... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case

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29 Mar 2007 21:51 - 04 Apr 2007 14:00 #406 by Pauline
Pauline created the topic: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
Master: Case
PG: April gestita da Roberta, Ardeth gestito da Joshua/Saimon e Bob gestito da Pauline.


Il lavoro che doveva svolgere Bob, almeno per quanto gli avevano spiegato, era semplice e lineare: proteggere un uomo, un certo David, ed aspettare nuove istruzioni in seguito. A questo proposito gli avevano dato un cellulare apposta, un modello custom, senza marca, sul quale avrebbe ricevuto gli ordini.
L'unica altro ordine preciso che aveva ricevuto, era che nessuno doveva sapere del lavoro. A volte i corporativi sembravano paranoici, ma pagavano bene.

Quello che avevano detto a Bob era che l'uomo si trovava nel seminterrato di un palazzo, e che probabilmente era stato ferito qualche ora fa, gli avevano ovviamente fornito una olofoto dell'uomo ma nulla di più. Bob era arrivato il prima possibile sul posto, con un AV-taxi, ed era sceso due palazzi più in la, sempre per ragioni di segretezza.

Hoboken non era il peggior quartiere della città, anche se non il migliore, e tutto li intorno sembrava calmo e tranquillo, ma a Bob non piaceva affatto la grossa auto parcheggiata di fronte al portone del palazzo dove gli avevano detto che stava David. Forse era solo una coincidenza, ma il suo istinto gli diceva che stava per succedere qualcosa...

Bob rimase nascosto per qualche minuto, voleva capire se nell'auto c'era qualcuno.
Intanto controllava tutta la zona per cercare indizi pericolosi, magari sui balconi del palazzo, sul tetto, se arrivavano altre macchine, o passanti, insomma qualsiasi cosa che poteva fargli venire la pelle d'oca...quello succedeva in caso di pericolo.
Sembrava assurdo che in quei tempi super tecnologici Bob si fidasse ciecamente delle proprie sensazioni, eppure spesso gli erano servite a salvarsi il fondoschiena in situazione molto pericolose.
Quando si era trovato da solo in mezzo ad una foresta, ferito, senza viveri e solo armato del suo coltello...l'istinto era stato l'unico suo amico.

Il palazzo non aveva balconi ed era molto alto, 18 piani, un tipico palazzo dormitorio, certamente non un edificio di lusso, nei piani inferiori le finestre avevano le sbarre Sul tetto non sembrava esserci nessuno, le luci delle case erano quasi tutte spente, ma era normale visto che era notte fonda.
In strada passavano rari veicoli, ed in quel momento non c'era nessuno a piedi.

Quello che aveva fatto scattare l'istinto di Bob era l'auto parcheggiata davanti al portone, era un'auto costosa, senza essere proprio di lusso, con il pilota automatico ed i vetri oscurabili, un pò troppo costosa per essere del posto, ed inoltre era parcheggiata proprio davanti al portone dentro il quale doveva esserci l'uomo da proteggere.
Certo, potevano essere solo coincidenze, ma l'istinto gli diceva che non lo erano...

] Bob parlottava tra se e se, mentre cercava con la cyberottica di rilevare la targa dell'auto o un qualsiasi segno di riconoscimento. A volte dalla targa personalizzata si poteva capire a chi appartenesse l'auto, certo lui non era l'uomo più fortunato al mondo, ma se l'istinto non lo tradiva ...li c'era qualcosa di strano.

La targa era totalmente anonima, anzi a parte il fatto che fosse un'auto costosa per appartenere a qualcuno in quel quartiere, era un'auto del tutto anonima di per se stessa.

Però era parcheggiata li davanti, ed guardandola all'infrarossi era ancora calda, si era fermata li davanti da poco tempo...

Bob impugnò la sua pistola, la sua "jenny" così l'aveva soprannominata, la cosa era molto sospetta e non poteva rischiare di perdere il suo uomo prima ancora di aver iniziato a lavorare.
Camminando rasente ai muri, nascondendosi dietro ai bidoni della spazzatura, insomma sembrava un marines in ricognizione in mezzo alla foresta amazzonica...cercò di raggiungere il portone del palazzo.
Armò la sua Jenny, pronto a sparare, possibilmente non ad un passante, ma a quell’ ora della notte le possibilità erano minime, e poi faceva sempre parte dei rischi del mestiere.
Bob non era cinico, era solo un ex-soldato pronto a tutto pur di arrivare allo scopo della missione.
Non si formalizzava troppo se tra le vittime ci scappava un civile, certo, non ne era felice, ma non si buttava in depressioni assurde se accadeva.
Del resto tutti prima o poi dovevano morire, anche per lui sarebbe arrivata la sua ora un giorno...magari sarebbe morto per indigestione da cozze d'importazione...a volte il destino era proprio assurdo e ridicolo.

Non c'era nessuno a quell'ora per strada, e se ci fosse stato qualcuno penso che vedendo Bob sarebbe stato sicuramente alla larga da lui. In ogni caso arrivato vicino all'auto vide chiaramente che dentro non c'era nessuno, almeno in questo momento, l'auto sembrava normale, pensava quasi di essersi sbagliato quando un particolare fece di nuovo scattare il suo istinto: il portone del palazzo non era chiuso, come ci si sarebbe aspettati, era solo accostato, come se qualcuno fosse entrato e lo avesse lasciato aperto per distrazione, o forse perchè pensava di dover uscire subito dopo...

L'istinto gli sussurrava all'orecchio di avvicinarsi al portone senza farsi vedere.

Doveva sbirciare dentro per vedere se c'era qualcuno.

Intanto si guardava in giro per capire se c'erano altri modi per entrare nel palazzo senza passare dal portone principale, se qualcuno stava facendo casino avrebbe comunque voluto prenderlo di sorpresa...anche se l'idea di mettersi a lanciare granate a quell'ora gli solleticava l'appetito.


Bob era stato nelle guerre centroamericane, ed era stato uno di quelli che si era anche divertito. In effetti a volte la guerra gli mancava, tirare granate in liberta ad esempio era una di quelle cose che gli mancava.

Non sembravano esserci altri ingressi nel palazzo oltre al portone, le finestre ai piani bassi ed al piano rialzato tutte delle inferriate a protezione, anche se a pensarci bene forse con una granata avrebbe potuto provare a creare una breccia nel muro.

Sbirciando dal portone senti' delle voci e dei rumori provenire stranamente dal seminterrato, le luci erano spente ma ci doveva essere qualcuno nel seminterrato, cosa un pò strana per quell'ora, e soprattutto perchè non aveva acceso le luci della scala che portava al seminterrato?
Potevano sempre essere due booster che stavano li dentro a drogarsi o altro, ma l'istinto gli suggeriva diverso...

Piu vicino Bob riusci' a sentire meglio le voci, parlavano di qualcosa o qualcuno che doveva essere dentro un locale dello scantinato
]
]
]
Sbirciando vide che erano tre uomini armati con mitra e che indossavano tutti e tre tuta di protezione da combattimento completa di casco, visti cosi era difficile capire il sesso o la razza, comunque si parlavano in inglese

Bob non sapeva chi fossero quelle persone, ma il solo fatto che volevano uccidere tutti i testimoni li aveva resi decisamente antipatici...per non dire di peggio.
Sperando che l'auto con i vetri oscurati fuori dal palazzo fosse stata la loro, l'uomo sgattaiolò fuori dal palazzo, avrebbe voluto lanciare la granata direttamente in testa a questi bastardi, ma una granata esplosa dentro uno scantinato avrebbe forse creato danni anche alle povere vittime, così la lanciò fuori, cercando di non colpire l'auto...voleva spaventare quei tizi in modo che scappassero via.

L'esplosione della bomba diede l'effetto voluto, i tre si voltarono di scatto, mitra alla mano, e si precipitarono su dalla rampa delle scale che portava al portone, per vedere cihi era il figlio di puttana che aveva fatto un'esplosione proprio vicino ala loro auto.

Bob, che era ovviamente attento, senti' i rumori di uomini di corsa dal seminterrato su dalle scale

Bob si nascose per non farsi vedere dagli uomini, appena loro furono usciti per vedere in che condizioni fosse la loro macchina, si intrufolò nel palazzo e veloce corse nel seminterrato per capire chi erano le possibili future vittime di quei brutti ceffi.

Quando Bob provo' ad intrufolarsi nel seminterrato, vide chiaramente che mentre due uomini erano corsi fuori, un terzo era rimasto come di guardia sulle scale che portavano dal portone al seminterrato. Non c'era verso di passarlo senza farsi vedere... ed ovviamente l'uomo aveva un mitra in mano pronto ad usarlo

" Dannazione erano in tre i bastardi! "
La mente di Bob correva sul filo del rasoio, come succedeva in quei momenti le decisioni da prendere dovevano essere fatte a sangue freddo e in tempo velocissimi, talmente veloci da quasi non rendersi conto di cosa si stava pensando.
Fu proprio in quel particolare momento, quello dove la mente pensa e il resto del corpo esegue, senza che il proprietario di tutto l'apparato organico se ne renda conto...che Bob tornò sulla strada e rimanendo nascosto con un topo di fogna...lanciò una seconda granata...ma questa volta aveva un obiettivo, ed erano i due uomini usciti allo scoperto.
Se riusciva ad ammazzare quei due forse il terzo sarebbe scappato a gambe levate.
" Forza bella, fa il tuo dovere di brava bimba...falli fuori quei due delinquenti, non so perchè, nemmeno li conosco e già mi stanno antipatici! " pensò Bob mentre la granata volava in aria, minacciosa.
La granata scoppio' proprio in mezzo ai due uomini, investendoli entrambi con l'esplosione e le schegge. I due avevano comunque un'ottima protezione, per cui non erano ancora morti, anche se gravemente feriti, uno era anche ancora cosciente, gridava e stava provando a girarsi col suo mitra verso la direzione in cui era Bob. Se Bob voleva finirli con la pistola, quello era il momento.
Intanto il terzo stava uscendo dal palazzo, ben deciso a sparare.
Naturalmente Bob non aspettò un secondo di più, quel mitra che si stava voltando verso di lui non avrebbe nemmeno avuto il tempo di vedere la sua bellissima faccia.
Sempre cercando di rimanere nascosto, puntò la sua pistola verso il primo uomo, quello che stava cercandolo per sparargli.
Posizione da tiro preciso, allargò le gambe per essere più stabile, ma non si sdraiò per proteggersi meglio, doveva essere libero di sgattaiolare verso il terzo uomo che era ancora nell'edificio.
Appena Bob ebbe a tiro gli occhi dell'uomo mirò e sparò a quelli, con i suoi proiettili all'interno della scatola cranica si viveva pochissimo, se riusciva la vittima non avrebbe nemmeno avuto il tempo di accorgersi che stava passando a nuova vita.
Subito dopo mirò verso l'altro uomo e sparò.

I due uomini a terra morirono appena furono colpiti dalla pistola di Bob, il solitario ,molto raramente sbagliava un colpo e questi erano bersagli sin troppo facili.

Pero' il terzo uomo, vedendo la situazione, invece di uscire dal portone decise di usare il portone stesso come protezione, Bob vedeva solo il mitra sporgere puntato nella sua direzione.

Intanto in lontananza si sentivano le sirene della polizia, era questa la parte pallosa della citta, a parte certi posti dello sprawl non potevi neppure lanciare due granate che subito interveniva la polizia a rompere le palle.....

Bob urlò per farsi sentire dal terzo uomo.
]
Bob era a volte un pò troppo cinico, ma ne aveva viste troppe nella sua vita di ex-combattente da farsi intenerire da due cadaveri.
Però certo non amava uccidere senza causa, quindi se il terzo se ne fosse andato non si sarebbe messo in mezzo.

L'uomo sembro' non farselo dire due volte, corse fuori dal portone e sali' in fretta nell'auto, proprio l'auto parcheggiata davanti al portone. Ma appena messo in moto, invece che andare via, innesto' la retromarcia ed usando l'auto come un'ar,ma cerco' di andare verso Bob per investirlo.

Intanto le sirene della polizia erano sempre piu vicine....

