi, e si rivolse quindi al suo collega: <<Hanyo, penso che il signor Hoshugi sia ansioso di vedere il nostro magnifico gioiello, mostri pure al nostro cliente il motivo del nostro incontro.>>

<< Non ho fretta di vedere il gioiello, ma apprezzo la vostra professionalità nel voler concludere subito la trattativa>> rispose pacatamente il signor Hoshugi mentre l'altro estraeva dalla giacca una piccola scheda metallica <<e mi sembra quantomeno riduttivo l'appellativo di 'cliente', visto il volume di transazioni commerciali che le nostre due corporazioni trattano, suggerirei di usare il più appropriato termine 'partner' in affari, suona meglio, non crede? >>

<<Come vuole lei, Hoshugi-san >> rispose con un accento leggermente annoiato il più anziano della Halo, Harry Moonyard. <<come vuole lei, ma ora osservi.>> Prese la scheda metallica dalle mani del suo giovane collega e toccando alcuni lembi della scheda azionò il micro-proiettore olografico che riproduceva, con precisione millimetrica, un magnifico gioiello delle dimensioni di un pugno chiuso.

Sospeso a pochi centimetri sulla carta si libra un drago scolpito nello smeraldo con le ali piegate sul corpo, intarsiato di scuri rubini raffiguranti gli occhi e con filamenti d'oro per i baffi e per gli artigli.

La squisita fattura del gioiello traspare anche se soltanto in ologramma, appaiono nitidi i particolari della pietra, i riflessi del gioiello donano vita alla creatura e la lucentezza delle gemme investe l'oggetto di un'aura di preziosità senza pari.

Sakuro guardò il signor Hoshugi e non potè fare a meno di notare nei suoi occhi la lucentezza della commozione, quasi a tradire la venerazione per i simboli sacri della sua generazione.

<<Non penso ci saranno problemi >> riprese il signo Hoshugi dopo una pausa di silenzio <<per la trattativa, dovremmo invece stabilire le modalità di consegna, per questo ho portato con me un valido candidato >> si rivolse verso Sakuro e disse << questo è il signor Sakuro Fujisawa, il responsabile della mia sicurezza e capo del servizio di sorveglianza e intelligence nella mia corporazione. >>

Gli sguardi dei due corporativi si spostarono all'unisono su di Sakuro, nei loro occhi permaneva una espressione di leggera diffidenza, <comprensibile> pensò <non sanno come lavoro>.  Sakuro fece un leggero sorriso e disse <<Sarà un piacere curare personalmente ogni parte della consegna>>.

<<Signor Hoshugi, vorrei aggiungere >> disse il signor Moonyard <<che vorremmo ci fosse anche un nostro rappresentante nello staff della sicurezza per il trasporto del gioiello. Non consideri questa richiesta una mancanza di fiducia,  vogliamo solo partecipare alle misure di sicurezza per la consegna, sa, la sicurezza non è mai troppa.>>

Il signor Hoshugi guardò Sakuro, questi fece un cenno affermativo, sapeva che Hoshugi avrebbe capito che per lui non era una offesa, il loro uomo non sarebbe stato un supervisore ma solo un partner, due occhi in più, il lavoro di Sakuro non sarebbe cambiato minimamente.

Sul fondo della sala due persone che avevano finito di cenare si alzarono, lui un uomo con il vestito scuro ed una cravatta azzurra con una quercia in argento ricamata, lei una donna inguainata da un vestito dai colori cangianti, un abito lungo scuro con i riflessi vellutati che cambiano in continuazione; la donna si avvicina al tavolo e si ferma alle spalle del signor Moonyard, quest'ultimo si gira verso il signor Hoshugi e la presenta: <<Hoshugi-san, questa è Aray Fukayama, la nostra rappresentante per lo scambio.>>

 

21/06/2022 ore 18:00

Soho Corner, Kalifornia City

<<Tanti saluti, Albert, è ora che te ne vada a quel paese!!>> 

Un essere mastodontico che forse appartenere alla famiglia dei gorilla, strattona quasi divertito l'uomo che gli è accanto, arriva sull'uscio della SecureService e butta in strada il malcapitato senza troppa delicatezza.

