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A causa di un black out locale la campagna intorno a Passoferro, questa sera, è più buia del solito e l'unica luce proviene a sprazzi da furiosi lampi gialli che annunciano una tempesta in avvicinamento rapido dall'orizzonte. Perciò guido la mia FIAT 600-H a bassa velocità, orientandomi col sentiero verde fluorescente che il Cursore della HOME ha disegnato sul parabrezza interattivo. Ho compagnia nell'abitacolo, seppur sgradita. Seduto al mio fianco c'è il Principale della ditta di recupero rottami ferrosi dove lavoro come segretaria. Mi ha chiesto un passaggio perché la sua auto ha un microforo nel serbatoio dell'idrogeno. Non ho trovato una scusa tempestiva per dirgli di no, così eccolo qua: tutto contento e disinvolto, se la ride e se la canta. Mi lancia sguardi indiscreti al seno, fuma e beve l'ennesima lattina di birra da stamattina, sbrodolandone l'eccesso sulla tappezzeria.
- Grazia - fa lui con la voce resa pastosa da un principio di sbornia - se stasera vedi qualcosa di strano, significa che la percezione dei tuoi sensi si sta ampliando al respiro del mondo -
- Ah, sì? - Che razza di discorso, penso. Non è da Principale, neanche da Principale ubriaco. Lui si dedica solo al lavoro, è un tipo pratico, uno che mette sulla parete del suo ufficio i poster interattivi delle donne nude con il sesso spalancato. Questo, invece, è Pensiero, seppur disturbato.
- Così dicono i Format - ribadisce dopo un mal celato rutto.
- Adesso anche tu credi a quei pazzi? - gli chiedo stupita, mentre il Cursore mi aiuta ad evitare una buca, prendendo, per un istante, il controllo del volante. 
- Ogni giorno, nel mondo, avvengono fatti assurdi ed io, per mia natura, credo solo in ciò che vedo. Perciò, domani sera io e la mia compagna andremo di nuovo al tempio. Si mangia gratis e si fa anche sesso libero, senza problemi. Vuoi venire anche tu? -
Mi trattengo dallo scoppiargli a ridere in faccia.
- Magari un'altra volta - arrossisco.
- Come vuoi. Ehi, ma guarda là! - Lì per lì, non capisco a cosa si riferisca. Poi la vedo. E' una donna dalla pelle pallida, con indosso solo un costume risicato. Cammina lenta sul ciglio della strada non rilevata dal Cursore. Illuminata dai fari dell'auto, si volta verso di noi, proprio mentre la sorpassiamo.
- Hai visto? - dice lui ridendo mentre l'emozione mi fa sbandare per la paura. Mi salva il Cursore che prende in mano volante e pedali dell'auto e poi, ammonendomi, si materializza sul parabrezza sotto forma di papero interattivo. Quella donna non aveva viso. Né occhi, né naso, né bocca: niente! Sono sicura!
- Sembrava la letterina dell'Isola dei Famosi di due anni fa - dice pensieroso il Principale osservando incuriosito il papero - Ma sì era proprio lei! Che gran chiappe e che seno! La faccia, però, non era granché - scoppia a ridere fino alle lacrime. Poi se le asciuga col dorso della mano. Mi costringo a pensare al Castello, al rifugio di amici veri, a Peter, alle cose belle della vita. Mi costringo a credere che gli incubi non esistano.
- Credo siano solo allucinazioni - dico con un filo di voce.
- Come dici tu! - replica il Principale improvvisamente assente.  Ricordo le decine di ospiti invitate ad un dibattito con i Format al Maria De Filippi Show: politici, psicologi, fisici, medici, massmediologi. Ho sentito scomodare l'inconscio collettivo, Karl Marx, il superuomo, la crisi dei valori del Mondo Occidentale, le religioni tradizionali. Loro hanno ribattuto sempre elencando valanghe di idiozie sull'onda degli eventi anomali degli ultimi tempi. Ma la gente gli sta dando ragione. Stanno avanzando sulla nostra cultura come un'orda barbara ai confini dell'Impero Romano.  
- Senti, Grazia - fa il Principale interrompendo i miei pensieri angosciati - ti andrebbe di scopare? -

MEGNEWS - L'onda di isteria collettiva non accenna a placarsi. In provincia di Milano, sono giunte alle HOME dei Carabinieri migliaia di segnalazioni da persone che sostengono di aver visto passare orde di fantasmi senza volto per le strade