Bob saltò via con un balzo felino, veloce e sicuro, era abituato ad evitare proiettili e granate quando era in guerra, una berlina era più grossa e più semplice da evitare.
Corse dentro il palazzo, sempre a pistola spianata, casomai ne fosse uscito un altro di quei simpaticoni.
Dentro al palazzo non c'era nessuno, evidentemente i simpaticoni erano solo in tre, e nessuno degli inquilini si era azzardato ad andare a vedere cosa succedeva, anzi probabilmente erano tutti tappati in casa al sicuro.
La luce nelle scale era spenta, d'altronde i tre solitari avevano tutti occhiali ad infrarosso, ma era accesa una fioca luce nel portone, che permetteva di arrivare all'ascensore senza inciampare.
L'ascensore sembrava in funzione, nche se l'indicatore del piano non funzionava piu, sembrava tutto normale, a parte che la porta delle scale verso il piano interrato era aperta, ma forse restava sempre aperta, perche da quel che aveva potuto capire guardando il palazzo esternamente c'era probabilmente qualcuno che viveva li sotto, ormai era una cosa normale per chi non aveva molti soldi.

Le sirene della polizia, o delle ambulanze chi poteva dirlo, erano ormai molto vicine, Bob senti' k;'auto fuori sgommare via a tutta birra, evidentemente non voleva incappare nelle volanti se fossero arrivate proprio li al palazzo

Bob rimase un secondo in ascolto, i tre killer erano arrivati dal piano interrato, così decise di andare un pò a vedere chi era il soggetto, anzi i soggetti visto che dovevano uccidere tutti senza lasciare testimoni, destinati a passare a miglior vita.
Veloce scese le scale...
Al piano interrato Bob vide che era ancora tutto come prima, nessuno era uscito dalle porte, ma la porta davanti alla quale si erano fermati i 3 assassini era ancora socchiusa, dall'interno provenire odore di pulito, di disinfettante, non come l'odore di muffa che era tutto intorno a loro.
" Interessante questa cosa, odore di pulito in mezzo alla muffa, quasi vado a vedere chi si nasconde qua dentro...i polli che volevano fare arrosto forse! Mi avevano detto che David era ferito..forse qui c'è un dottore e con lui David... "
Con quei pensieri in testa Bob spalancò la porta deciso, ma non violento.
Se le persone all'interno non avevano sparato a quei tre killer prima, forse non erano armati, ma la prudenza non era mai troppa.
]
Restò in attesa di una risposta, sperando che non fosse di tipo violenta, tipo una granata o un colpo di fucile, ma era pronto e soprattutto rimase leggermente scostato dalla porta in mondo da non offrire un bersaglio perfetto ai possibili occupanti del locale.
]


April credeva di aver un po' più di tempo, ma la bisturi si sbagliava di grosso, si fece forza stringendo la pistola da borsetta, il calcio iniziava ad esser inumidito dal sudore delle mani di April. Curioso trovar la paura in una ragazza spericolata, una ai limiti della follia,una che non si ferma di fronte alla sofferenza del paziente che usa come un pezzo di carne. Diede un'occhiata nervosa a David, bisbigliando ] In preda al terrore indietreggiò di qualche passo, verso al bagno, come se quei pochi metri quadri di cesso, potessero essere la salvezza. Forse era qualcuno che aveva un conto in sospeso con David, forse era semplicemente quel che diceva di essere. ] si ritrovò a sbottare ]
] e così dicendo attese una risposta da parte di 'Dave'.Che fare?Cosa pensare? i suoi non erano ancora accorsi in suo aiuto, c'erano tre uomini pronti a far la pelle a lei e al suo assistito, mentre l'unico nascondiglio era un cesso.

] rispose David.
April doveva decidere se fidarsi oppure no....

] rispose Bob ]
In effetti la reazione della ragazza era normale, come poteva essere certa che lui non fosse un altro killer?
]
Bob iniziò a camminare, entrò nella stanza con la pistola puntata verso il soffitto per far vedere che non aveva nessuna intenzione di sparare.
L'altra mano libera era ben aperta e ben in vista proprio per dimostrare la propria buon fede.
]


April avrebbe potuto ammettere che Bob aveva ragione, ma invece di dirlo a parole, si espresse con il gesto di calare la mano e la canna che puntava verso lo sconosciuto. Regalò un'occhiata a David e poi di nuovo al fantomatico 'angelo custode' del proprio paziente. Le scelte erano poche e doveva scegliere il male minore.
] disse leggermente tesa per via delle sirene
] chiese a bruciapelo, puntando con lo sguardo Bob.

] Bob sorrideva, com'era suo solito fare anche nelle situazioni più tese, questo atteggiamento a volte infastidiva l'avversario tanto da renderlo ancora più nervoso e magari renderlo soggetto a più errori.
Non era quello il caso, non aveva di fronte degli avversari, bensì delle vittime da proteggere, quindi era un sorriso sincero.
Chiuse la porta alle sue spalle.
] mentre chiedeva quelle cose già girava per il laboratorio spegnendo tutto quello che trovava, luci, apparecchiature varie e ogni cosa potesse fare rumore.

La bisturi diede una mano all'uomo, andò così a spegnere le varie luci carezzando alcuni ferri presenti "Ciao Amanda, a presto JoJo..." disse tristemente come se stesse per abbandonare non strumenti di lavoro, ma degli animali o delle persone care. "Non vi lacio al buio" aggiunse verso i suoi 'giocattoli dark' , nonostante tutto quel casino, mentre spegneva macchinari e luci, ebbe la premura di recuperare alcune bambole di pezza gotiche e dei peluche che cacciò nella borsa, già piena di cassettine da pronto soccorso. Bob sembrava un tipo risoluto, sapeva il fatto suo e anche sdrammatizzare la situazione, il che lo rendeva estremamente simpatico per April. ] disse abbassando gradualmente la voce ] e così dicendo cercò di avvicinarsi, con la poca luce presente, verso l'ingresso della piccola stanza, dove al muro c'era una piccola scatolina simile ad un videocitofono.
] fece una piccola pausa ] e si zittì, lasciando in sospeso la cosa.

] naturalmente era solo un modo per far capire alla ragazza che sarebbero andati nell'altro laboratorio per curare David.
Bob si mise accanto la porta, che nel frattempo avevano chiuso a chiave, e rimase in ascolto, con la pistola in mano pronta all'uso.


La polizia probabilmente si era fermata fuori per fare dei rilievi e far rimuovere i cadaveri, la zona non era cosi degradata che la polizia nemmeno entrava, ma per esperienza sapevano che con tutti gli omicidi che c'erano se i morti non erano persone importanti o ricche le indagini erano fatte alquanto superficialmente.

Dopo una quindicina di minuti i poliziotti entrarono nel portone, nella improbabile ricerca di testimoni, suonare porta a porta era troppo faticoso e lungo, ed oltre tutto dopo le granate non avevano visto altri episodi di violenza, e la situazione sembrava tornata alla normalita. Avessero dovuto seguire tutte le regole di routine per ogni omicidio, avrebbero dovuto impiegare dieci volte gli uomini dislocati nel quartiere.
Uno di loro, forse piu zelante degli altri, prese un megafono e urlo' dentro: ]

A giudicare dai rumori per le scale, nessuno sembrava interessato ad uscire.

April rimase in silenzio, vicino a David che aveva fatto stendere a terra, sul lenzuolo dove fino a poco tempo fa fungeva da letto per la veglia del paziente. Farlo stendere sulla branda, avrebbe probabilmente causato qualche rumore di molle. April andò a tastare piano le gambe dell'uomo, non che le piacesse ma voleva raggiungere le ginocchia, fece piano per non fargli provare dolore. Sarebbe stato il momento più lungo di tutta la sua vita.

Bob rimase immobile come una statua, sembrava quasi che non respirasse, non muoveva nemmeno le palpebre degli occhi, erano spalancati e fissi nel vuoto.
Sentì la polizia urlare una richiesta di informazioni, ma nessuno probabilmente sarebbe stato così pazzo da farsi avanti, a volte persino la polizia era corrotta e non c'era molto da fidarsi.
Vide April muoversi nel buio, il suo sguardo si spostò su di lei e quasi la fulminò...doveva stare ferma, fermissima, come lui ancora per qualche minuto...poi avrebbero potuto tornare a respirare.
Un leggero sorriso increspò le sue labbra, era strana come dottoressa quella ragazzina, ma a Bob piacevano le persone strane.

Poco dopo gli sbirri se ne andarono coi cadaveri, nessuno aveva risposto al loro appello, ed il palazzo era tornato normale, si sentivano di nuovo dei rumori, e si sentiva anche due litigare qualche appartamento piu in la...

David sembrava stare bene, anche se ancora un po confuso dall'anestesia e se aveva indubbiamente dei dolori un po in tutto il corpo. Il cellulare che il corporativo aveva dato a Bob era ancora muto

Bob tornò a respirare, sembrava che la polizia se ne fosse andata, proprio come sperava lui.
Sul suo viso il leggero sorriso abbozzato prima si allargò.
Per fortuna che i movimenti della ragazza non avevano causato nessun rumore strano e soprattutto nessun gemito o, peggio ancora, nessun urlo al poveraccio ferito.
Si avvicinò a loro due, si piegò per essere vicino ad April tanto da dover parlare ancora a bassa voce.
] il suo sarcasmo era dolce, non pungente.
Quella ragazzina gli faceva tenerezza, i suoi occhi erano persi nella paura, Bob riusciva a sentirla quasi come un odore reale.
Ma del resto era normale, sicuramente il suo lavoro era curare i feriti non resistere ad un attacco di tre killer incavolati neri...anche se bianchi.
]
La mano di Bob sfiorò delicatamente la guancia di April, una carezza, una semplice carezza con la sua mano enorme per rassicurarla.
] le mostrò la sua mano e le diede un piccolo buffetto sul naso.
Poi si alzò e mentre attendeva la risposta iniziò ad accendere qualche luce, gli strumenti non li toccò, non era sicuro di non causare qualche danno magari schiacciando il bottone sbagliato.


Non ci fu una reazione, da parte di April, a quella mano così grande ma non per questo indelicata, che andò a sfiorarle il viso meno teso. Sorrise appena nel sentire le battute di Bob, indubbiamente ci sapeva fare quel tipo. Le iridi della bisturi assunsero una colorazione naturale verde, segno che, lo spavento iniziale non era più nelle preoccupazioni della ragazza, non fece alcuna domanda a David o al suo protettore, meno sapeva meglio era per lei e per la gente che le stava attorno.Si rialzò da terra per riavvicinarsi ai vari macchinari, ne accese alcuni, i soliti che rimanevano accesi e lasciò spenti gli altri ] rispose a voce moderata, quasi non fidasse di quella calma dopo la tempesta. Posò su un ripiano il suo peluches a forma di pipistrello al quale si rivolse ] disse sorridendo vistosamente al pupazzo,un sorriso talmente ampio da mostrare la dentatura perfetta tranne per quei canini fin troppo appuntiti. Ritornò a dare un'occhiata al paziente e poi a Bob ] fece indicando con un cenno del mento David, che aveva lasciato disteso su una coperta buttata a terra.

David non stava bene, ma nemmeno cosi male, e facendosi aiutare da Bob riusci' a mettersi in piedi

]

Mentre stavano decidendo Bob ricevette un sms nel cellulare che gli aveva dato il corporativo, un nuovo dettaglio della missione. Bob lo lesse, senza farlo vedere agli altri due
]

Bob si concentrò un secondo sul cellulare e rispose all'sms che gli avevano mandato chi gli aveva dato l'incarico ]
Poi si rivolse a David e ad April : ]


La bisturi rimase confusa, che cosa voleva dire Bob?
] chiese strabuzzando gli occhi, mentre prese tra le mani una bambola di pezza dalla testa mozzata, vestita con un bel tutu dark. Alle volte era infantile e capricciosa.
] si sentiva insicura in quella clinica abusiva, tuttavia abbandonare quel luogo la spaventava, era divenuta la sua piccola casa.

Bob guardò sorpreso la ragazza.
]
Non disse nulla di più, niente dettagli o particolari, aveva paura che quella telecamera indicata dalla dottoressa fosse anche un buon sistema per spiarli...meglio tacere.