L'uomo a terra urla verso l'energumeno: <<Ma chi cazzo vi credete di essere, bastardi, io sono Albert Konner, una delle migliori elementi della vostra fottuta agenzia! Non potete farmi questo!!!>>

L'energumeno chiude alle sue spalle il portone dello stabile, lasciando Ronan a barcollare tra il disgusto e il fremito di rabbia che gli fa digrignare i denti; ha i pugni serrati e gli occhi velati.

"Non meritavo di essere trattato così.". I pensieri si accavallano mentre si allontana dall'edificio volgendo per l'ultima volta lo sguardo alle guardie all'ingresso, le stesse di cui pochi giorni prima faceva ancora parte.

Con il passo strascicato si aggira senza meta per il quartiere, poi prende un taxi e chiede di essere portato a SeaPark Side, a un paio di isolati dal quartiere del porto.

Seduto al bancone del Silver Harbour, scola un drink dal colore indefinito e dal sapore forte, <<E' tutta colpa di quel poliziotto bastardo, se non mi avesse messo nei guai per quel maltrattamento...>> biascicò parlando al bicchiere <<Stavo facendo il mio lavoro, se dovessi preoccuparmi di non fare del male a chi minaccia e molesta le persone che proteggo come potrei lavorare? Bisogna sempre fare le cose per bene, non lasciare un lavoro a metà, se bisogna dissuadere un uomo bisogna anche usare la forza, diamine!!>>

A notte fonda è in piedi davanti la vetrina scurita del night, vorrebbe tornare a casa ma viene assalito da una ondata di disgusto; decide quindi di continuare a camminare fra le strade del quartiere, nel traffico di auto e di luci di SeaSide Avenue, che arrivano fino all'oceano.

Poco prima di arrivare sulla strada del porto, con in mente l'intenzione di vedere semplicemente i riflessi scuri dell'acqua, Albert si imbatte in un ubriaco appoggiato ad un muro, che si muove a stento. L'ubriaco è vestito con abiti di fortuna, ha un cappello di lana calato sugli occhi quasi a coprirli; è corpulento, sembra di statura media ma l'andamento curvo nasconde la sua vera altezza. Non appena vede Albert, l'ubriaco mastica  poche parole, poi alza la voce e chiede dei soldi.

<<Non ho niente per te, vattene via>> ringhia Albert, mentre l'uomo quasi immobile lo guarda di traverso. Dalle mani nascoste nella lunga logora giacca appare all'improvviso un coltello; Albert rimane sorpreso pochi attimi, giusto il tempo necessario al delinquente di piombargli addosso.

 

21/06/2022 ore 19:00

Kingstone, Kalifornia City

<<No Frank, non sono d'accordo>>

Il suono dell'armadietto che si chiude accompagna lo spegnersi delle luci e l'uscita dei due colleghi dallo spogliatoio del distretto, <<c'è qualcosa che non può togliere ai cittadini, importante come l'acqua e l'elettricità, ed è la sicurezza personale>>

Frank Sheppard, sergente anziano del KCPD, collega di Ronan da più di due anni, sospira pesantemente rispondendo al suo giovane amico: <<Ronan, come al solito sei troppo idealista, quei soldi ci servono per dare un servizio migliore alla gente; cosa direbbero se non avessimo i mezzi per difenderli efficacemente, eh? Ci direbbero che non serviamo a niente, e io non voglio fare la fine del topo perchè uno schizzato fatto di danz mi spara con una calibro .50 ed io non ho avuto i fondi per ottenere un giacchetto corazzato per ripararmi.>>

<<Frank, ma non capisci che preannunciare lo sciopero con tanto anticipo è un invito al crimine?>>

Le luci del quartiere sono accese da tempo, ormai l'atmosfera è così carica di smog e inquinamento che serve tenerle accese quasi tutto il giorno, i due colleghi, ora in borghese, passeggiano e continuano a discutere e ad un isolato di distanza dal distretto, girano per la 12-sima e si fermano ad un bar, il "Gin next", gestito dal vecchio Fred che ormai li conosce bene.

