Esce "Irregolare", romanzo cyberpunk di Vincenzo Bosica
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- Scritto da Pauline
- Categoria: Ultime Notizie
- Creato: 07 Settembre 2010
Quando mi hanno passato la notizia della pubblicazione di un libro di genere cyberpunk di un autore italiano ho pensato: "Ottimo! Allora non siamo soli a questo mondo!". E' raro trovare autori, tra l'altro italiani, che si dedicano a questo genere. Chi lo considera morto, chi fuori moda, chi proprio non lo considera, quindi sono rimasta piacevolmente sorpresa, molto tra l'altro.
Partendo dal presupposto che non ho ancora letto il tuo libro, volevo farti giusto due domandine per fare conoscere ai nostri lettori: Vincenzo Bosica.
Paola: Perchè la scelta proprio di questo genere?
Vincenzo: Iniziamo dal principio: sono un giocatore e master di ruolo da oltre 13 anni e una delle mie ambientazioni preferite è cyberpunk 2020.
Detto questo, la scelta di scrivere un romanzo cyberpunk è dettato puramente dalla forza insita nella stessa ambientazione. A dispetto della space-opera, delle ucronìe temporali, dello steampunk, della fantapolitica o della fantascienza new wave degli anni '60, il cyberpunk ha un coinvolgimento diretto e maggiore, è giusto un passo oltre il nostro presente ed è una realtà cui ci avviciniamo giorno dopo giorno. Il grado di identificazione del lettore è maggiore, la presenza tecnologica o le innovazioni medico/genetiche sono molto verosimili e partono da presupposti reali; lo stile di vita narcisistico, amorale, asociale e claustrofobico che si respira nell'ambientazione cyberpunk non è una finestra che si affaccia sul mondo odierno; l'inquinamento, le corruzioni politiche, i disastri economici, le tensioni politiche, non sono che riflessi della nostra attualità... il cyberpunk è molto più di semplice fantascienza, è un guardare al futuro che verrà.
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Concorso di Comp. Narrativa Cyberpunk - 7° ed
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- Scritto da Pauline
- Categoria: Concorsi letterari
- Creato: 19 Maggio 2010
*Concorso di Composizione Narrativa Cyberpunk - 7° ed*
indetto da Cp2020 PBEM e Gdrtakeaway
REGOLAMENTO
- I candidati alla partecipazione dovranno chiedere l'iscrizione alla mailing-list racconti a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
- I racconti dovranno essere lunghi massimo 20'000 battute (spazi inclusi).
- I racconti dovranno essere inviati alla lista Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. come testo di una mail in formato normale con questa struttura:
Oggetto: AUTORE - TITOLO RACCONTO
Body:
BIOGRAFIA AUTORE
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RACCONTO
Specifiche:
- I contenuti dei racconti dovranno essere di ambito cyberpunk
- Il tema da affrontare nel racconto è: libero
- Una volta inviato il racconto l'autore non ha piu' diritto di modificarlo o rettificarlo, fara' testo il primo invio
- L'ultima consegna e' entro e non oltre 30 settembre 2010
- Il vincitore verrà comunicato entro il 31 ottobre 2010.
- I racconti saranno di proprieta' esclusiva di chi li ha composti.
- Potrà essere inviato un solo elaborato per autore.
GIURIA:
- I racconti verranno giudicati dalla seguente giuria:
Jessica "Domina" Costanzini
Alessandro "Hol" Lazzarini
Giacomo "Sildegard" Gailli
Marco "Molok" Colombo
Il giudizio espresso dai giudici e' insindacabile e definitivo.
I giudici si impegnano a non esprimersi con alcuno prima della proclamazione del vincitore
PREMIO:
Abbonamento di un anno (4 numeri) a NeXT rivista di cultura connettivista al primo classificato.
Il Comitato dei Giudici augura a tutti buona fortuna, e che vinca il migliore!
Pauline
Cyber-war: è realtà
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- Scritto da Molok
- Categoria: Ultime Notizie
- Creato: 09 Marzo 2010
Sono sempre più frequenti ormai, sui più disparati mezzi di informazione, articoli riguardanti attacchi informatici strategici, forze di polizia per la ricerca di cyber-criminali e tentativi politici di regolamentare la rete.
Anche se molti di questi articoli sono ingenui o fantasiosi, e ammettendo pure che alcuni degli avvenimenti riportati non sono rilevanti quanto si vorrebbe far credere, non possiamo negare l'evidenza del fatto: internet è una raltà pervasiva nella vita dell'uomo moderno, ma ancora più importante: siamo arrivati al conflitto telematico.
Lo spunto per questa constatazione arriva dalla recente notizia di un nuovo corpo, questa volta militare, nato proprio per contrastare eventuali attacchi informatici di natura non criminale.