Tese le labbra in una smorfia e mise il cipiglio.] puntualizzò April, a voce moderata.] borbottò cercando di recuperare alcuni kit medici da portare
con sé. ] mormorò avvicinandosi al malato. Seguirli forse non era l'idea migliore, ma i suoi 'amici' l'avevano piantata in asso, qualcosa doveva pur fare..

David rispose con tono molto serio
]

Subito dopo aver composto il numero, Ardeth senti' il segnale di libero, almeno quel cellulare era acceso...

Nello stesso istante Bob, che era ancora nella clinica clandestina di April, senti' il cellulare datogli dal corporativo suonare...

Bob guardò il cellulare come se fosse un alieno, poi si ricordò che era educato rispondere quando qualcuno lo faceva suonare.
] ma prima finì di dire la sua ad April e David ]
Poi tornando all'alieno disse ]


]

Non sapeva neppure per quale piffero di motivo gli stesse dicendo tutto quanto senza nemmeno una garanzia..Ma sapeva che molto spesso la verità è sempre la cosa migliore da dire.

April pensò alle ultime parole di David, avrebbe avuto il giusto compenso...un buco intesta? Pensare male di quei due era qualcosa di legittimo. A quel mondo ognuno doveva badare a sé stesso. Non fiatò, andò a recuperare alcune bamboline gotiche prive di testa e dei peluches poco rassicuranti. Si mise due belle borse a tracolla: una su un fianco e l'altra sull'altro, erano strapiene di medicinali e qualche altra cianfrusaglia.
Di sottofondo la voce di Bob, che parlava al telefono con qualcuno...al momento, però,le interessava davvero poco.
] osservò nostalgica tutti i vari macchinari, sarebbe tornata? Li avrebbe ritrovati tutti interi e funzionanti?
Chissà...

Bob rispose al tizio al telefono: ] parlò con un tono di voce normale, ma molto sospettoso, quel numero di telefono a parte il corporativo e David...nessuno doveva conoscerlo.
Poi senza attendere la risposta si voltò verso David e chiese: ]
Intanto con la coda dell'occhio osservava April, certo che era
proprio strana quella ragazzina, oltre ai medicinali aveva preso con se delle bambole senza testa e sembrava stesse salutando le apparecchiature mediche.
Bob sorrise.

All'altro capo del telefono:
] si lasciò sfuggire il nome, forse per caso, forse sperando che chi si trovava dall'altra parte, a questo punto, decidesse se era ancora il caso di giocare a carte coperte, o piuttosto di venire allo scoperto. In fin dei conti lui non aveva nulla da guadagnarci, solo da perderci, a infognarsi in quella storia.


Quando il suo interlocutore nominò David a Bob si accese una
lampadina nel cervello.
]
Chiese a David, mentre attendeva un suo cenno di vita continuò con il cellulare: ]

David prese il cellulare e rispose con tono poco cordiale
]

]

David senti' quello che gli aveva detto Ardeth, poi rispose con
tono meno incazzato, ora era semplicemente sospettoso
]
Durante la conversazione, David aveva fatto cenno ad April e Bob di avvicinarsi al cellulare,, in modo che anche loro due potessero sentire la conversazione.

si sentì una specie di sibilo, dall'altra parte; un sibilo fra i denti, che non preannunciava niente di buono. Poi:
] ...tono leggermente sarcastico?
Nooo..soltanto un po'.. ]
Il tono decisamente alterato ]
Il tono alle ultime parole era tornato di colpo, da sibilante e incazzato, a calmo, freddo, persino un po' dolce..quasi che l'assassino sorridesse mentre le diceva.

David era abituato alle minacce, facendo il ricettatore a Kingstone ne riceveva ogni giorno, e la sua piu grossa qualita in effetti era proprio la freddezza.
Senza scomporsi rispose al telefono con tono fermo e deciso
]

Rimase abbastanza esterrefatto ] fece una lunga pausa..sembrava pensare ]

David scosse la testa, questo era davvero ostinato, fin troppo per essere un normale sicario ]

David guardo' April e Bob, gli sarebbe piaciuto avere anche il loro parere.

Di nuovo un sospiro ].

April aveva finito già da un pezzo di metter via la roba che le serviva: effetti personali e strumenti del mestiere. Il resto erano tutte apparecchiature che di certo non poteva portare con sé. La bisturi si era limitata ad ascoltare in silenzio parte della telefonata, era confusa e quella sua perplessità veniva espressa con le labbra storte in un brutto muso ed il classico cipiglio che sapeva fare. Fece le spallucce allargando un poco le mani, mostrò i palmi verso l'alto come a far intendere un 'non saprei' silenzioso.

Anche Bob aveva sentito la conversazione, squadrò un secondo David, poi April...insomma come squadra d'assalto non erano proprio conciati bene, le granate erano finite, non avevano un auto, la pistola non era il massimo per affrontare un altro attacco...
]

David guardo' Bob e poi gli disse
] disse David, e ripasso' il cellulare a Bob

L'assassino aspettava pazientemente all'altro capo della conversazione, in attesa che si prendesse una decisione pertinente sulla faccenda. Era tentato di lasciare nella merda David, dopo la sua ultima risposta...ma la morte di
Fatima esigeva vendetta.

Bob riprese l'essere alieno in mano, il cellulare, e rispose:
]
Bob fece l'occhiolino a David per far capire che aveva recepito tutto e di stare tranquillo.

]
un lieve rumore, come di chi si accenda una sigaretta, poi il suono di un liquido che cada a perpendicolo in un altro liquido piuttosto distante, poi quello di qualcuno che si gratti sonoramente qualcosa, poi quello di uno scarico a compressione. E di una cerniera che viene tirata su.
]

David disse ancora a Bob ]

April annuì facendo eco a David ] disse puntando con lo sguardo Bob. Era già difficile doversi fidare di loro due, figuriamoci di altra gente! Lei doveva fare semplicemente quel che sapeva fare, senza immischiarsi nei loro affari ma...ormai..era troppo tardi.



Bob annuì alla richiesta di David.
]

"Il cliente" pensò Ardeth "ma sentiteli...quasi quasi li faccio crepare tutti, e che se li prendano le corporazioni, magari per smembrarli e farne pezzi per le banche degli org...no...quello posso farlo io!"
Sorrise sadico, l'assassino e rivolgendosi a un riluttante Ahmed disse, coprendo il telefono:
]
Quindi ''stappò'' il telefono e disse a Bob:
] poi, intanto che attendeva, ovattò di nuovo il microfono, mise su un po' di musichetta, aprì la console, si loggò...e mandò a Nahema un messaggio criptato in cui le spiegava per filo e per segno quanto era accaduto finora.
E cosa doveva fare con Ahmed e i ragazzi.

David a questo punto riprese il telefono e diede ad Ardeth l'indirizzo di una piazza li vicino, certo non avrebbe mai detto ad uno sconosciuto l'indirizzo della dottoressa che lo aveva salvato.
Dopo si rivolse a Bob dicendogli di fare attenzione a questo tipo e di sparargli al minimo accenno di ostilità verso di lui o verso la dottoressa, che doveva aver fatto un buon lavoro, perchè David adesso riusciva a camminavare seppur a fatica e con una stampella.

Ardeth scarico' il suo amico in un posto dove un altro membro della banda era venuto a prenderlo in moto, e poi si diresse verso la piazza indicata che a quell'ora era deserta.

Dopo essersi accordato con Ahmed e Nahema, Ardeth si diresse alla piazza dove avevano appuntamento.
Infilò il giubbetto di kevlar, prese il suo fedele monofilare Kandachi e la sua pistola ''d'ordinanza'', che infilò in due fondine ben occultate e ben raggiungibili da lui in caso di bisogno.
Quindi chiamò velocemente Bob:
]

Bob camminava deciso verso il camper quando l'alieno suonò ancora nella sua tasca.
Era il primo della fila, doveva proteggere sia David che April da un possibile attacco e grazie alle sue dimensioni li copriva entrambe quasi totalmente alla visuale dell'occupante del camper.
Si fermò ad una decina di metri dal camper, nascose dietro una fontana in disuso David ed April.
]
Poi prese il cellulare e rispose:
]
Chissà perchè quell'uomo gli piaceva, forse sentire come si agitava per una sua amica aveva inciso parecchio, forse era perchè voleva vendetta...Bob considerava un nobile sentimento la vendetta.
Ma non poteva rischiare di fidarsi ciecamente di lui, il suo compito era di proteggere David ed Aprile per prima cosa.

He was.
Vicino al camper, appoggiato alla portiera, una sigaretta fra le labbra, gli occhiali scuri. L'aria di uno cui era bene non far girare troppo le palle, e che non dorme da abbastanza tempo da rischiare che si metta a mordere il primo passante, al prossimo sYntocaffè.
Al contatto di Benitez aveva risposto:
]
E ora l'aspettava, puntuale all'appuntamento, senza batter ciglio.
Un tiro alla sigaretta, espressivo come Clint Eastwood senza cappello.Ormai mancavano un paio di minuti. Forse faceva in tempo a prendere un altro syntocaffè.

La dark bisturi si era inginocchiata dietro la fontana, vicino a lei c'era David, che nonostante il ginocchio malandato sembrava passarsela bene. Zainetto sulle spalle e pistola nascosta, da un giacchetto nero in syntopelle con pizzi, in una fondina ascellare. Era nervosa, decisamente, i suoi occhi avevano assunto una colorazione intensa e questo la diceva lunga circa il suo stato d'animo.
Si guardava attorno, cercando qualcosa o qualcuno, tutto stava andando liscio, forse troppo per i suoi gusti...

Il camper era un mezzo piuttosto appariscente, ma a Bob non interessava perchè a volte le cose più appariscenti erano proprio quelle che passavano più inosservate, era un controsenso, ma del resto lo era la vita stessa...nascere per poi morire...Bob non riusciva a farsene una ragione!
Vide l'uomo appoggiato al suo mezzo che fumeva una sigaretta, con la sua cyberottica cercò di capire se c'erano altre persone nascoste da quelle parti, intanto si avvicinò a lui.
Rimase alla distanza minima per poter eventualmente estrarre la sua pistola, ma non la sfiorò nemmeno, restò con le mani libere.
]


Last Edit: 04 Apr 2007 14:00 by Pauline.

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02 Apr 2007 12:04 #417 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
Quello che aspettava appoggiato alla portiera del camper, dal lato del guidatore, era un giovane sui 25 anni, sull'uno e novanta, snello ma messo bene, capelli corvini ondulati, lunghi fin quasi alle spalle, occhi nascosti dietro un paio di Zeiss Ikon Zone a lenti polarizzate.  Bei lineamenti aquilini, la pelle scura come se fosse abbronzato, una barba a cornice perfettamente delineata, quasi che se la rifinisse ogni giorno al millimetro. Sotto il giaccone 3/4 di pelle dall'aspetto leggero ma solido, una T-Shirt in polimeri, forse Kevlar, nera, con scritto in bianco e argento: "I killed for less than this."Completavano il look un paio di jeans neri stone washed, probabilmente corazzati come gli anfibi da motociclista che aveva ai piedi.
Blackjack..la morte.
Lo chiamavano così, i nemici. Quelli che ancora potevano ''chiamarlo'', ovviamente. Gli altri, i morti, avevano il buon gusto di non lamentarsi e di non parlare più.
Osservò Bob da sopra una tazza di syntocaffè, l'ennesima in poche ore, un mezzo sorriso che metteva in mostra una chiostra di denti bianchi e perfetti. Soffiò via il vapore dal syntocaffé. Nella fretta aveva alzato troppo il termostato del microonde, e ora rischiava di ustionarsi la lingua a ogni sorso, arcivaffanculo...
Ascoltò la presentazione di Bob e rispose:
]
Laconico, essenziale, non una sillaba più del necessario.
Soffiò di nuovo sul syntocaffé e prese un sorso cercando di non rimetterci la lingua.
Poi disse: ]

] rispose Bob gentilmente.

David restò in disparte assieme ad April, anche lui era pronto se serviva a prendere la sua pistola.
Intorno al camper non c'era nessuno, anche se c'erano auto e moto di passaggio, non c'era traffico ma anche di notte c'era comunque spesso qualcuno, sembravano comunque tutte auto normali e nessuno almeno per ora provò ad attaccarli.