<<Ascoltami, anche se siamo in borghese siamo pur sempre al servizio del cittadino, io farò così, girerò comunque per il quartiere, e se sarà il caso interverrò, non importa quello che dice il sindaco e non mi importa di quello che dicono i nostri rappresentanti >>

Fred pulisce lentamente il bancone con uno straccio di stoffa idrorepellente, mentre serve da bere ai due poliziotti.

<<Padrone di suicidarti, Ronan>> sospira Frank mentre sorseggia la sua Guinnes chiara piccola, <<so che non cambierai idea, ma almeno cerca di stare attento, ne ho visti troppi di colleghi sulla strada, sdraiati con gli occhi sbarrati.>>

<<Tu si che sai tirar su di morale, Frank>> sorrise Ronan, sorseggiano una mezza pinta di sidro.

<<Comunque>> riprese Ronan <<Non ho intenzione di restare con le mani in mano; ricordi quell'idiota di una settimana fa che pestò un giornalista che cercava di intervistare il capo della sicurezza della SecureService, quel tale di nome Konner? Beh, non voglio che si ripetano casi del genere, quando l'autorità manca, manca il rispetto e quindi manca la sicurezza dei cittadini>>

<<Ronan ragiona, quello era solo un imbecille violento, ma che farai quando ti ritroverai in strada in mezzo ad una banda di booster armati di pistole e spraghe? Bah, basta non ne voglio più parlare.>> Frank si girò appoggiandosi con i gomiti al bancone, mantnendo ancora il bicchiere di bira i mano, con lo sguardo perso verso le luci della strada.

<<Ecco, meglio così>> sorrise Ronan <<dai, questo giro lo pago io>> Passò il suo chip di credito nella cassa automatica poi poggiò un braccio sulle spalle del collega e usciì dal locale.

 

10/06/2022 ore 15:00

Arcologia-27, Kalifornia City

Il locale ha muri bianchi, è tappezzato da tavole anatomiche e cartelli di servizio e pochi addetti cercano di tenere il più possibile l'ambiente pulito e accogliente, anche se da piccoli particolari si può notare che non sempre ci riescono.

<<Le nuove gambe del giovane Nick sono cromate, sono state innestate da metà femore in giù, e sono equipaggiate di un potenziamento per i movimenti e di un paio di vani porta oggetti.>>

La voce del dottore è sicura, l'aspetto è di chi ha affrontato molte operazioni in passato e sembra sapere il fatto suo, porta in mano una cartellina con dentro un foglio di riepilogo e un microchip co tutti i  risultati delle analisi e le scansioni.

<<Dottore>>, risposero i genitori alle parole dell'uomo in camice bianco <<è sicuro che non ci saranno problemi? Quelle gambe...>> e nel dirlo, la madre del piccolo Nick strinse il braccio del marito.

<<Ascoltate,>> rispose il dottore, sospirando leggermente e chiudendo la cartellina, <<sebbene questo sia un ambulatorio non autorizzato, conosco il mio lavoro, le gambe erano adatte, anche se sono state prese da un ragazzo che non le userà più purtroppo bisogna pensare al futuro e lasciarsi il passato alle spalle, vedrete, andranno benissimo, fra due settimane salterà come un grillo!>>

<<Speriamo davvero che sia così>> dissero i genitori con un sospiro, <<Non sopporteremo di vedere Nick immobilizzato, vogliamo che si senta una persona normale, capisce? Vogliamo che riesca a fuggire da questo inferno di cemento.>>

<<Non temete>> sorrise affabilmente il dottore <<Starà benissimo>>.

I genitori di Nick parvero sollevati dal commento del dottore, e salutatolo, si avviarono verso l'uscita.

 

21/06/2022 ore 19:00

Little Tokio, Kalifornia City

L'odore di mare imputridito arriva alle narici di Albert, rigido, in piedi davanti al corpo di quel sudicio ubriaco, mentre stringe fra le mani il coltello che poco fa era in mano dell'avversario.

Si asciuga un po' di sangue dalla bocca mentre due fari lo illuminano quasi accecandolo, Albert non si scompone, non lascia neanche andare il coltello.