Lasciato il principale, non senza problemi per arginarne l'improvvisa foia, alla sua isolata casa di campagna, raggiungo la palazzina dov'è ubicato, al secondo piano, il mio appartamento di 40 mq. Mentre posteggio l'auto, inizia lentamente a piovere. Faccio per muovermi verso il portone quando vengo distratta da delle luci viola provenienti dalla strada. E' l'ennesima processione serale di Format. Hanno aperto un tempio dello show, come lo chiamano loro, anche a Passoferro a due isolati da qui. Rimango immobile a fissarli quasi fossero insetti immondi. Cantano una strana nenia infantile, un motivo di una pubblicità del ventesimo secolo, accompagnata da mantra psichedelici che proiettano in ologrammi sul vapore acqueo dell'aria. Dalla fila si ode, inoltre, sovrapposto ai canti, un mormorio roco, multi direzionale, proveniente dal Cursore della HOME comune: è la voce di Meganet. Incuranti dell'imminente pioggia, marciano verso il tempio vestiti tutti uguali, come gli eroi della televisione interattiva che idolatrano: veline, letterine, boyband, personaggi dello spettacolo. Con un certo sgomento vedo passare, tra loro, un sorridente parroco della Chiesa principale di Passoferro. Ma, d'un tratto, la pioggia si fa insistente e scappo via veloce verso il portone. Salgo le scale a piedi ed entro in casa, vogliosa di entrare in un altro mondo.

MEGNEWS - Ennesima ondata di avvistamenti di oggetti volanti non identificati nel cielo di Milano. Migliaia di Format si sono dati subito appuntamento davanti al Duomo improvvisando una Cerimonia di Omologazione -

Il Cursore crea subito una DOOR su Meganet, un rettangolo rosa psichedelico che appare su una nuda parete. Quindi mi spoglio, infilo la leggera tuta interattiva col visore al samario e salgo sulla pedana mobile avvolgibile. Così pronta, attraverso la DOOR, pronta a fare un bagno nel mio Gange personale, ossia la mia HOME, arredata come una rilassante villa in campagna. Corro subito alla cassetta della posta, la apro e noto, delusa, che non ci sono nuove lettere da Peter. Strano, generalmente lui mi invia sempre un qualche messaggio spiritoso. Senza perdere altro tempo, indosso un abito da sera blu scuro, legandomi alla vita la Chiave d'Oro, l'accesso per la HOME del Castello dell'Amore 30-40. Poi finalmente accedo a Meganet: per alcuni istanti la Città Locale, costituita da miriadi di HOME e dati di trasferimento, mi scorre sotto come un infinito mare riverberante. Giungo impaziente alla DOOR del Castello, un antico portone in legno massiccio che, alla vista della Chiave d'Oro, si apre immediatamente. Entro nella Gran Sala dondolandomi dolcemente, orientale lasciva dai capelli lunghi sciolti fino al bacino e dal seno perfetto.
- Ciao, Grace - fa Peter accogliendomi galantemente con un baciamano. E' vestito come un principe.
- Oggi non mi hai mandato neanche un messaggio! - gli dico smorfiosa. Poi mi guardo intorno, come se mi svegliassi da un incantesimo in quello stesso istante - Che succede? Com'è che c'è poca gente stasera? - sei persone, conto. Lui mi sorride, come per rassicurarmi. I suoi modi affabili, il suo spirito, il suo AVA curato ne hanno reso senz'altro l'ospite più affascinate del Castello. Mi intriga moltissimo anche se l'unica cosa che so di lui è che è un ingegnere piemontese.
- Questa sera molti hanno preferito andare in una HOME Format, Grace -
- Cosa? - Ecco spiegato il perché il Castello è così vuoto! In media siamo almeno cinquanta - Che vadano a farsi fottere! - dico poi, sdegnata. Mi rendo conto di non aver mai usato prima questo linguaggio scurrile, almeno nel Castello, soprattutto davanti a Peter, perciò blocco subito le mie emoticon.
- Ecco, Grace, a dir la verità anche noi rimasti volevamo farci un salto - dice Peter - Ti va di venire? Forse poi torneremo al Castello per il ballo -
- Oh! - mi sento come rompersi qualcosa dentro - Vuoi andare dai Format? Ma se li hai sempre odiati! -
- Ho cambiato opinione, Grace. Capita nella vita. Vieni anche tu, dai! -
- No! - urlo.
- Come vuoi - dice Peter, pacato ed indifferente, come se fosse un'altra persona - allora chiudi tu la DOOR. Questo è comunque il link - mi mette in mano un gioiello blu - se ci ripensi, sei la benvenuta - Neanche ho tempo di replicare che tutti escono dal portone, senza salutarmi, fischiettando motivetti Format. Rimango sola a vagare per il Castello vuoto. Poi scaglio con rabbia il gioiello blu a terra e comincio a piangere, disperata, quando il buio mi avvolge improvviso.