L'assassino annuì, tranquillo. E riaprì lo sportello dalla parte del guidatore. Trafficò un pochetto, poi sbloccò il portello laterale, aspettando Bob e gli altri nella sua tana.
Il camper era piuttosto spazioso, e ottimizzato per consentire al proprietario e ai passeggeri di starci belli comodi. Immediatamente alla sinistra dell'ingresso laterale, due cuccette, un po' più grandi di una piazza, un po' meno di una piazza e mezzo, dall'aria comoda, una delle quali, quella inferiore,  costantemente arruffata; mentre l'altra era ordinata, il che denotava che non doveva essere usata molto spesso.
Subito adiacenti, lungo la parete, un cucinotto elettrico, un microonde e un frigo a cubo, con dentro il poco cibo deperibile e una bella scorta di birra, analcolica e alcoolica - per gli ospiti, quest'ultima, visto che Ardeth, essendo musulmano, non poteva bere alcool.
In fondo al piccolo locale, la ''postazione di lavoro'': un tavolo richiudibile, con una consolle olografica, collegata direttamente a quella di fianco al cruscotto di guida, e in rete pressochè 24 al giorno. Avanzava abbastanza spazio perché il tavolo servisse anche per consumare i pasti, o svolgere altre operazioni. (Che tipo di operazioni fossero, era immediatamente intuibile dando un'occhiata al Narghilè posto su uno scaffale, al di sopra del tavolo). Una volta richiuso, lasciava all'assassino abbastanza spazio per stendere a terra un tappetino da preghiera. Cosa che avveniva 5 volte al giorno, quando non poteva pregare all'aperto.
Sui lati opposti del tavolo, due panchine in sintolegno, coperte da vari cuscini di foggia orientale.
Lungo la parete destra, numerose mensole, ripiani e stipetti, alcuni chiusi, contenenti il necessario per sopravvivere (cibo in scatola e bevande in lattina, la riserva di caffè in polvere e liofilizzato, utensili da cucina, suppellettili monouso, carta di vario genere..sì..anche igienica.). Un piccolo armadietto per i vestiti, gli asciugamani e le armi. Infine una porticina, adiacente all'armadio, introduceva nel bagno, composto da una doccia a serbatoio, e un minuscolo lavabo, il cui ripiano era ingombrato da spazzolino, dentifricio, rasoio elettrico, rasoi a mano, schiuma da barba, sapone liquido e altri generi igienici. Ed infine, last but not least, il vecchio amico ''trono'', chimico.
Tutte le finestrelle e gli oblò del camper, così come la carrozzeria, erano scure e corazzate.
L'assenza di luce solare, una volta chiuse, veniva sopperita dalle numerose lampade, anch'esse di foggia orientale, sospese alle pareti, in alto.
Il sistema di sicurezza era connesso sia alla postazione olografica sul tavolo, sia alla consolle di guida, e vantava, grazie a Nahema, uno dei software più cazzuti in circolazione.

L'assassino preparò altre tazze di caffè. Bob aveva parlato di ''amici'', quindi non c'era solo David con lui.
Per fortuna che Ardeth non lasciava mai il suo ''ferro'' neppure quando dormiva..
E a proposito di sonno..ormai contava più di 24 ore di veglia, e malgrado i syntocaffè, iniziava davvero ad averne bisogno. Sperava che arrivassero presto, o rischiavano di trovare ad accoglierli il ''bello addormentato".

Bob si allontanò con passo deciso verso David ed April.
Voltò le spalle ad Ardeth mentre li recuperava, questo significava che l'uomo gli aveva fatto un'ottima impressione, altrimenti non avrebbe mai rischiato così tanto.
Lo spolverino lungo fino ai piedi, nero di sintpelle, lo accompagnava fluttuando dietro di lui, sotto indossava un morbido maglione nero e dei pantaloni neri aderenti che mettevano in evidenza il suo corpo muscoloso...sembrava un tipo minaccioso dalla sua altezza di due metri...e in effetti lo era.
Ma aveva un sorriso che riusciva a sciogliere la donna più gelida del mondo, dolce e nello stesso tempo molto impertinente.
Raggiunse David ed April in pochi lunghi passi.
]

April si lisciò il giubbetto in syntopelle, sistemando le maniche rifinite con degli inserti in pizzo assolutamente fuori luogo, forse si trattava di un gesto vanitoso o di un modo per controllare che la fondina ascellare fosse ben nascosta e non alla portata di occhi indiscreti. Il resto dell'abbigliamento, tuttavia, non era da meno: abbigliata con una maglietta nera a mezze maniche, un pantalone grigio topo corto sino a metà ginocchio, cintura con borchie, collant a righe orizzontali blu elettrico e grigio, anfibi per nulla nuovi e come ultimo tocco finale un bel zainetto nero con tanto di ali da pipistrello in peluches cuciti sui lati. Il suo look non era poi così sconvolgente, in giro nello sprawl si vedeva di tutto e di più, lei non era nient'altro una dei tanti. Aveva una chioma nera di tecnocapelli, con una frangetta a coprirle la fronte e il resto delle ciocche (alcune delle quali fuxia, verde acido, blu elettrico) raccolte in due codini. April si mise sull'attenti ] esclamò vivacemente.
Il nervosismo di prima ora stava via via lasciando spazio al suo solito atteggiamento sopra le righe, forse eccessivo per la situazione di merda che stavano vivendo tutti quanti.
] proseguì dando un'occhiata a David. Forse si sarebbe stancato in fretta con quel ginocchio, pensò in quel momento.
] sembrò giustificarsi ora, sfoderando un bel sorriso bianco, con tanto di canini vampireschi, messi maggiormente in evidenza dal rossetto nero. L'innesto ottico assecondò la sua allegria lasciando che via via le sue iridi diventassero non più blu ma viola, sintomo del cambiamento emotivo. Fisicamente dimostrava all'incirca venticinque anni, eppure nei modi di fare pareva una bambina alla ricerca d'attenzione....


David si avvicinò con sospetto al camper, doveva valere un sacco di soldi, tutto attrezzato cosi, forse il tipo poteva anche essergli utile, ma lui ancora non riusciva a fidarsi

] l'ordine di David era rivolto verso Bob, ma era anche un consiglio per April, per ora era meglio non fidarsi.
Benitez era morto, il corporativo gli aveva si mandato qualcuno a proteggerlo, ma senza Benitez un secondo body guard poteva essergli utile.

Il ricettatore si girò verso Ardeth, per definire le fasi di quello strano accordo, a volte amava contrattare, ma stavolta preferiva andarci più diretto:
]

Lui ci aveva provato, Allah gli era testimone. Ma cazzo, era davvero troppo stanco. Quando i tre arrivarono, era seduto al tavolo, le tre tazze davanti a lui, fumanti. La consolle olografica disattivata.
Le braccia conserte sul piano di syntolegno, la testa affondata fra di esse..stecchito. Letteralmente.
Non sentì gli ordini di David a Bob e April, nè la proposta che lui gli fece. Si era addormentato.
E la cosa era resa abbastanza evidente dal fatto che russava...

David guardò stupito Ardeth che si era addormentato, a vederlo cosi dormire sembrava davvero innocuo, ma la cosa non gli piaceva, e se ci fosse stato qualche agente patogeno in giro? E se il caffè fosse stato drogato
David fece cenno ad April di esaminare la situazione, il dottore poteva certamente suggerire loro le precauzioni piu adeguate ed eventualmente dare qualcosa ad Ardeth per riprendersi...

Quando Bob vide la scena di quel pazzo che si era addormentato…gli venne troppo da ridere.
David poi era estremamente prudente, sembrava fosse quasi lui a proteggere loro.
Forse faceva bene, ma Bob aveva sfidato persino i serpenti velenosi quando era in guerra, anzi, una volta uno aveva anche avuto il coraggio di morderlo…e ci aveva rimesso denti e pelle, ora era il suo portadocumenti.
Un’occhiata in giro per il camper, molto ben attrezzato…e molto stanco il proprietario…russava!
] così dicendo allungò la mano verso la tazzina e diede un piccolo sorso alla bevanda.
] e continuò a bere.
Si avvicinò al bell’addormentato e lo chiamò ad alta voce, poi iniziò a saltellare su e giù, in modo da far muovere il camper e con il suo peso non era difficile.
Voleva svegliare l’uomo ma senza toccarlo, a volte gli addormentati reagivano in modo violento.
]

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03 Apr 2007 16:20 #427 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
] l'assassino sussultò alla voce e al movimento del camper, oltre che ai tonfi che Bob provocava saltellando come un Teletubbies sovradimensionato. Sbattè le palpebre. Sembrava non esser cosciente del colpo di sonno, oppure che la sua prontezza di spirito - no, la sua faccia da culo, chiamiamola con il suo nome corretto - cercasse di rimediare all'ennesima ''figurina''. Eh sì, e con questa, l'album era completo.
] aggiunse, rivolto principalmente a Bob.
Per poi mettersi a “radiografare” David e la ragazzina Goth..Però! Era un sacco che non ne vedeva più in giro taroccate a quel modo. Almeno da che non frequentava più le Sorelle Naginata; fece un'espressione buffa, a metà fra il sorriso mezzo addormentato, ancora, e una smorfietta perplessa. Poi, con tutta la naturalezza - faccia da culo!! - di cui era capace, disse, a David e April:
]

] chiese semplicemente David, non sapeva bene chi aveva davanti, ma per ora almeno non si era comportato come qualcuno che volesse metterli in trappola...

]  scandì l'ultima parola, l'assassino, in modo che non ci fosse alcun equivoco. Poi prese la sua tazza di caffè e la svuotò in un paio di sorsi. La vita del ricettatore per lui valeva meno di un chip cancellato, ma aveva la possibilità di sapere, e non se la sarebbe lasciata sfuggire.
]
Detto ciò si spostò verso la consolle di guida, e fece loro segno di accomodarsi. Impostò la ''rotta'' in modo che si dirigessero fuori da Hoboken, e innestò il sistema difensivo che faceva da interdizione ai tentativi di tracciare il camper. Per tutti, tranne che per Nahema.

]

David terminò il racconto ed aspettò di sentire la  reazione di Ardeth, sempre se non si era addormentato di nuovo, alla guida del furgone

Era sveglio, adesso, e sveglio bene. Ascoltò il racconto del ricettatore,  annuendo soprattutto all'ultima parte del suo discorso. Ficcarli in culo a quel figlio di puttana che è stato la causa della morte della sua ''sumrah'', la sua sorella-di-sangue, era proprio quello che desiderava.
Il camper si guidava da solo, praticamente. Quel sistema includeva anche un pilota automatico, che permetteva ad Ardeth di spostarsi continuamente, carburante permettendo, anche quando lui non era ''attivo''. Quando pregava, o consumava i pasti, o faceva i suoi bisogni, o si lavava. O quando dormiva, come ultimamente gli accadeva sempre più di rado.

]

Bob si era seduto accanto al posto di guida, osservava affascinato il camper che si guidava da solo, aveva evitato un paio di volte di investire dei pedoni imbecilli in modo fantastico e lui …evitato di urlare dietro al camper “Attento!”.
Quando ad un certo punto sentì parlare di “culi” e in particolare “culo di cammello”.
] una sana risata uscì gioiosa dalla gola di Bob.
Poi subito dopo tornò serio, era li per un lavoro non per divertirsi con quel nuovo pazzo che avevano incontrato, ma era certo che non si sarebbe annoiato con quei tre elementi.
April che si portava appresso bambole gotiche decapitate, David che si era incastrato bene in una lotta tra corporativi e il povero Ardeth che aveva perso una persona importante, ma aveva forza di volontà incredibile.
] chiese e nello stesso tempo iniziò a guardare il soffitto e in giro per l’ambiente.

