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10231_1221832582097_1117436303_30689642_1547740_n.jpg"Siamo alla fine del ventesimo secolo e il mondo..."
Si parla di Cyberpunk, si scrive di Cyberpunk. E così come il diavolo, anche il Cyberpunk si annida nei particolari.
In questa sesta edizione del concorso a dimostrarcelo è stata Jessica Costanzini, con il racconto "A cyber tale II - Back to Nite City".

Ci viene proposto un mondo caduto, in cui i valori umani crescono solitari e spauriti, come erbacce tra le macerie di una casa crollata.
Non è solo una questione di ambiente, di tecnologie e di "corporations", è una questione di anima, uno scontro di priorità, tra le leggi della sopravvivenza e quelle della coscienza. Il cyberpunk è una delle più moderne forme della parabola del figliol prodigo. Chi si è perso nell'abbraccio di una realtà oscura e gelida, che inneggia al potere, ai soldi e all'edonismo, scopre dentro di sé un vuoto che può colmare solo tornando a qualcosa di anacronistico, vecchio, polveroso.

Jessica sceglie un'impostazione cinematografica, un mondo molto visivo e ricco di particolari e azione. Alla battaglia fuori dai personaggi ne corrisponde una dentro di loro, in senso inverso. Alla perdita di dignità dovuta alla tortura si contrappone una presa di consapevolezza, all'evasione dalla clinica corporativa, la decisione di lottare contro il sistema. Il tradimento incontra la lealtà e i ricatti corporativi si scontrano con principi ben più profondi.

L'autrice è stata premiata per la chiarezza narrativa, per la trama che annida in quei preziosi angoli lasciati liberi dall'azione più evidente dei movimenti emotivi magari più nascosti, ma presenti.
La struttura tiene su una storia che riesce a parlarci di speranze tenute vive da personaggi eroici in circostanze avverse. In questo mondo in cui l'asetticità della tecnologia è ormai confusa con la purezza, la ragione per combattere, per andare avanti, sopravvive nello squallore di un rifugio arrangiato, abitato da personaggi emarginati, in cui tutto ciò che conta è l'esistenza di una coppia.

Giacomo Gailli "Sildegard"

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