toasted

Seduto accanto alla ruota della macchina, osservo il ciarpame che c'è nel vicolo. Lontani echi di sirene mi giungono alle orecchie. Non mi rimane molto tempo, il proiettile mi ha colpito. Cazzo. Un'altra ora e sarebbe cambiato tutto. Ma non è sempre così? Arriveranno i soccorsi, troveranno la macchina ribaltata, in fiamme, un cadavere a terra con un proiettile in pancia. La solita routine quotidiana. Ma ormai non interessa più a nessuno. I poliziotti sono diventati spazzini specializzati in cadaveri, nulla più. Non interessa più a nessuno se qualcuno vive o muore, se qualcuno può essere salvato. "Che si arrangi da solo" è diventato il pensiero comune. Forse una delle ultime cose, insieme al denaro, che ci tiene ancora uniti come società. Ma guarda tu, mi sento scorrere via la vita dalle mani e mi metto a pensare a queste cose. Chi se ne frega, dovrei pensare ad ansimare qualcosa come "aiutatemi", ma tanto so già che qui, nessuno mi aiuterebbe. Piove, piove sempre su questa maledetta città. Sta calando il sole, vedermi qui sarebbe quasi poetico, credo. Ma in questo vicolo, chi pensate che venga a cercare rogna?
Si avvicina un uomo a passo svelto, trafelato, non lo vedo in volto, vedo solo che è coperto di stracci. Mi arriva sopra ed inizia a tastarmi, cerca qualcosa, il portafoglio. Dovrei reagire oppormi, ma non ho forza. Non riesco più nemmeno a parlare. Mi prende il portafoglio e fugge via. Maledette carogne, così non potrò nemmeno avere un nome sulla mia bara-spazio. Già, con chi sto parlando? Con me stesso? Con qualcuno che mi possa sentire? Non lo so, si sta annebbiando tutto. Mi prenderanno, mi caricheranno su un furgone, sarò cremato e messo insieme a tutte le altre bare-spazio in attesa di essere espulse. Chi lo sa, magari finirò sulla Terra, nostra antica madre. Ora spazzata da incessanti correnti radioattive. Chi sa come deve essere fluttuare nelle radiazioni. Temo lo scoprirò fin troppo presto. Una società allo sfascio. Tutti gli individui soli, ammucchiati come fossero macchinari rotti. Mi smonteranno il braccio e lo rivenderanno o sarà un modello troppo vecchio? Ok, ha iniziato a fare parecchio caldo, mi sa che i soccorsi non arriveranno in tempo per vedere il mio cadavere, niente viaggetto sulla Terra. Peccato. Com'è amaro il calice della vita. Ora che vedo tutto scorrere velocemente, mi sento pronto, potrei alzarmi, mi sento le forze tornare, non so come sia. Decido di alzarmi.

Non mi rendo subito conto di ciò che succede. Tuttavia ci metto pochissimo. In fondo il mio braccio meccanico non era così brutto. Ora mi riconosco, sono ancora in terra, però mi sto guardando. In terra vedo il braccio che conosco, invece lungo il mio fianco pende quello che sembra una vecchia longherina metallica arrugginita e appassita. Sono nudo? Sono nudo. Non capisco. La longherina è attaccata al torso in un modo strano, ma è come se fosse infettata, vedo tutti i bordi sfrangiati, non definiti che stanno erodendo il mio corpo. Come se stessi arrugginendo io stesso. E' una sensazione bruttissima, sento una voce nella mente, "mi hai stuprato, ora ti ripago con la stessa moneta" Come se fosse il mio stesso corpo a parlare. Lo vedo in terra, ha chiuso gli occhi. Il fuoco sulla macchina si propaga, arriva al serbatoio, proprio poco a sinistra della mia/sua testa. Esplode, dura un attimo, il corpo si fa in mille pezzi, inizia a bruciare e dopo qualche minuto, tutto ciò che resta sono lacrime evaporate e il braccio bruciacchiato. Nel frattempo io mi sento sempre peggio, mi sto arrugginendo completamente, non capisco cosa mi stia succedendo, ma non riesco a reggermi in piedi, cado, mi si sbriciolano i piedi. Faccio appena in tempo a vedere altri come me cadere tutto intorno, prima i perdere le gambe. Urlo disperato, un passante mi dice amabilmente: "Hai voluto metterti quella roba meccanica nel corpo? Ora il tuo corpo l'ha messa nella tua anima e ne paghi le conseguenze." Cado in terra, privo di fiato. Cerco di urlare ancora una volta, ma non esce alcun suono, se non un misero "bip". Non capisco, cerco di vedere, ma non vedo niente. Mi sento trasportare via, non so né come, né da chi. Non mi riesco a muovere. Dopo qualche tempo vengo rimesso in piedi. Qualcosa mi tocca, sento squarciarmi, mi ficcano qualcosa dentro, ho paura. Poi vengo richiuso. Il dolore per il momento passa.
Mi toccano nuovamente, in punti diversi, sento la mia voce che esce forzatamente "Inserire l'importo correttamente". Come un fulmine mi sento la consapevolezza bruciare dentro. Sono un distributore di qualche genere di prodotti. Questo sono diventato? Una macchinetta del cazzo? Una di quelle contro cui si tirano sempre calci e che si odiano perché sbagliano il resto? Mi viene tirato il primo calcio, non posso fare altro che rispondere "Inserire l'importo correttamente". Un altro. "Inserire l'importo correttamente". Vorrei morire, ma so che l'ho già fatto.

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