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04 Apr 2007 11:00 #432 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
] annuì l'assassino, rollando un cannone con del syntohashish che aveva scovato chissà dove, fra tutti gli stipi, i cruscotti e i cassetti e i vattelappesca di quell' attrezzatissimo ''pezzo di mondo viaggiante''.
]
Il che stava, nel linguaggio di quella specie di MacGyver musulmano, per: granate EMP, Frag e Flashbang, il suo inseparabile Fabrica De Armes intelligente, un paio di pistole medio pesanti e il suo set Katana e Wakizashi monofilare.
Finita di rollare la tromba, fece:
]
E guardò April:
]


Dopo le presentazioni, April rimase in silenzio ad osservare il rifugio del tipo e ad ascoltare la storiella di David. Comprese parte di quel casino e non disse nulla, le sue iridi cambiarono nuovamente tornando di un blu intenso. Era preoccupata, aveva sempre fatto attenzione a non immischiarsi nei fottuti guai dei clienti ed ora...era là in mezzo a quei tre. Sembrò destarsi da quel torpore solo quando venne presa in considerazione.
Bambolina l'aveva chiamata...Era particolare quello sconosciuto, ma le piaceva e probabilmente si sarebbe fatta un tiro, ma doveva rimanere lucida.
] esclamò senza vergogna.
] si bloccò ripensando al caffé ] arricciò le labbra colorate di nero e svelta si avvicinò ad Ardeth.
] la buttò lì, sorridendo .
Sembrava una tipa gothica, ma non sapeva starsene in un angolo con la faccia da funerale.

Bob ascoltò divertito la ragazzina “Bel caratterino la fanciulla…forte!”, il pensiero per un attimo fu rapito da un altro ricordo lontano, un ricordo doloroso, un ricordo che l’uomo da anni stava cercando di eliminare, ma ancora non c’era riuscito.
Una bimba dolce, due occhioni neri e profondi, due lacrimoni che scivolavano sul suo sporco visino e una sola parola diretta verso Bob Assassino!
Era successo in una sparatoria nello Sprawl , nessuna guerra, solo un lavoro bastardo e capitato nel momento sbagliato…ma quel viso l’aveva segnato.
Per pochi secondi i suoi occhi vagarono nel passato, persi in quel dolore lontano, ma reale, poi tornò al presente.
]
Si girò verso April e aggiunse: ]

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04 Apr 2007 12:57 #433 by saimon
saimon replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
Ardeth gestito da me. Saimon. 8)

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05 Apr 2007 11:16 #434 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
] (in italiano nel testo) rispose l'assassino/tecnico/solitario/nomade/fratellinomediorientaledimacgyver, con lo stesso entusiasmo di Clint Eastwood, ma senza il cappello.
] Concluse, passandole il caffè, e dedicandosi alla canna mentre il camper si guidava da solo.
]
Sorrise sghembo, poi, dando un tiro.
]  continuò poi,  laconico come una raffica breve.
] chiese quindi, appellandola in quel modo, visto che di lei sapeva solo il mestiere:
]
Il fatto che ci fosse di mezzo una tecnomedico, per lui poteva significare solamente, che chi voleva fare la pelle a David si era già mosso. La ragazza non aveva affatto l'aria di un medico corporativo, del resto. Li aveva già visti, quelli, ed avevano tutti l'aspetto di un neolaureato a New M.I.T., con una scopa in culo e un Bio Brain al posto dell'anima; non somigliavano certo alla sorellina più giovane del Conte Dracula, con gli occhi che variavano di colore come olo-semafori.
Le parole di Bob, le sentì appena.
Rumore bianco, contorno, sottofondo. Giusto quanto bastava, però, perchè rispondesse con un:
] scuotendo la testa.
]
E passò la tromba in giro, guardando prima Bob, poi April, e infine David.

] Bob guardò meravigliato quello strano essere che gli stava offrendo del fumo. Fece cenno di no con la mano e ringraziò ] così dicendo si alzò dalla sua comoda postazione e si diresse verso la zona giorno.
] aggiunse mentre iniziava ad aprire i vari sportelli ... inutilmente.
] dopo poco si rese conto che c'era una specie di pulsante su ogni pomello che permetteva di bloccare gli sportelli, in effetti durante il movimento poteva essere pericoloso che uno di quelli si aprisse e rovesciasse fuori tutto il prezioso contenuto.
Ma del resto lui non aveva mai visto prima da così vicino un camper, era tutta una scoperta.

Ardete alzò il dito indice, con la massima flemma: ]
Poi alzò il medio:]laconico; quindi alzò l'anulare ]azionò, dalla consolle, il sistema antifurto degli stipetti. E una leggera, ma decisa scarica elettrica a basso voltaggio, si trasmise dal pulsante di sblocco alle dita di Bob. Ad Ardeth piaceva avere ospiti, di tanto in tanto.
Ospiti, appunto; non cavallette. E soprattutto, non cavallette logorroiche ed iperattive.
Allah invece, nella Sua infinita misericordia, aveva decretato che nei prossimi giorni si dovesse accompagnare a una specie di clown sovradimensionato, fissato con gli alieni; ad una Bisturi gotica che parlava soltanto in presenza del proprio avvocato, ed infine a un Ricettatore paranoico che sospettava persino della propria ombra.
Ardeth credeva che tutto nella vita accada con un preciso scopo, ed abbia un significato. Sottile era il confine fra coincidenze e fato, e a quanto pare il suo fato era quello d'aver sempre e comunque a che fare con gente che aveva il potere di fargli saltare i nervi.
Il che poteva solo significare che Allah, nella Sua infinita misericordia, voleva che lui correggesse quel proprio difetto, che superasse quel suo limite.
] Aggiunse, alla fine, ed alzandosi, tolse la corrente all'impianto di sicurezza degli stipetti, e prese quanto il Solitario desiderava, porgendoglielo:
]

Occhieggiò verso Bob che curiosava in giro ed infine scoppiò in una risatina divertita.
La situazione era grottesca, ripensò al fatto che avrebbe potuto farsi i cazzi  propri mentre adesso rischiava la pellaccia. ] commentò soltanto quando mise a freno la risata.
Prese il caffé e rifiutò con un cenno del capo il fumo.
] ci fu una pausa
e lei stessa sembrò perplessa, il nomignolo era stupido e dovuto alla perdita di un occhio, eppure adesso ne aveva due e funzionanti ] spiegò sorridendo all'appellativo che le era stato appioppato proprio da Ardeth ].
] scrollò le spalle assaggiando il caffé e cercò con lo sguardo un posto dove accomodarsi, quel camper che si guidava da solo era uno spasso. Tossicchiò un attimo quando un sorso le stava giusto andando di traverso. Solo dopo una pausa si decidette a riprender parola
] accennò ] disse stranamente seria e per nulla entusiasta, indicando con il pollice David. Era inutile perdersi nei racconti, Ardeth sembrava tutto meno che un tipo pronto ad ascoltare le storielle altrui.
Alla mente le tornarono quei lunghi minuti passati rinchiusa nel cesso insieme al suo pessimismo, ma ora era viva e ciò le bastava.
D'improvviso cambiò discorso ] chiese dubbiosa. 

Ardeth rispose: ] ghignò, bastardamente, il tunisino. Poi andò a sdraiarsi sulla sua cuccetta.
]
bofonchiò quasi l'ultima frase; stava per sdraiarsi sulla cuccetta in basso, quando si fermò:
] guardò gli altri ] se c'era ironia in quelle parole, l'espressione del volto non la manifestava.
]
Sperava che tutto questo servisse, se non altro, a far capire loro che intendeva fidarsi. Quanto al farlo veramente, era un altro paio di maniche.
Ma non aveva intenzione di dormire davvero. Soltanto di rilassarsi un po'. Salì sulla cuccetta superiore e si stiracchiò, mugolando, e accentuando teatralmente gli sbadigli. Quindi si mise spalle alla parete, la testa sul
cuscino e le braccia conserte. La fidata Armalite 44 nella tasca/fondina, a portata di mano per ogni evenienza.E chiuse gli occhi. O almeno finse, di farlo.

April seguì con lo sguardo i movimenti di Ardeth, a modo suo era un tipo simpatico anche se faceva lo stronzetto. Annuì con sicurezza alla spiegazione su Rambo, sebbene non capì cosa volesse dire con precisione la parola "Kafir", ad ogni modo intuì il significato dalla frase. Finì il proprio caffé rimanendo a gambe leggermente divaricate, quasi per trovare una stabilità nel camper che si guidava praticamente
da solo.
] esclamò con il suo solito fare allegro.
Rimase sorpresa dall'atteggiamento del padrone di 'casa', insomma c'erano 3 sconosciuti e lui si sarebbe steso a fare un pisolino? No, era mezzo assonnato ma non pareva così stupido da fidarsi dei primi stronzi trovati per strada...
] sorrise e si interruppe di proposito
] gli augurò quando ormai Ardeth si era messo bello comodo nel lettino. La bisturi rimase lì a fissare l'arabo, poi si voltò per cercare con lo sguardo Bob e David. 

La leggera scossa elettrica a Bob non era riuscita nemmeno a fare il solletico. Prese le noccioline e lasciò la birra, voleva essere lucido e a pancia semi-piena, non semi-lucido a pancia piena.
Ritornò al posto di guida, non era ancora del tutto sicuro che quel sistema funzionasse a pieno, lui si fidava di più dell'essere umano che della tecnologia.
]

David non sembrava molto d'accordo nell'andare in un quartiere come Marrachesh,  c'erano molti altri quartieri in cui avrebbero potuto passare più inosservati e dove lui aveva amici. Ma ora era stanco, ed in fondo andare dove lui non sarebbe mai andato poteva essere una buona idea, quindi accettò l'invito di sdraiarsi che gli era parso davvero allettante.

Ma prima di poter decidere qualunque cosa Bob vide qualcosa davanti a lui che non gli piaceva per nulla: di fronte a loro c'era un posto di blocco della polizia, uno di quelli ben fatti, non un semplice posto di controllo, oltre a due blindati ce ne era un terzo medico, con accanto due persone in tuta protettiva.
Dovevano decidere se fermarsi o provare a forzarlo, in fondo non era sicuro che cercassero loro, poteva anche esserci davvero un problema chimico o qualcosa non dipendente dal loro problema.

Dei se e dei ma, come si suol dire, son piene le fosse..L'intenzione era quella di rimanere sveglio, ma il lettino era troppo comodo, e il lieve rollìo provocato dall'andatura media del camper rifinì l'effetto rilassante
provocato dal synto hashish. Di lì a pochi secondi, il ''MacGyver de noarti'' russava come un trattore smarmittato. E non si rese conto del rallentamento del mezzo, in prossimità del blocco]

April si sarebbe appostata con calma accanto a Bob, giusto per fare qualche chiacchera per tenersi compagnia, ma nel sentire il camper rallentare l'avanzamento lungo la strada, gli si avvicinò più velocemente.
] chiese ironica, mal celando la propria preoccupazione.

Bob doveva decidere e decidere in fretta.]Poi fece un cenno ad April : ] sorrise a quella strana idea, lui era sempre stato di un bel colore scuro fin dalla nascita, più che scuro...nero.


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06 Apr 2007 13:54 #435 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
] esclamò gioiosa April, anche se c'era ben poco da gioire.
Svelta si avvicinò ai lettini dove si erano adagiati i due uomini ] prese a dire con voce cantilenante.
Avvicinò le proprie manine sui letti occupati, giusto per muoverli un poco ] proseguì sempre con il tono precedente.

David scosse la testa, questa storia della polizia non mi piaceva ]

L'assassino si svegliò di colpo, saltando giù dalla cuccetta con un movimento molto elastico, e avvicinandosi alla cabina di guida. Un posto di blocco. Merda.
Senza porre tempo in mezzo, si spostò verso l'armadietto e l'aprì. Trafficò qualche secondo, infilando tutte le armi e le munizioni nel doppio fondo schermato anti - perquisizione, e lo richiuse accuratamente, coprendolo coi vestiti; poi tornò da Bob e disse:
]

April si fece da parte, aveva notato il nervosismo dell'arabo e non voleva intralciarel'insabbiamento delle armi.
] borbottò malapena.
Aveva smesso di fare la scema, lei stessa sapeva che con la polizia c'era poco da fare, ogni pretesto era buono per poterseli inculare a sangue.
] azzardò pensierosa la bisturi.

Ardeth guardò la ragazza:
] la frase era rivolta alla ragazza, ma anche agli altri. Ci voleva tutta la freddezza di cui potevano disporre in quel momento. Dal canto suo, freddezza era il suo secondo nome, e faccia da culo il terzo. Non pensava che avrebbe avuto molti problemi a recitare la parte dello gnorri.