Qui trovate l'articolo.
Qui invece si accenna alla situazione allargata di questo fenomeno.
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Vincitore Concorso Comp. Narrativa Cyberpunk 6 ed.
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- Scritto da Giacomo Gailli
- Categoria: Concorsi letterari
- Creato: 14 Ottobre 2009
"Siamo alla fine del ventesimo secolo e il mondo..."
Si parla di Cyberpunk, si scrive di Cyberpunk. E così come il diavolo, anche il Cyberpunk si annida nei particolari.
In questa sesta edizione del concorso a dimostrarcelo è stata Jessica Costanzini, con il racconto "A cyber tale II - Back to Nite City".
Ci viene proposto un mondo caduto, in cui i valori umani crescono solitari e spauriti, come erbacce tra le macerie di una casa crollata.
Non è solo una questione di ambiente, di tecnologie e di "corporations", è una questione di anima, uno scontro di priorità, tra le leggi della sopravvivenza e quelle della coscienza. Il cyberpunk è una delle più moderne forme della parabola del figliol prodigo. Chi si è perso nell'abbraccio di una realtà oscura e gelida, che inneggia al potere, ai soldi e all'edonismo, scopre dentro di sé un vuoto che può colmare solo tornando a qualcosa di anacronistico, vecchio, polveroso.
Jessica sceglie un'impostazione cinematografica, un mondo molto visivo e ricco di particolari e azione. Alla battaglia fuori dai personaggi ne corrisponde una dentro di loro, in senso inverso. Alla perdita di dignità dovuta alla tortura si contrappone una presa di consapevolezza, all'evasione dalla clinica corporativa, la decisione di lottare contro il sistema. Il tradimento incontra la lealtà e i ricatti corporativi si scontrano con principi ben più profondi.
L'autrice è stata premiata per la chiarezza narrativa, per la trama che annida in quei preziosi angoli lasciati liberi dall'azione più evidente dei movimenti emotivi magari più nascosti, ma presenti.
La struttura tiene su una storia che riesce a parlarci di speranze tenute vive da personaggi eroici in circostanze avverse. In questo mondo in cui l'asetticità della tecnologia è ormai confusa con la purezza, la ragione per combattere, per andare avanti, sopravvive nello squallore di un rifugio arrangiato, abitato da personaggi emarginati, in cui tutto ciò che conta è l'esistenza di una coppia.
Giacomo Gailli "Sildegard"
Eye-borg project: l'occhio bionico
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- Scritto da Cole Cash
- Categoria: Ultime Notizie
- Creato: 09 Giugno 2009
Un film-maker canadese cieco da un occhio si costruisce una vista "diversa" con una telecamera impiantata nella protesi oculare. L'obiettivo? Essere l'obiettivo. (Francesca Tarissi, 31 marzo 2009)
C'era una volta Katherine, malata terminale, in fuga da Roddie, giornalista di un network americano. Lui, deciso a documentare fino all'ultimo respiro di lei, si è fatto impiantare una videocamera nell'occhio e fa audience col primo reality della morte... Era il 1974 quando Richard Compton pubblicava questa storia (L'occhio insonne), che nell'80 diventava un film, La morte in diretta, con Harvey Keitel e Romy Schneider (quella della Principessa Sissi) nella parte di Katherine. Trent'anni dopo l'occhio bionico diventa realtà, e il primo che lo userà ha in progetto di girarci un film...
CONVERGENZA DA RIVEDERE Rob Spence, trentaseienne filmaker canadese, ha deciso di incorporare una videocamera e un trasmettitore nella sua protesi oculare. Cieco da un occhio da quando aveva 13 anni, per riuscire nel suo intento Rob si è avvalso di un team di oculisti e ingegneri guidati da Kosta Grammatis, ingegnere aerospaziale statunitense. Il risultato della ricerca è una telecamera Cmos grande appena 1,5 millimetri perfettamente integrata nella protesi: il filmato viene passato senza fili (wireless) a un trasmettitore in radiofrequenza dalle dimensioni inferiori a quelle della punta di una matita. Grammatis e Spence hanno realizzato il prototipo. Adesso sono in attesa di un finanziamento (servono ancora almeno 50mila dollari) per completare il progetto e risolvere alcuni delicati aspetti tecnici. Come lo spostamento in sincronia di videocamera e occhio sano, per esempio. Nel frattempo Rob sta girando un documentario sullo sviluppo dell'eyeborg project e sull'esperienza di vivere con un occhio capace di mantenere per sempre ciò che vede e di vedere dettagli invisibili a un occhio umano. Che cosa ne pensi?
FONTE
www.FOCUS.it