MEGNEWS - Il sei del superenalotto è uscito per la quinta volta consecutiva nella stessa ricevitoria del Bar Nazionale di Aurocastro, provincia di Lecce. Dalle prime notizie pare che, nonostante l'intervento tempestivo dei Carabinieri, la ressa isterica di curiosi e di scommettitori davanti al locale abbia lasciato a terra almeno due morti -

Quasi cado a terra, disorientata. Tolgo subito il visore al Samario e vedo il mio viso terrorizzato nel riflesso della cristalleria all'abbagliare di un lampo. E' andata via la luce quando stavo autocommiserandomi nel Castello. Dopo pochi secondi di sgomento, mi accorgo che qualcuno sta bussando alla porta.  
- Chi è? - chiedo, avvicinandomi, nel buio, all'uscio di casa.
- Grazia, sono Julia! -
E' Julia, la professoressa, la mia vicina dirimpettaia. Apro la porta. I suoi occhi azzurri brillano alla luce di una torcia elettrica alogena.
- Ciao! Visto che tempo, eh! Hai già cenato? -
- No - Sono imbarazzata per via della tuta, ma lei prosegue indifferente con il suo buffo accento spagnolo.
- Che ne dici allora, ti invito a cena! Ti va? - 
- Dammi il tempo di togliermi questa - le rispondo, ancora stordita, indicando la tuta. M'ero dimenticata di avere molta fame e che sono solita sfogare sul cibo tutte le mie frustrazioni.

MEGNEWS - Per il nono anno consecutivo la finale del Campionato Italiano di Calcio sarà Milan-Juventus -

Julia è una bella donna sulla cinquantina. E' di origine argentina ed è una scienziata, anche piuttosto famosa, cui piace l'umile tranquillità della provincia.
- Ecco le tortillas! - porta un piatto caldo alla tavola apparecchiata per due dove imperano un paio di candele rosse accese.
- Fantastico! -
- Buon appetito! - Cominciamo a mangiare, mentre accende una vetusta radio wireless a pile che trasmette l'Ora Anomala, appuntamento oramai divenuto consueto. C'è stato un nuovo miracolo nella linea D della metropolitana di Roma, dove un paraplegico si è alzato in piedi dalla sua carrozzella. E' l'ottavo caso del genere in una settimana. Poi: scontri al confine tra alcuni reparti degli eserciti di Belgio e Paesi Bassi. Follia collettiva, dice il cronista. Julia spegne la radio.
- Cosa ne pensi? - le chiedo, fissandola intensamente. In lei vedo me stessa fra quindici anni, sola e persa in un mondo impazzito.
- Ho una mia teoria - dice, alzandosi per prendere altra birra. Non posso fare a meno di notare, senza un po' di invidia, che il suo fisico è ancora molto sensuale.
- E qual è? -
- Magari ne parliamo dopo - mi sfiora una guancia sorridendo, prima di risedersi. Ma non ne parliamo più, invece, fino alla fine della cena. Poi ci sediamo sul divano, una accanto all'altra ed improvvisamente cadiamo vittime di una passione sfrenata, finendo a letto insieme.

MEGNEWS - Il Cairo si è risvegliata sotto una coltre di neve. Le Piramidi di Giza sono totalmente imbiancate. L'evento non è mai stato segnalato prima in età storica -

