Sudo freddo, sono ad un passo dal disastro. Come diavolo mi sono ritrovato in questa situazione?
Com'è possibile?
Non importa, non adesso.
Corro, veloce, verso la porta. Il dito della gentile ragazza che me l'ha dovuto cedere mi serve come pass per aprirla. Impronte digitali scannerizzate, la porta non si apre. Accidenti!
Cosa faccio? Stanno arrivando, anzi, sono già qui.
Come fare? Ok, ok, stai calmo.
Sento delle grida smorzate oltre il vetro del separè. La ragazza del dito non deve essere troppo felice, immagino. Sono costretto a fare casino. Non volevo, non volevo. Ecco che tutta la mia copertura salta, mesi di appostamenti e imbrogli per cosa? Fermato da una dannata porta, probabilmente c'è stato un errore nel software, ma non ci voleva proprio adesso.
Ok, uso uno dei miei trucchetti magici e prendo il bazooka, è carico. Sul mio display appare una scritta lampeggiante in rosso, non importa, devo oltrepassare quella maledetta porta. Devo sapere cosa c'è dietro.
La faccio saltare in aria, il fragore dell'esplosione mi colpisce come un diretto al volto e vado giù, in terra. Qualche secondo per riprendere fiato. Oltrepasso la porta ormai sfondata, adesso non ha più senso agire silenziosamente. Tiro fuori i miei fedeli compagni di tante avventure, li carico al massimo. L'acceleratore magnetico che gli ho installato funziona a dovere e le batterie sono al massimo. Non mi posso permettere errori, ho poco tempo.
Utilizzo i miei poteri mutati per ampliare le mie sensazioni, i suoni mi avvolgono da tutti i lati, come se milioni di microfoni fossero installati in tutti gli angoli e mi dicessero cosa si muove e dove va. Un attimo di disorientamento, proseguo per il corridoio a grandi passi.
Non vedo nessuno, molto strano.
Devo fermare questa follia prima che succedano disastri. Sul display appare un conto alla rovescia, non ci voleva, non ci voleva. Al diavolo la prudenza. Inizio a correre per il corridoio, guardando fugacemente a lato se c'è  qualcuno da abbattere, proseguo a velocità folle. Il corridoio è lungo, le luci spente, attivo i visori notturni.
Due guardie sulla destra, nell'ufficio avanti.
Balzo dalla porta come un felino, quattro colpi e vanno giù, marmellata per i miei revolver.
Proseguo di corsa nel corridoio, le altre stanza sono vuote. La porta in fondo, la sfondo con una spallata senza nemmeno fermarmi. Sono su un terrazzo. Perfetto, saremo al duecentesimo piano.
Poi lo vedo.
Ho paura per un istante. E' enorme. Come posso fare? Mi nascondo dietro qualche latta di roba chimica. Mi ha visto? Non lo so, non ho avuto il tempo di guardare, ma i sensi sono tutti all'erta.
E' fermo.
Sbircio da un angolo.
Non è umano quello che vedo. Che razza di mutazione avrà subito? Sarà alto quattro metri. Un bel bestione.
Ok, ce la posso fare. Ripongo i revolver nelle fondine, non credo che bastino. Tiro fuori il mio fedele Zartek PolyZoom x32. Spara dei proiettili ad alta penetrazione, saranno lunghi venti centimetri. Mi sono rimasti solo due colpi. Preparo anche il mio TorchMaster “Fence”. Ok. Vado. Esco dal mio riparo, mi acquatto per un attimo, stabilizzo la mira e premo il grilletto.
Vivo un attimo di silenzio assoluto. il proiettile gli entra nelle carni all'altezza del collo, giusto dove dovrebbe essere la carotide. Si gira, è furioso, inizia a muovere lenti passi nella mia direzione. Cazzo. Ricarico il più velocemente possibile, mi è addosso. Riesco a sparare il colpo prima che mi colpisca. Non capisco dove l'ho colpito, perchè volo cinque metri più indietro tutto sanguinante. Il maglio che ha al posto delle mani fa davvero male. Sono quasi morto, faccio appena in tempo a premere uno dei pulsanti che ho a disposizione, mi inietto dell'anestetico e un mix strano che mi ha preparato il Dott. Krest. lo chiama “Rivitalizzante”.
Sono quasi come nuovo, drogato fino al collo, ma come nuovo.
Prendo il Fence ed apro il fuoco. La raffica lo coglie in pieno petto, sembra che gli stia facendo il solletico, cazzo. Poi lo vedo. E' in alto, è pesante, è retto solo da un cavo metallico. Corro alla base del cavo, mentre il bestione mi insegue. C'è un lettore di carte elettroniche, inserisco il mio HashMan3 e cerco il codice, si sta facendo vicino cazzo.
Sbloccato, rotolo di lato evitando un colpo. Speriamo non colpisca il lettore. Cerco di attirarlo sotto il peso. Mi segue. Bene. Meno male che è lento. Ok, ci siamo quasi.
Corro dietro la colonna e sblocco il cavo. Il peso gli cade addosso schiacciandolo. Sento un pauroso crack provenire dal suo corpo. Finalmente giace immobile in terra. Inizio a sentire i dolori della robaccia che mi sono iniettato. Sento le sirene della polizia e svengo. Rinvengo in un letto d'ospedale, ammanettato.
Solo.
Ci sono le chiavi delle manette sul comodino. Le riconosco subito. Le ho già viste altre volte.
Mi libero, esco dalla stanza incespicando.
Il corridoio.
Pieno di sangue.
Cazzo.
Sul display una scritta: “Cooming Soon: Blood mutations 2”.
Poi partono i titoli di coda.
L'ho finito!
Vado a mangiare qualcosa. E' da stamattina che gioco ininterrottamente.

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