Bob si alzò con calma e si portò dietro al posto di guida, facendo segno ad April di sedersi davanti di fianco ad Ardeth.
]
Si stava divertendo un mondo con quei pazzi, ma ora era il momento di fare il serio.

Ardeth sulle prime ci mise un po', diciamo qualche secondo, a rendersi conto della portata delle parole del coso grosso e nero. Quindi gli si staccò un pelino la mascella… e fece un'espressione simile a quella di una
mucca che guardi passare un treno in una galleria. (ovvero così: ]_]

Bob guardava Ardeth con un espressione che diceva “Mica è stata colpa mia”, in effetti i due uomini li aveva ammazzati perché volevano fare una strage.
]
Poi alzando le mani in segno di arresa totale: ]

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11 Apr 2007 11:54 #452 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
Appena fermi due poliziotti completi di casco e vestiti corazzati si avvicinarono uno ad un lato ed uno ad un altro del camper, mettendosi uno dalla parte di April ed uno dalla parte di Ardeth.  Entrambi erano armati, con un mitra che tenevano in mano pronto a sparare se necessario.

Per ora sembra un controllo di routine, uno dei due fa cenno di abbassare i finestrini, e chiede di passargli i documenti e poi di scendere. L'altro invece chiede se c'e qualcun altro a bordo

Il tuttofare assassino scese, identichip alla mano. Era uno di quelli taroccatigli da Nahema, e DOVEVA funzionare. Sembrava addirittura più autentico di quelli veri.
Calmo, flemmatico, una freddezza invidiabile, rispose tranquillo al pulotto:
] aggiunse queste parole cercando di essere più persuasivo che poteva, pronto a risalire sul camper e sgommare, anche forzando il blocco, se la cosa si rendeva necessaria.

April mostrò il proprio muso imbronciato allo sbirro che stava dalla sua parte ] esclamò facendo infantilmente 'ciao-ciao' con la manina e lasciò spazio al 'compare di sventura'. Quando le fu chiesto di uscire dal camper, scese svogliatamente mostrando l'identychip che era solita usare nello sprawl. Da quando aveva mollato la Trauma Team per immergersi in quella nuova realtà, ebbe modo di spacciarsi per una certa Blake Logan.
] chiese tranquilla, senza apparire troppo smaniosa di tornarsene sul mezzo, anche se in cuor suo voleva sbrigare in fretta quel controllo.

I poliziotti controllarono i documenti, più a lungo quelli di Ardeth che quelli di April, , poi li riconsegnarono ai rispettivi proprietari.
A questo punto uno di loro disse con calma
] non sembrava una domanda, ma una affermazione. L'uomo guardò Ardeth , aspettandosi che gli aprisse la porta di ingresso posteriore...

All'occorrenza Bob sapeva essere più leggero di una piuma, aveva studiato arti marziali e in particolare l'arte di "come muoversi nonostante la massa corporea voluminosa senza creare un uragano intorno a se", corso autodidatta necessario per sopravvivere nella giungla, dove anche i serpenti hanno orecchie.
Veloce si infilò nella cuccetta di David, si coprì con la coperta e con il cuscino cercò di nascondere sotto di se ... un corpo. Sapeva che non era semplice, ma Ardeth aveva dichiarato che oltre loro due c'era un'altra persona sul camper, non poteva dire che era un clandestino e che all'insaputa del guidatore si era infiltrato dal camino, non era molto credibile.
Sussurrò a David ]
Bob era a pancia in giù e faceva finta di russare.

L'assassino non fece una piega. Se fosse andata bene, e Bob si era nascosto, tanto meglio. Altrimenti il giorno dopo K.C. avrebbe avuto due unità di meno in quella farsa di polizia asservita alle corporazioni.
Annuì, si spostò al portellone posteriore ed aprì tranquillo, senza batter ciglio.

La bisturi diede un'occhiata ad Ardeth, pareva essersi 'congelato' e ciò le dava la forzae la fiducia per continuare a reggergli il gioco.
] fu la sua risposta svogliata, accompagnata da una scrollata di spalle che lasciava intendere il suo disinteresse per quel controllo. Bob era uno che sapeva arrangiarsi o per lo meno..sperava.
] incalzò sorridendo leggermente, poco dopo diede uno sguardo fugace all'assassino. Era normale prassi, per lei, fare simili domande, forse apparivano stupide ma era un modo per attaccar bottone e in questo..oh...April era sempre stata brava, non come quanto
a riparare la gente..

Uno dei poliziotti entrò dentro l'angusto spazio, si guardò un pò intorno e poi si avvicinò a Bob, che copriva per intero David col suo grosso corpo.
Il poliziotto toccò Bob nella schiena e gli disse
]
All'esterno l'altro poliziotto, mentre Ardeth apriva il portellone, si avvicinò invece ad April, l'impressione che dava era che se la ragazza avesse voluto dirgli qualcosa in privato, poteva farlo.
E soprattutto Ardeth si rese conto che c'erano altri due poliziotti rimasti vicino al secondo blindato che non lo perdevano d'occhio un istante, con lo sguardo sembravano seguire sempre lui mentre quasi ignoravano April...

Bob riuscì in qualche modo a tirar fuori i documenti dalle tasche, senza spostare le coperte e li consegnò al poliziotto.
Non fece alcuna domanda sulla motivazione del posto di blocco, preferiva che il poliziotto uscisse in fretta dal camper per lasciar respirare David, doveva proteggerlo non sopprimerlo con il suo stesso corpo.

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13 Apr 2007 09:55 #453 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
Il MacGyver de noartri cercò le sigarette e l'accendino, con naturalezza se ne accese una, quindi salì sul camper e guardò "distrattamente" come andavano le cose. Prese il bricco con il caffè e se ne versò un pochino, quindi, con la faccia più di bronzo che poteva tirare fuori domandò:
] in effetti c'era del vero nelle parole del nomade/assassino. Non aveva la minima idea di cosa stesse succedendo. E quell'esercito non poteva essere lì per i due morti fatti da Bob nello scontro a fuoco.

April, da fuori, riesce a vedere che le due guardie a terra stanno probabilmente parlando fra di loro, e  che un secondo dopo si muovono in fretta anche loro verso la porta del camper da dove e' entrato il suo collega.
La guardia vicino a lei resta invece ferma li, ma inizia a guardarla con più attenzione, mentre i suoi colleghi vanno verso il retro del camper.
All'interno del camper Bob riesce a vedere ben poco sdraiato sopra David ed intento a non ferirlo, ma puo' intuire che il poliziotto bisbiglia qualcosa nella radio mastoidale prima di parlare ad Ardeth.
Ardeth vede che il poliziotto e' piu interessato a lui che a Bob, almeno per ora, infatti rende senza problemi i documenti al solitario e poi dopo aver probabilmente detto qualcosa ai suoi colleghi si gira verso Ardeth, e gli dice ] risponde il poliziotto senza togliere gli occhi di dosso da Ardeth ]

]
L'assassino l'aveva fatta finita da un bel po' con quelle cose, da quando aveva lasciato gli ecoterroristi per darsi ai lavori "privati"; ma a quanto pare il destino aveva in serbo per lui ancora qualche asso. Di picche.
Chiuse gli occhi, poi, calmo, si rivolse al poliziotto:
]

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17 Apr 2007 10:25 #457 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
April osservò le due guardie a terra, parlavano e forse i loro discorsi erano incentrati proprio su di loro. La bisturi aveva uno strano sentore, ma forze era la preoccupazione, in situazioni del genere, essere pessimisti, poteva servire a pensare ad ogni eventualità, anche la più disastrosa.
Aveva gli occhi della guardia incollati addosso, lo sguardo era troppo insistente per non accorgersene ] proruppe preoccupata e subito andò a toccarsi, con l'indice, l'angolo dell'occhio destro. ] continuò. Probabilmente sarebbe apparsa una superficiale,  una darkettona scema e totalmente innocua, forse era proprio questo il suo tentativo.
] indicò il camper rivelando a bassa voce, come se si trattasse di un segreto di stato ] ed accennò un sorriso affabile.

Il poliziotto fuori, vicino ad April, sorrise alla ragazza, poi si avvicinò e le disse a bassa voce, che poteva sentire solo lei ]
I due poliziotti che avevano fatto il giro arrivarono alla porta del camper, uno su un alto e uno sull'altro, e sporgendo appena dai due lati della porta intimarono pistola alla mano, in modo da tenere sotto tiro Ardeth ma anche Bob ]
Il terzo poliziotto, quello dentro al camper, continuò invece a puntare l'arma contro Ardeth, , ma disse anche a Bob ]

L'assassino non si mosse, non ne aveva motivo. Cadeva letteralmente dalle nuvole. Avrebbe voluto dire loro che c'era un errore e che lui non c'entrava nulla con nessuno di quelli che potevano stare cercando, ma a che sarebbe servito?
Va beh...al massimo poteva servire a scagionare quelli che erano con lui:
]
Era la storia della sua vita che si ripeteva...era il motivo per cui odiava quel dannato sistema. E per cui era arrivato a detestare anche la propria stessa gente. Un circolo vizioso da cui non si poteva uscire, che lo
condannava senza aver fatto nulla di male, ma senza appello. Solo per essere ciò che era. Aveva voglia di spaccare tutto..Sentiva un groppo in gola, le lacrime che gli bruciavano agli occhi, ma gli venisse un colpo se avrebbe dato loro quella soddisfazione. Piuttosto si faceva ammazzare lì dov'era, prima di chiedere loro pietà.

Per quanto poteva saperne, Ardeth avrebbe potuto essere un temutissimo terrorista, il che sarebbe potuto essere un gran bel guaio, ma le parole che udì dall'esterno, giocavano sicuramente a suo favore. Quell'arabo o quello che era, poteva metterli nella merda e invece...e invece non lo fece...
La bisturi scoppiò a ridere, una risatina nervosa che la fece piegare in due dalle risate ] disse cercando di raddrizzarsi e tornare in una posizione più composta.  ] esclamò con un mezzo sorriso, mostrando in parte i propri canini limati secondo il vampyr-stile. ] e quest'ultima parte la disse sollevando le mani e mostrando i palmi aperti, come a dimostrare che non ha nulla da nascondere.
] e lasciò allo sbirro che aveva di fronte a sé, la possibilità di replicare. C'era poco da fare contro quella gente, erano armati e ben protetti, per di più lei non era un solitario o chissàchi, al massimo poteva sfilare gli artigli, un bisturi o la pistola da difesa, ma sarebbe stata una mossa avventata che non avrebbe portato nulla di buono. Avrebbe potuto fingersi una vittima della situazione, mettere nella merda Ardeth e gli altri, ma non lo fece...e forse anche lei, l'avrebbe pagata cara. Deglutì a fatica, il cuore in gola, il respiro più veloce e lo sguardo fisso verso l'agente. Conosceva solo per sentito dire i metodi dei pulotti, aveva sempre fatto di tutto per evitarli come la morte e dunque...si preparò al peggio...

Bob prima di rispondere pensò al povero David, ma poi pensò a tutte le donne che aveva avuto e al fatto che nessuna fosse morta dopo notti di sesso sfrenato, in fondo il suo peso era sopportabile.
Si girò leggermente verso il poliziotto, il necessario per avere i suoi occhi a portata di tiro, era importante avere lo sguardo del nemico sotto controllo, dagli occhi si capivano un sacco di cose e soprattutto era possibile cogliere quell’attimo primo della tempesta.
] simulò di far fatica a respirare ] ancora qualche respiro pesante ]

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19 Apr 2007 14:00 #475 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
David sotto Bob era un po soffocato, ma Bob riusciva benissimo a compensare il problema e restare sollevato di qualche millimetro per non schiacciarlo.
Il discorso fatto dall'agente all'esterno e da quello all'interno fu più o meno lo stesso. In pratica ribadivano di avere una segnalazione molto precisa sul camper ed anche sulla reale natura di Ardeth, secondo i poliziotti era un noto terrorista come gli aveva anche confermato il loro capitano in centrale.
Erano contenti che non avesse preso ostaggi ed ammonivano sia Bob sia April sul fatto che anche se sembrava una persona affabile e gentile tutti i loro indizi facevano supporre che stava preparandosi ad fare un grosso attentato, forse suicida, in città.
Gli agenti dissero ad Ardeth di non opporre resistenza, di mettere le mani sulle pareti che lo avrebbero perquisito e portato in centrale per accertamenti e perquisito il camper, se era solo uno sbaglio e non aveva mai fatto nulla di male ed avevano sbagliato uomo non aveva nulla di cui preoccuparsi. I due sulla porta continuavano a puntare la pistola contro Ardeth, mentre il terzo dentro il camion aveva preso in mano le manette, pronto ad amanettare Ardeth...