- Sono una lesbica, non posso crederci - penso io disperata, nuda sotto le lenzuola. Cerco di fare una rapida autoanalisi. C'è qualcosa di anormale in me? E' il motivo per cui sono sempre stata sfortunata con gli uomini? Scoppio a piangere. Lei mi coccola. La luce è tornata ed il temporale è passato.
- Julia, cosa sta accadendo? - dico tirando su col naso.
- A cosa? - fa lei, come assente.
- A tutto quanto, cazzo! Ma sei scema? - urlò isterica, togliendomi di dosso il suo braccio caldo. Il fatto che stia lì a letto con un'altra donna è l'ennesima prova che il mondo è impazzito ed io con lui.  
- E' in corso un cambiamento -
- E' quello che dicono sempre i Format! Sei una di loro? -
Si accende la sigaretta, agitando una mano in segno di diniego. Si alza, va a prendere un portacenere. Poi torna e materializza una DOOR sullo sfondo della parete davanti a noi, oscurando uno sbiadito Mirò interattivo.
- Ti faccio vedere una cosa - fa lei - sembra che nessuno l'abbia notato. O forse viene semplicemente ignorato. Ho provato a mandare decine di lettere alle principali HOME d'informazione ma nessuno mi ha mai risposto -
Sulla DOOR appaiono due funzioni di Gauss quasi uguali. Le riconosco perché ho ottenuto un'inutile laurea in scienze naturali. Sotto di esse c'è scritto: indice di correlazione 96,1%.
- A che cosa si riferiscono? -
- Sono curve di Gauss di tre anni fa, prese a caso, a distanza di due settimane l'una dall'altra. Descrivono le distribuzioni degli accessi a delle HOME particolari, dette HOME Sentiero che sono nascoste qua e là in tutta Meganet. Forse ne avrai sentito parlare. Sono HOME fittizie e prive di contenuto, create appositamente in rete a scopi di ricerca statistica. Servono a stimare quanti sono gli accessi a Meganet da tutto il mondo, o da una porzione di esso, in un dato istante, senza ostacolare la navigazione gli utenti. Con questo sistema, creato a tavolino dai demografi, s'è scoperto che il calcolo è molto più veloce di una conta diretta. Come vedi, gli accessi alle HOME Sentiero avvengono seguendo una distribuzione casuale di tipo gaussiano. Ora, l'indice di correlazione tra due qualsiasi distribuzioni di Gauss degli accessi alle HOME Sentiero non è mai inferiore al 95%. Ciò che varia nel tempo, infatti, non è la forma della curva, che resta pressoché invariata, ma il numero dei singoli eventi che la compongono in un dato istante. Come vedi, l'indice tra queste due curve rispecchia la previsione. Ma ora guarda queste - fa una piccola pausa, poi prosegue - Quest'ultima è di qualche mese fa. La confronto con una di quelle di prima - mostra una seconda curva, molto strana e piuttosto asimmetrica rispetto al suo valore medio. Il nuovo indice di correlazione è ora 59,1%.
- E' diversa -
- Sì e questa differenza si è accentuata da due anni a questa parte, ossia da quando si verificano delle anomalie nel mondo -
- Ma che vuol dire? - mi sembra di impazzire. Julia sospira.
- Grazia, la statistica descrive molto bene anche gli eventi inusuali. Le sue leggi si basano sul Principio di Casualità. Se viene meno questo, crolla la Scienza. Sarebbe tornare a credere alla stregoneria! Ora, se in un dado non truccato, dopo un numero molto alto di lanci, improvvisamente cominciasse ad uscire il tre con una frequenza più alta di uno fratto sei, direi che è molto male. Mi segui? Allo stesso modo, non può essere accettabile, in termini probabilistici, un dato che evidenzia un cambiamento nella forma di una distribuzione degli accessi alle HOME Sentiero, quando questa distribuzione, per sua ideazione, non può sostanzialmente cambiare. Abbiamo visto quindi un'anomalia in una serie casuale che, anche se non impossibile, è estremamente improbabile. Perciò l'alternativa, anche se assurda, è una sola. La serie non è soggetta alla Legge di Casualità -
- E quindi? Che significa? Che la gente non gira più in Meganet secondo statistica? -
- Ci possono essere due interpretazioni - continua - una è che si tratti di un effetto di ciò che sta avvenendo. L'ennesima anomalia tra le anomalie. L'altra, invece, è che sia l'indizio di una causa -
- Cioè? -
- E' Meganet stessa che sceglie, ora, quali HOME dobbiamo visitare. Ed esegue le scelte secondo certi criteri -
- Che criteri? -
- Criteri Format, ovviamente -

MEGNEWS - Isteria alla Borsa di Tokyo. Le azioni delle tre principali daibatsu chimico farmaceutiche sono state sospese per eccesso di rialzo. Il Gran Tempio Format World Giapponese, proprietario del maggior pacchetto azionario, ha dichiarato ogni estraneità alle voci di una possibile speculazione -

