Un vecchio è di fronte a noi, ha la faccia sciupata dal tempo, rughe profonde come il deserto roccioso fuori dalle mura di Night City. Gli occhi sono stanchi, di chi ne ha piene le palle di questa città di merda, di questa società costruita dalle corporazioni a loro piacimento.
Veste pochi stracci, una camicia lercia di sudore e maleodorante, visibilmente più grande della sua gracile stazza, taluni bottoni non ci sono neanche più mettendo a nudo il suo esile corpo.
L’attenzione ricade poi sulla bocca storta, sdentata e sulla barba di giorni: brizzolata e incolta.
Si avvicina ancora di un passo verso noi con passo fin troppo deciso per chi, come lui, è privo di una gamba, rimpiazzata da una protesi statica.
Ora è a un metro da noi, ci sorride mettendo a nudo i pochi denti marci che gli sono rimasti e dice: Ognuno ha la sua buona stella, basta alzare gli occhi al cielo e trovarla, seguirla… e lei che ti porterà a seguire il tuo destino, a prendere le decisioni giuste, a farti emergere, a farti vivere una vita bellissima, agiata, piena di soddisfazioni e gratificazione…
Poi, si fa strada sgomitando in mezzo a noi e passa oltre.
La piccola piazza di S.Paul dove ci troviamo è vicino alle mura della città vecchia, questo è il regno della povera gente, dei piccoli mercanti di ogni qualsivoglia oggetto legale e non. Questo è lo sprawl di Night City.
Tutto intorno alla pizza gruppi di barboni si scaldano le mani in bidoni di metallo infiammati, le quattro strade che si aprono dalla piazza sono colme di un fumo bianco e denso che proviene dalle fogne.
Bambini seduti per terra, chiedono l’elemosina.
Sono scalzi… e siamo in pieno Novembre.
L’aria gelida è tagliente come un rasoio sulle nostre facce.
Alzo per un attimo gli occhi al cielo, ma non vedo nessuna stella, solo una cappa di grigio smog che copre tutta l’intera città e l’ennesimo pallone aerostatico che con il suo proiettore olografico pubblicizza l’ultimo grido delle droghe firmate “biotechnica”. Vedo i flyer della polizia che illuminano con i loro proiettori le zone calde della città, vedo povertà fra questa gente… l’unica cosa che non vedo è un po’ di speranza.
… no vecchio, ti stai sbagliando, le uniche cose che brillano in questo momento nel cielo non sono le stelle, ma sono i le luci dei grattacieli delle mega corporazioni e se segui quelle luci, te lo assicuro, non ti faranno emergere, non ti faranno vivere una vita bellissima e agiata, ma saranno il tuo biglietto da visita che ti attaccheranno all’alluce quando sarai morto.
Sempre che te ne diano il privilegio…