L'auto si ferma acanto a lui, dall'interno, una volta calato un finestrino, una voce di uomo: <<Va tutto bene? Mi era sembrato che fosse in difficoltà...>>

<<Si, tutto bene, non si preoccupi, solo una serata storta>>

<<Sono contento, l'avevo vista uscire dal night e poi l'ho persa di vista, deve ringraziare la fortuna>> rispose l'uomo in auto.

<<Lo so io chi devo ringraziare>> ringhiò Albert <<un fottuto poliziotto di merda che mi ha rovinato la vita, ecco chi devo ringraziare, ma a proposito, mi stava seguendo?>>

<<Beh, vede, lei per me non è proprio un estraneo, salga in auto, sto andando a cena al  FujiYama a Little Tokio, ma ho qualche minuto per parlare con lei, prima.>>

<<Se insiste, tanto non ho nulla da perdere, adesso>> disse salendo in auto Albert, <<Sono Albert Konner,>>

<<So già chi è lei>> lo interruppe sorridendo l'uomo alla guida.

<<E io invece non so chi sia lei, ma si lasci dire che ha una cravatta schifosa, cos'è quello, un cespuglio?>>

<<E' una quercia d'argento, signor Konner, una quercia.>>

 

25 giugno.    Il giro della ruota inizia oggi.

25/06/2022 ore 19:00

Kalifornia City

<<Sei proprio sicuro, Nick? >> disse sorpreso Thomas, <<I tuoi genitori non te lo permetteranno, dovrai scappare di casa>>

<<non mi importa, se è necessario farò anche questo, lo sento Thomas, è quello che voglio, correre libero con la moto, con il mio gruppo di amici, insieme in giro per il paese! Ci penso che bello? >> detto questo Nick aprì uno scompartimento nella sua gamba destra, <<guarda qui, Thomas, un vero coltello, l'ho avuto in cambio di qualche favore dal mio amico di Kingstone, un tizio con una moto bellissima con un serpente disegnato sopra.>>

<<Cavoli, è bellissimo>> disse sgranando gli occhi Thomas, <<allora fai proprio sul serio!>>

<<Certo che faccio sul serio, diventerò davvero un nomade, con la mia banda, diventerò libero come il vento e girerò per ogni quartiere e cambierò anche città se vorrò...>>, si fermò per un secondo poi si guardò intorno <<vedi, quel tizio vestito di scuro che cammina dall'altra parte della strada, con la cravatta azzurra disegnata? Bene, ti dimostrerò che sono un duro, vado lì e gli prendo qualche soldo puntandogli il coltello>> <<Nick, aspetta non puoi farlo, non è possibile!>> disse Thomas

<<Ah no? Guarda!>> Nick si fa coraggio, inizia ad attraversare la strada per raggiungere quel tizio, poi a metà tragitto si ferma, nota che l'uomo ha qualcosa sotto la giacca, e sembra proprio una pistola, <<forse non è la persona giusta>> pensa, <<forse è davvero troppo presto per questo, ho un po' di paura, ma non devo mostrarlo a Thomas, mi prenderebbe per stupido e non mi crederebbe più... >> tergiversa, Nick Blanco, e nell'agitazione del momento si scorda di essere in mezzo alla strada, sente solo all'ultimo il rumore, vede solo alla fine la macchina che sopraggiunge, ha un pensiero fulmineo, le gambe nuove, agili e forti, possono farlo balzare via, non l'ha mai fatto ancora è vero ma ora è il momento, ma mentre finisce il pensiero si trova immobilizzato, le gambe non sembrano rispondere, almeno non ora in questa situazione di stress adrenalinico, e il ragazzo, sorpreso più che terrorizzato, guarda la macchina che si avvicina a forte velocità senza nemmeno l'intenzione di rallentare, con i fari puntati contro di lui.