Ardeth annuì. Che altro poteva fare? Mise le mani sopra la testa e fece quanto andava fatto.
La storia della sua vita. Fanculo. Se aveva diritto almeno a una telefonata, avrebbe chiamato Nahema.
Per il camper, non potevano trovare nulla nemmeno se lo torturavano. L'unico problema era David, e in questo poteva solo affidarsi alla collaborazione di Bob

La situazione era tremenda, se perquisivano il camper avrebbero trovato David, come lo giustificava l'inquilino sotterraneo? Accidenti che situazione assurda!
Ma Bob non si preoccupò più di tanto, era abituato a vender cara la pelle, certo, se la sua intenzione andava in porto...sarebbe diventato un ricercato come Ardeth e April? Poteva coinvolgere anche lei senza prima chiederle se era d'accordo? O se avrebbe preferito rimanere dalla parte dei puliti?
Non aveva tempo, doveva agire e agire in fretta.
Con un salto felino sgusciò dal lettino e piantò un calcione al poliziotto, lanciandolo proprio contro uno dei due fuori che stava ammanettando Ardeth.
Una manata e prese Ardeth al volo trascinandolo dentro.
]
La porta aperta del camper e Bob dentro con la pistola in mano ... era pronto per prendere la bisturi senza esporsi troppo.

Il poliziotto non si aspettava una simile mossa, e viene scaraventato verso l'uscita colpendo i due poliziotti appostati con le pistole. Però l'uscita del camper e' comunque piccolina, per cui l'uomo non venne sbalzato fuori ma rimane nel camper. Il poliziotto era comunque un professionista, per cui subito dopo si girò di nuovo verso Bob col mitra in mano. Non era in una posizione comoda, mezzo sdraiato per terra di traverso, ma l'interno del camper era comunque piccolo e se avesse sparato avrebbe certamente colpito qualcuno, compreso David che adesso era scoperto.
All'esterno il poliziotto vicino ad April sentendo i rumori e vendendo i due poliziotti finire a terra non ci pensò nemmeno un istante, ignorando completamente April corse verso la cabina di guida col mitra in mano, la sua intenzione era di sparare a chiunque si fosse messo alla guida.
Ardeth vide il poliziotto che stava aprendo la porta e puntando il mitra verso di lui proprio mentre lui stava raggiungendo la cabina di guida, April dalla sua prospettiva lo vide correre verso il camper dandole le spalle.

Ardeth pensò: “E adesso iniziavano i guai!”
Ebbe tempo solo per tre cose: attivare il velocizzatore neurale; lanciare il pugnale monofilare verso la gola del poliziotto che stava per sparare, e gridare a Bob:
]se il poliziotto avesse sparato, per lui non ci sarebbe stato scampo. Ma
doveva almeno riuscire a salvare la pelle agli altri.

Mentre Ardeth si occupava del poliziotto vicino al posto di guida che stava per sparargli, Bob sistemò quello rimasto di sbieco sul camper scivolando a terra per evitare il mitra e spingendolo con in possenti muscoli delle gambe.
]
Attivò l'antidolorifico nel caso in cui comunque qualche proiettile partisse per disgrazia dal fucile del poliziotto.
Si mise in ginocchio e sbirciò leggermente fuori dalla porta per vedere che stava accadendo, dovevano recuperare April.
] rispose ad Ardeth con tono calmo e glaciale.

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20 Apr 2007 10:38 #482 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
La scena passò veloce, come un film d'azione sparaflashato alla quadrupla velocità, davanti agli occhi increduli della bisturi. April cercò di prendere la propria pistola, nascosta all'interno della fondina ascellare, un'arma in mano poteva infonderle coraggio, quello che al momento le mancava. Lo sbirro che dapprima le stava di fronte, stava minacciando David, Bob e Ardeth, che erano già alle prese con il resto dei pulotti. Tolta la sicura, April pensò di fare il diversivo cercando di mirare in un punto dove la copertura della protezione veniva a meno. Mirò e premette il grilletto solo quando fu sicura di poterlo prendere, centrarlo o meno, non era indispensabile, al momento le sembrava un'azione molesta in grado d'esser d'aiuto al suo gruppo. Dopo lo sparo, sicuramente, si sarebbe appiattita e nascosta 'alla meglio' contro il camper...

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24 Apr 2007 10:42 #498 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
Il poliziotto che stava cercando di entrare dal posto di guida venne centrato sia dal coltello di Ardeth ,che non aveva visto arrivare, sia dalla pallottola sparata da April, che aveva sempre sottovalutato.
Ardeth e April lo videro cadere a terra, non potevano sapere se vivo o morto ma di certo non in buone condizioni.

La situazione sul retro era invece un pò diversa: se Bob avesse sparato avrebbe ucciso il poliziotto senza problemi, ma aveva deciso di andare al contatto fisico, e questo gli aveva fatto perdere una frazione di secondo che aveva permesso all'altro di sparare, anche se l'inclinazione dell'arma era gia parzialmente deviata dall'arrivo di Bob.
Fortunatamente nessuno dei proiettili colpì David, che non era certo in grado di ricevere altre ferite, alcuni finirono sulle pareti del camper ma tre o quattro colpi colpirono Bob: uno o due sul petto, che grazie a quanto era corazzato non fecero alcun danno, mentre altri due si conficcarono nella gamba sinistra e nel braccio sinistro. Nessuno dei due proiettili aveva danneggiato l'osso o le articolazioni, ma sanguinavano ben bene.

I tre poliziotti dietro al camper ora erano a terra, fuori del camper, gli ci sarebbe voluto qualche secondo per alzarsi, ma i poliziotti dentro ai due blindati sembravano ben vigili, infatti stavano per azionare le armi dei blindati stessi contro il camper di Ardeth.

Ardeth non perse tempo: ] e si mise in cabina di guida, aprendo il gas e cercando di forzare il blocco.
Intanto schiacciò il pulsante di chiamata automatica a Nahema sulla console, e disse:
]

In un modo o nell'altro gli sbirri erano stati centrati e ciò bastava per April, che in tutta fretta cercò di raggiungere il camper per saltarci su. Bob stava male?Cristo!
La situazione non era delle migliori, eppure ci stava prendendo gusto, forse era proprio il fascino del rischio, lo stesso che assaggiava durante le gare clandestine alle quali partecipava per dare 'assistenza medica' a tutti i suoi amichetti.
] esclamò evidentemente preoccupata, lanciandosi verso di lui e recuperando in gran fretta lo zainetto contenente medicinali e quant'altro. Non sapeva la gravità del danno, eppure era già partita in quarta...

Bob si sentì sbattere ben bene contro l’armadietto del camper da una serie di colpi sparati dal poliziotto.
]
Subito dopo i colpi fu quasi travolto dalla ragazzina, lo guardava preoccupata, aveva già recuperato lo zainetto e si stava già occupando del suo paziente.
L’omone si guardò un po’ in giro, non sentiva dolore, ma l’espressione di April faceva pensare ad un possibile ferimento del suo corpo, solo che con l’antidolorifico attivato non sentiva nulla lui.
] e sorrise ad April, più per il fatto che ora anche lei era sul camper che per il fatto che lo stava curando.


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03 Mag 2007 12:10 #522 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
Ardeth riuscì a partire un secondo prima della reazione dei blindati, dietro April e Bob vennero sballottati un pò, mentre il nomade eseguiva le sue manovre.
Alcuni secondi dopo il camper stava scappando, mentre anche i due blindati erano partiti e gli erano dietro, speravano di avvicinarsi abbastanza per fare fuoco.
I tre poliziotti a terra invece erano ormai fuori gioco, dopo aver inutilmente sparato contro il furgone.
Nahima invece non rispondeva, il suo cellulare squillava a vuoto...

]  Bofonchiava guidando pallato come Schumacher, il nomade. Nahima non dava segni di vita, e lui iniziava a temere il peggio.
] Mantenendo, non si sa come, un tono distaccato e una faccia da gomitolo da fare invidia a Kissinger ai tempi in cui era Segretario di Stato americano.
Per saperci fare, alla guida, ci sapeva fare. Ma i mezzi dei pulotti erano di più, e doveva inventarsi chissà che carambole per...Carambole!! Certo! Come aveva fatto a non pensarci!!
Improvvisamente, spinse in contemporanea  freno e frizione, attivando il sistema di frenaggio, come un marinaio che virasse sull'ancora..e mise il mezzo in testacoda. I mezzi dei pulotti lo seguivano affiancati, e per schivarlo avrebbero dovuto raccomandarsi a Dio, oppure entrare in collisione. A quel punto lui avrebbe ingranato la retromarcia e li avrebbe lasciati lì come un bel mucchietto di allocchi.
Pregò Allah che gliela mandasse buona, e ce la mise tutta.

Improvvisamente Bob si ritrovò sopra April.
Come diamine c'era riuscito? Va bene che era un tipo agile, ma era pure ferito! Per fortuna che non sentendo dolore riuscì a far leva sulle braccia per non schiacciare la ragazzina. Un conto era star sopra a David per coprirlo dai poliziotti, un conto era finire sopra una bella ragazza, se pur molto più giovane di lui.
L'età non contava per l'omone nero, l'importante era che fosse maggiorenne e consenziente, se poi c'era una differenza di trentanni non aveva importanza.
]
Si scostò dal suo corpo e si agganciò al primo appiglio stabile che riuscì a trovare,per non ballare in tutto il camper colpendo chiunque gli capitasse a tiro.
] le disse facendole l'occhiolino.

April si ritrovò spiaccicata a terra, con addosso Bob. La posizione era alquanto equivoca, al punto tale da farla scoppiare a ridere. Il nero era ferito,  l'inseguimento da parte dei pulotti ed ora le cadute assurde.
Non disse nulla a riguardo alle scuse di Bob, semplicemente si inginocchiò per recuperare le confezioni dei farmaci cadute a terra, le ricacciò nello zainetto e poi sollevò lo sguardo per osservare l'omone.
] fece, allungando la mano per aggrapparsi all'altezza delle cosce dell'uomo, doveva tirarsi su da terra e con la scusa della guida spericolata di Ardeth, poteva constatare da sola i miracoli della scienza.
Appena iniziò a frenare, anche i due mezzi inseguitori presero le loro precauzioni, la strada era abbastanza grande per i due mezzi,, anche perchè era praticamente vuota a parte loro, uno dei due mezzi riuscì ad evitare il testacoda ed il conseguente incidente mentre l'altro blindato quasi si scontrò con il camper di Ardeth.

Ardeth riuscì a malapena ad evitare lo scontro diretto, mentre il secondo blindato andò a sbattere contro un palazzo e restò un pò indietro. Pero il primo blindato, che aveva evitato lo scontro, riuscì a superare il camper di Ardeth e mettersi davanti per sbarrargli la strada.
Dietro sentirono una bella botta, April riuscì a non cadere tenendosi ai muscoli di Bob, e riuscendoli a vedere proprio bene peraltro. David invece venne quasi sbalzato fuori dal letto, ma i riflessi di Bob anche se leggermente ferito riuscirono ad afferrarlo prima che cadesse per terra.
Ora il blindato con cui avevano scontrato era di lato, dal finestrino del camper Bob ed April potevano vedere il conducente imprecare e cercare di riprendere la marcia per mettersi a bloccare il camper da dietro, mentre il camper che aveva evitato l'incidente si era messo in modo da essere davanti al camper per bloccarlo o con le buone o speronandolo.
David sembrava nonostante tutto non aver perso la calma, prese in mano il mitra caduto al poliziotto che Bob aveva sbattuto fuori dal camper e stava dicendo agli altri
]

Con April attaccata alle sue gambe Bob non perse tempo e cercò di colpire l'autista del blindato.
]
Con una mano rimase aggrappato al camper e con l'altra cercò di aprire il finestrino del camper e sparò verso il poliziotto una serie di colpi.