- Grazia, io sono una biofisica teorica. Anni fa dimostrai un lemma di una vecchia teoria, ossia quella in base alla quale l'eccesso di informazioni rende la matrice che le contiene auto cosciente. Ciò avviene nel cervello umano durante la crescita. La stessa cosa è avvenuta in Internet, a livello embrionale, e con Meganet poi -
- Mi stai dicendo che Meganet è diventata autocosciente? -
- Non proprio. E' l'Umanità estesa a Meganet, nel suo complesso, ad esserlo. Questo Cervello Globale ha come unità base non più il neurone ma l'Homo Informaticus, ossia l'uomo con le sue interazioni ampliate alla Rete. In pratica ognuno di noi. Questo essere ha preso coscienza di se da poco ed è entrato in una fase che potrei definire adolescenziale, piena di conflitti e contraddizioni che vediamo manifestarsi tutti i giorni sotto i nostri occhi come sogni, irrazionalità, spesse volte incubi. Ha preso, inoltre, il controllo totale del mondo subatomico nella sua struttura fine governando la casualità in un modo che non possiamo nemmeno immaginare. Presto - prosegue - questo adolescente diventerà adulto e tutto il mondo come lo conosciamo sparirà. Noi saremo allora diventati tutti definitivamente parte di questa mente collettiva, un essere intermedio tra noi e Dio -
- Ma è assurdo! Allora, i Format... che sarebbero? -
- Sono semplicemente l'auto esternazione di questa nuova coscienza. Ciò che diventeremo. La sua riformattazione . Il loro nome non è certamente casuale -
- Ma come è potuto accadere? - sono sbalordita.
- Penso si tratti di un processo iniziato, per via embrionale, già agli inizi di questo secolo. Devo farti qualche esempio? Gli stessi hamburger venduti in tutto il mondo, gli stessi programmi televisivi, le stesse mode, la globalizzazione. Già ieri parte integrante della nostra Cultura, tutto questo, oggi, è diventato un'onda immensa che sommerge tutto. Un'onda omologica -
Vorrei replicarle ma me lo impedisce con la sua bocca che si unisce di nuovo alla mia. Ci ritroviamo ancora a fare l'amore, disperate. 

MEGNEWS - Al costo di 15 eurocred potrete avere la Chiave Blu della HOME del Grande Fratello interattivo. Questa sera: Marco convincerà Monica? Davide perdonerà Simona? Troverete tutte le anticipazioni sulla HOME NetSet FORMAT 5, subito dopo la Cerimonia di Omologazione -

Mi sveglio nel letto di casa mia, sola, nuda e disorientata, e non mi ricordo come ci sono arrivata. Vado a cercare qualcosa con cui coprirmi. Guardo fuori dal vetro della porta del balcone. L'alba è vicina e manca di nuovo la corrente. Il cielo è rosso fuoco, forse per via della sabbia del deserto. Poi sento un mormorio, delle voci. Esco al balcone e mi affaccio. Centinaia di Format occupano la strada ridendo, come in attesa di qualcosa. Impaurita, vado da Julia, cercando conforto.
- Julia! - Aspetto un po' ma lei non mi viene ad aprire. Disperata, scendo le scale ed esco all'aperto. Tra i Format c'è ora un silenzio surreale. Forse è in corso un'altra processione.
- Che succede? - sta per iniziare di nuovo a piovere, sento qualche grossa goccia cadere sulla mia pelle. Poi, dopo un po', vedo tra loro Julia. La chiamo. Mi nota anche lei e mi saluta.
- Ciao, Grazia! - ha un viso strano - E' la prima alba di un mondo nuovo! Vieni, amore! - apre le braccia per accogliermi. Ma, dopo aver visto i suoi occhi, mi sottraggo da lei spaurita, indietreggiando. Non è più Julia. E' diventata come Peter, come il Principale. Come tutti, oramai. Comincia a piovere forte e la pioggia bagna il volto di una Julia sorridente, Format tra i Format, le stesse espressioni della pubblicità, del Grande Fratello: quasi senza faccia! Ho una vertigine. Vorrei scappare, ma cado a terra e tutto diventa buio.

Poi mi risveglio, mai più sola, in un mondo nuovo. Omologata.

Forzatamente felice.

 

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