Il fumo della Yeheyuan raggiunge il fioco lampione al neon sotto cui è fermo, appoggiato alla moto, Ronan, è immerso nei suoi pensieri <<mi sembra anche troppo tranquillo qui, comunque meglio così...>> tira ancora una boccata di fumo dalla sigaretta guardando distrattamente la strada, e la sua attenzione viene catturata da un'auto scura, con due persone a bordo, un uomo e una donna, <<non sono sicuro ma quella nell'auto l'ho gia vista, non so dove ma mi sembra di aver già visto quella donna>>, mette una mano sul mento in espressione pensosa e si immerge neipensieri, poi di colpo il lampo. Un brivido freddo, <<non può essere, eppure... forse sì... quel giorno del omicidio al "Hell's flames", il locale in Amsterdam Drive, nel boro di Euro-pool, la donna sfuggente che non ho più trovato..  devo raggiungerla!>> 

Ronan monta in moto e prende a seguire l'auto nera con i due a bordo, fatica un po' a rintracciarli nel traffico ma poi li ritrova un paio di incroci stradali più avanti.

<<Ci sta seguendo un tizio>> dice Sakuro rivolgendosi alla donna, <<è un tizio in moto, da quando siamo passati per Becker Street ci sta dietro, l'ho notato.>>

La donna, alla guida, non sembra preoccupata dalla notizia, e continua a guidare come se nulla fosse, fin quando, ad un semaforo rosso nota nello specchietto il tizio in moto; sembra che l'uomo abbia deciso di avvicinarsi, scende dalla moto e si leva il casco, a quel punto lei lo riconosce <<maledizione, è quel tizio che mi ha inseguito un mese fa, è uno sbirro di merda, e oggi non sciopera il bastardo.. >> Aray stringe i denti e dice a Sakuro <<tieniti forte, collega, balliamo!>> e accelera, passa con il semaforo rosso, sgomma in mezzo alla strada e svolta in mezzo al traffico; Ronan, sorpreso dalla reazione, salta in moto e accelera a sua volta, lascia il casco lì a terra, non vuole perdere l'auto in fuga  <è lei,>  pensa,  <maledetta, ti ho ritrovato!>.

L'auto sfreccia per Cassidy Road, e si immette nella Hockey Palace Drive, la visibilità è garantita dai lampioni anche se è già scuro, Sakuro è girato a controllare se il tizio in moto è ancora alle loro calcagna, quindi prende il micro cellulare e chiama i loro colleghi che lo seguono a distanza di sicurezza <<ragazzi, avvicinatevi, c'è uno dietro di noi che ci sta alle calcagna, non deve avervi visto, cercate di levarcelo di torno>>, poi si gira in avanti e vede un ragazzo in mezzo alla strada, lo vede anche Aray, lì immobile in mezzo alla strada, Sakuro le urla <<Evitalo, cazzo!>>, lei per tutta risposta accelera, <<ci rallenterebbe e rischieremmo di essere presi, e poi è più importante la consegna!>>, accelera ancora e il ragazzo è a pochi metri, è fermo in strada e sembra sorpreso. Sakuro, che stringe il preziosissimo contenitore in cui porta il gioiello, ha il tempo di guardarlo bene negli occhi. E sa che gli resteranno fissi nella memoria.

Ronan li segue senza perderli di vista, da gas alla sua Honda Holocaust, poi vede che girano per una strada che conosce, <<bene, da Hockey Palace Drive se vogliono defilarsi devono prendere per forza la 27-sima, spero di fermarli in tempo>>, non si accorge però della presenza della seconda auto che ha iniziato a seguirlo, a supporto della prima.

E' sul punto di guadagnare terreno, poi lo vede, quel ragazzo in mezzo la strada, fermo. E capisce che la macchina non ha intenzione di fermarsi.

Albert è pensieroso, non sa se accettare l'offerta del tizio dell'altra sera, <<che tipo strano, mi provoca uno strano senso di disagio, devo stare attento e fidarmi del mio sesto senso, da quando l'ho incontrato ho subito pensato che fosse un tipo pericoloso, uno che manovra nell'ombra>>, sa che deve incontrarlo in questa strada fra poco, Hockey Palace Drive diceva il biglietto, al "Bistrò" ore 19.15,  <<comunque è una bella offerta, ma bisogna sempre stare attenti, potrebbe essere pericoloso>> rimugina sul suo incontro di quattro giorni prima, poi stringe i pugni e ringhia <<ah, se quel maledetto poliziotto non mi avesse buttato per strada non sarei qui a cercare lavori sporchi... >>, i suoi pensieri però sono distratti da quanto succede in strada; un'auto nera a tutta velocità imbocca la strada sgommando, in mezzo alla strada c'è un ragazzo, immobile che non accenna a levarsi di mezzo. <<Mio Dio, no...>> sgrana gli occhi Albert, che rimane immobile di fronte alla tragedia.

Senza dar segno di volersi fermare, l'auto procede spedita, per un attimo sembra che voglia fermarsi poi accelera ancora, e, inevitabilmente, falcia il ragazzo.

Il rumore sordo del corpo che sbatte prima sul cofano poi sul parabrezza e in fine a terra è allucinante, alcuni passanti si girano, si gira anche l'uomo vestito di scuro con la cravatta azzurra, la motocicletta che inseguiva l'auto rallenta, Ronan rabbrividisce nel vedere la scena e cerca di fermarsi per assistere il ragazzo.

Ma il destino, quello, non si ferma neanche davanti le disgrazie.

Mentre fa per accostarsi al ragazzo, la seconda auto che Sakuro aveva chiesto a supporto, arriva sparata dietro Ronan e senza tanti complimenti lo investe in pieno, facendo piombare nello sconforto chi assiste alla scena.

La moto è sbalzata via e Ronan viene catapultato sul marciapiede, nei pressi di Albert.

Le due auto pirata si stanno ormai allontanando, confondendosi velocemente nel traffico degli isolati vicini, e ciò che rimane in Hockey Palace Drive è soltanto dolore e sangue.

Albert si precipita a soccorrere il motociclista, si avvicina, si inchina su di lui e cerca di vedere che danni abbia, sembra che respiri ancora, ma è coperto di ferite e sicuramente ha diverse ossa rotte. Altri passanti si sono radunati intorno al ragazzo il cui corpo è rimasto al lato della strada, per metà adagiato sul marciapiede.

Mentre cerca di capire quali danni abbia, Albert si accorge dell'identità dell'uomo che ha avanti, in un secondo gli tornano davanti gli occhi tutti i guai degli ultimi giorni, l'arresto, le percosse, il licenziamento, <tutto dovuto a questo bastardo steso qui per terra> pensò <che destino schifoso, e proprio io devo...> poi una scintilla di follia invase i suoi occhi <nessuno è ancora venuto ad aiutarmi,  questo pezzo di merda è in mano mia, ora...>  con gli occhi iniettati di sangue inizia a muovere la testa del poliziotto per metterla in posizione da fornire una presa migliore, e già questo semplice movimento fa soffrire indicibilmente Ronan, che ormai è al limite del dolore ed è quasi caduto in incoscienza. Albert serra quindi la gola del povero Ronan con una mano, mentre con l'altra cerca di girarlo, <se qualcuno mi vedesse ora penserebbe solo ad un modo maldestro di portargli assistenza, la mano sul collo è coperta...>.

Strinse forte, molto forte, sentì la cartilagine del collo cedere, e un piccolo fiotto di sangue uscire dalla bocca del ferito.

<Ormai è fatta> pensò Albert <devo solo sparire di qui>, fece per alzarsi quando due persone si avvicinarono e chiesero <<come stà il motociclista?>> ,  <<Purtroppo l'impatto è stato violentissimo, penso che no ci sia nulla da fare>> rispose Albert, controllando le sue emozioni con tutta la freddezza di cui era capace. Poi, non appena vide che i due arrivati controllavano che effettivamente non ci fosse più speranza, si infilò in un vicolo e si dileguò.

Dal lato opposto della strada, l'uomo vestito di scuro e con la cravatta azzurra con la quercia d'argento guarda impassibile la scena, riesce anche a vedere Albert prima che riesca a fuggire. Guarda ancora i due poveri sfortunati a terra, poi si sistema la giacca, guarda il suo orologio e continua a camminare.

 

Quotifax   

26/06/2022

Kalifornia City - Il sindaco di KC, Simon Miller, ha trovato un accordo con il KCPD, sebbene abbia ribadito che uno sciopero non è uno strumento di contrattazione è stato grato alla Polizia per aver ripristinato efficientemente il servizio pubblico cittadino. Si sono verificati diversi scontri in città ma tutti già opportunamente sedati, purtroppo alcuni agenti sono rimasti feriti, e si contano anche due vittime tra le fila della polizia, L'agente Sutton e l'agente Levarage, il primo investito in un inseguimento, il secondo per aver tentato di fermare una rapina, saranno insigniti dal sindaco con una onorificenza al valor civile alla memoria.>>

26/06/2022

Kalifornia City - Nell'incidente che ha ucciso l'agente Sutton è stato coinvolto anche un ragazzo, Nick Blanco 16 anni, è stato ucciso investito da una delle due auto coinvolte, secondo la ricostruzione l'agente Sutton inseguiva la prima auto che, non fermandosi ha investito Nick; una seconda auto che sopraggiungeva ha investito poi l'agente causandone la morte.

 

Quotifax

28/06/2022

Kalifornia City - Ritrovata l'auto che ha investito il piccolo Nick Blanco, è stata rinvenuta abbandonata presso il molo 14 negli Steel Quarters, all'interno è stato ritrovato il corpo di una ragazza orientale, vestita con una tuta nera, con la gola tagliata da orecchio a orecchio. Si pensa ad un regolamento di conti all'interno della banda dopo l'incidente che ha coinvolto anche il poliziotto Ronan Sutton, morto due giorni fa.

 

 

<<Hai esagerato Sakuro>> disse Hoshugi, <<Questo tuo gesto sconsiderato ci porterà non pochi problemi con la Halo, lo sai?>>  Lo sguardo del signor Hoshugi era impassibile, non traspariva nulla che non fosse il semplice rimprovero.

Nelle mani aveva una busta contenente il coltello monofilare di proprietà di Sakuro, e le fotografie prese alla polizia scientifica grazie ad un infiltrato dell'organizzazione, raffiguranti il corpo di Aray.

Dopo pochi secondi di silenzio, Sakuro prese la parola: <<Hoshugi-san, le riserbo la mia più completa devozione, e sono pronto ad affrontare le conseguenze del mio gesto, ho portato a termine la consegna ma ammetto di essermi abbandonato ad una vendetta personale>>  Hoshugi lo guardo fisso negli occhi e rispose <<Considererò questa come la tua prima disobbedienza e quindi sarò indulgente, tanto più che capisco perfettamente cosa ti ha spinto ad agire. Ma non devi lasciare più che la tua compassione ti sorprenda, anche se ti ricorda un tuo familiare scomparso. Sebbene questo porterà delle conseguenze, sarai protetto dall'organizzazione. Questa è la mia ultima decisione.>>

Non appena sentì questa parole, Sakuro fece un profondo inchino al signor Hoshugi e usci dall'ufficio. Hoshugi diede tutto il materiale ad una delle guardie presenti nella stanza, poi tornò in ufficio, e si accomodò nella sua poltrona di vera pelle, dietro la sua scrivania in cristallo e noce, davanti la quale sedeva, imperscrutabile un altro uomo. Un uomo vestito di scuro, con una cravatta azzurra, con un fregio d'argento raffigurante una quercia.

<<Penso che sia tutto finito qui>> disse Hoshugi <<non è vero? Le cose sono andate come avevamo stabilito, sebbene la reazione del mio collaboratore siano state un leggero intralcio, tutto ha seguito il copione prestabilito>>

L'uomo vestito di scuro sorrise, e, alzandosi, fece un leggero inchino, per salutare Hoshugi alla maniera orientale.

<<Si, ha ragione>> disse prima di uscire <<un altro giro della ruota del destino si è compiuto. Arrivederci Hoshugi-san>>.

Si avvicinò alla porta intarsiata dell'ufficio del Nakatomy buildings e uscì con il passo leggero di chi ha ottenuto ciò che voleva.

Hoshugi guarda all'esterno della grande finestra alla sua sinistra, si avvicina al vetro e osserva la città dall'alto; oloschermi pubblicitari, velivoli AV che volteggiano fra i grandiosi mega complessi di grattacieli e arcologie di Kalifornia City, e sospira << un altro giro della ruota del destino si è compiuto. E noi siamo solo ingranaggi>>.

 

 

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