]
Ardeth così dicendo sparò il camper a retromarcia, in modo da rendere vana la manovra del conducente del blindato che cercava di bloccarli alle spalle.

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04 Mag 2007 16:44 #525 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
April si staccò dalle gambe di Bob e rimase bassa, in modo da evitare possibili colpi provenire dal finestrino.
] esclamò rimettendosi sulle spalle lo zainetto, prese in mano la propria pistola che a
poco poteva competere compere con una simile sparatoria.
Venne leggermente sballottolata per via della retromarcia di Ardeth ] e ne approfittò per andare gatton gattoni verso l'armadio dei vestiti, d'altronde David era mezzo acciaccato. Veloce mise le mani tra i vestiti, fino a toccare il doppiofondo, allungò svelta la mano verso l'attaccapanni ma nulla. Rifece lo stesso procedimento e finalmente qualcosa scattò lasciando modo alla bisturi darkettona di prendere in mano il fucile ] domandò mostrando l'arma, pronta a lanciargliela al volo..


La manovra di Ardeth riusciì nel suo intento, il blindato dietro non riuscì a bloccarlo, anche perché il pilota era stato comunque infastidito dagli spari di Bob, che aveva però solo una pistola i cui proiettili avevano solo incrinato il vetro blindato.
David prese il fucile e subito lo passò a Bob, dicendogli qualcosa del tipo tu lo userai sicuramente meglio, mentre tenne per se solo la pistola, non sembrava un grande cecchino anche se sicuramente sapeva sparare, e cosi ferito probabilmente aveva delle ulteriori difficoltà a sparare.
Il guidatore del blindato era ancora visibile dal finestrino, se voleva Bob poteva riprovarci con un'arma più potente ed efficace.
Ma loro non erano i soli ad avere un fucile, infatti dal secondo blindato spuntò fuori un fucile sorretto da un poliziotto che puntava dritto alla cabina di pilotaggio di Ardeth

Il Sandevistan  rendeva Ardeth non solo più veloce ad agire ma anche a pensare...e lui lo fece. Premette il pulsante al suo fianco e sul vetro anteriore scese la corazzatura di metallo che isolava davanti e sui lati la
cabina di guida, lasciando solo delle piccole feritoie per vedere o sparare.
Poi innestò nel proprio cranio lo spinotto per il sistema di guida senza mani, e gridò:
]
Detto ciò si fece passare la pistola extra e ingranò la retro dando massima spinta all'alimentazione CO2 del mezzo....allontanandosi a retromarcia, con il sistema che adesso era guidato direttamente dai suoi impulsi neurali.

Bob prese al volo il fucile.
Non una parola.
Non un respiro.
Neppure un batter di ciglia...gli avrebbero fatto perdere secondi troppo preziosi.
Tutto correva sul filo del rasoio, come in quell'epoca in cui vivevano.
La loro fuga era sul filo dei loro riflessi, e diciamolo, sul filo della loro fortuna.
A volte la volontà era basilare, i mezzi pure, ma una buona dose di sana e gloriosa buona stella serviva da pazzi.
Il mirino telescopico nella sua cyber ottica era attivo, puntava dritto alla testa dell'autista del blindato, avrebbe avuto poche occasioni per colpirlo, doveva battere sorella Destino sul tempo, rubargli quell'attimo necessario a colpire il bersaglio.
Doveva riuscirci.
Sparò ...

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08 Mag 2007 10:03 #542 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
Ardeth azionò il meccanismo, le saracinesche cominciarono a scendere, ma per quanto il meccanismo fosse stato velocizzato era comunque più lento di quanto ci potesse mettere il poliziotto a sparare.
I primi colpi ruppero il parabrezza, i successivi sembravano indirizzati proprio ad Ardeth. Ma proprio in quel momento le paratie avevano cominciato a scendere, e fermarono alcuni proiettili, mentre altri entrarono nell'abitacolo lasciando miracolosamente illeso Ardeth, ma colpendo il cruscotto ei sistemi del camper.
Le paratie si fermarono a metà, ed il motore del camper si spense, sicuramente danni all'elettronica, forse era un problema facilmente riparabile, ma era il tempo quello che mancava.
Dietro al camper Bob sparò prendendo la mira con cura, il primo proiettile distrusse il vetro gia danneggiato, il secondo prese il poliziotto in pieno viso, bob lo vide semplicemente accasciarsi a sul manubrio, il blindato senza guida sbandò di lato  e andò a sbattere contro il muro di un palazzo.
In lontananza si sentiva arrivare il rumore di un AV....

Dopo gli spari il mondo intorno a Bob aveva ripreso a camminare, mentre i motori del camper ...no!
]
Il sangue continuare ad uscire dalle ferite, ma non aveva tempo per fermarsi a bloccare, Bob sperava di riuscire a resistere ancora qualche minuto.
Si appoggiò ai mobiletti del camper per arrampicarsi in alto e sfondare con un paio di calci ben assestati gli oblò sopra il tetto.
La sua altezza in certe situazioni era veramente una fortuna, in altre una maledizione, in quel caso faceva comodo non avere una scala ma usare le proprio lunghe gambe.
Forse non si aspettavano che lui uscisse dal tetto, magari in quella posizione era un bersaglio facile per l'AV, ma per gli occupanti del mezzo blindato era un pò in alto e forse difficile da raggiungere.
Così si sporse pochissimo fuori, solo il giusto per capire se l'AV era abbastanza lontano o no.

]
Detto questo Ardeth si mise a distruggere tutta l'elettronica ''compromettente": pc, banche dati, e tutto quanto potevano usare per risalire a lui o ai suoi contatti. Prese solo il piccolo portatile con sé, salvando un backup prima di far saltare gli altri sistemi.

] disse David ]
Intanto Bob dall'altro del camper vedeva che l'AV che stava arrivando era un AV medico, che si era per ora fermato nel luogo del blocco stradale, dove probabilmente i poliziotti avevano chiesto i primi soccorsi, ma dai rumori in lontananza si sentivano arrivare anche altri AV, probabilmente destinati al luogo dove erano adesso, e c'era da scommetterci che fra questi Av ci sarebbero stati anche i rinforzi della polizia....

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29 Mag 2007 15:42 #627 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
April senza pensarci su due volte prese due granate che aveva trovato
nel camper  e le passo' subito a Bob.

] Bob prese le due granate che April velocissima era riuscita a raccattare dal camper di Ardeth.
] mentre diceva quelle cose era rientrato nel camper per vedere se David lo seguiva, raccolto il suo sguardo tornò fuori leggermente con la testa, poi fuori il braccio :
] e lanciò le due granate sperando di fare centro.

Le due granate vennero lanciate con precisione da Bob, non entrarono proprio nel finestrino, era chiedere torppo, ma scoppiarono vicino ai due blindati.
Per qualche secondo non si vide nulla, a causa dello scoppio, ma David non si fece ripetere la cosa due volte e schizzo' fuori dal blindato dirigendovi verso un'auto postegiata li vicino....

Ardeth, intanto che Bob contava fino a tre, fece scorrere indietro il sedile accanto al posto di guida, sbloccando l'ennesimo slot. Tirò fuori un fucile di precisione, anzi "IL" fucile di precisione: un Fabrica de Armes che da solo valeva tre volte tutto il camper, visti anche gli optionals dell'ottica, le funzioni plug in neurali degli spinotti e il tipo di proiettili che montava.
Appena Bob lanciò le due granate, si fiondò fuori dal camper, ruzzolando a terra per offrire il minimo di superficie colpibile a un'eventuale risposta di fuoco, armò il fucile, e capriolon caprioloni seguì David verso il nuovo mezzo di locomozione, coprendo la ritirata degli altri due.

] Bob prese per mano April e iniziò a correre verso la stessa direzione di Ardeth e David, cercando di proteggere la ragazza con il suo corpo, già fin troppo bucato, ma pur sempre più grosso del suo.
Fucile spianato in caso di avvistamento di qualche poliziotto ancora attivo, correvano restando un pò abbassati.

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05 Giu 2007 16:19 #648 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
(Case)
David purche ferito si muove meglio che puo' verso l'auto, e dice a Bob
]
In effetti April non sembrava bisognosa di aiuto per correre in fretta e trovarsi un riparo, mentre era David che sarebbe rimasto esposto mentre scassinava l'auto.

Bob dalla sua posizione non vedeva nesusn poliziotto pronto a sparargli, mentre  Ardeth dopo pochi secondi vide nettamente la sagoma di un fucile sporgersi dal blindato che aveva davanti e stava per rimettersi in moto nella sua direzione

(Pauline)
] Risposto Bob.
La situazione era in un momento di stallo, ma era uno stallo super veloce, se solo perdevano l'attimo giusto sarebbero finiti o tutti fritti dai colpi dei poliziotti che sarebbero arrivati, o tutti in galera...e tra le due la più probabile era la prima.
Bob si piazzò in modo da poter proteggere con il corpo April e dava le spalle a David che trafficava con l'auto.
Fucile pronto all'uso, con la cyberottica controllava intorno a loro come se fosse un mastino che cura il suo micetto.

(Saimon)
Il ''MacGyver de Noartri'' ruzzolò fino a raggiungere i compagni, poi, in copertura, alzandosi, disse: ] indicando il veicolo dal quale i poliziotti superstiti stavano mirando su di loro.
Quindi, per la seconda volta in pochi minuti, vocalizzò "attivare" all'impianto velocizzatore. Per un istante il mondo gli si distorse davanti, e la solita, feroce sensazione che gli si stessero rovesciando le viscere lo assalì con la potenza e la repentinità di un diretto al naso.
Quindi la vista iniziò a snebbiarsi, e le sue mani trafficarono per inserirsi gli spinotti interfaccia, che gli avrebbero permesso di controllare il fucile come se fosse un prolungamento della propria stessa volontà.

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12 Giu 2007 12:08 #676 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
Case)
] dice David, la voce sicura, mentre fa scattare qualcosa nel meccanismo di chiusura magnetico

Intanto dalla sua postazione Ardeth vede il poliziotto fare capolino dal blindato, con in mano un fucile di precisione puntato nella sua direzione, e' solo una questione di attimi chi sparera' per primo...

(Pauline)
Bob non disse nulla, iniziava a fremere, il tempo era sempre più tiranno. April era diventata stranamente silenziosa, anche troppo, forse tutte quelle emozioni messe insieme la stavano facendo andare in tilt.
Bob sperava proprio di no, senza di lei...non sarebbe sopravvissuto...forse.
Intanto la sua attenzione visiva era verso il mondo intorno a loro.
Ardeth se la cavava alla grande anche da solo...

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25 Giu 2007 13:34 #705 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
(Saimon)
Il Sandevistan era attivo, gli spinotti collegati. L'uomo era tuttuno con  la macchina. Il nomade fece fuoco verso l'abitacolo, mirando alla testa del cecchino.

(Case)
Ardeth non poteva sbagliare, era il suo mestriere uccidere, il poliziotto venne colpito alla testa e cadde all'interno del furgone, non avrebbepiu dato afstidio.
Intanto David aveva finito il suo lavoro ed anche se un po sofferente  annuncio' che aveva preso il possesso dell'auto
]

(Pauline)
Bob salì velocemente sull'auto e prima di chiudere lo sportello posteriore:
] accompagnò con il gesto della mano l'invito a guidare

(Saimon)
L'assassino sembrava abbastanza deciso a farlo anche senza invito. Annuì e  poi chiese a David:
]
Intanto che salivano a bordo e che si posizionava sul sedile anteriore.

(Case)
David quasi si sdraio' sul sedile, sembrava davvero esausto a questo punto, aveva bisogno di riposo, e fose anche di cambaire la medicazione
]

(Pauline)
]
Anche Bob era un pò stanco, ma ancora non se ne rendeva nemmeno conto grazie a tutta l'adrenalina che aveva in circolo nel corpo.
] disse tastandosi le tasche ...

(Saimon)
Annuì alle parole di Bob, e poi, con una freddezza atroce rispose ]
Pronto a immettersi nel traffico e a cercare di far perdere le loro tracce.

(Pauline)
Gli occhi di Bob si illuminarono, eccola, bella, potente il necessario per fare un bel pò di danni all'interno del camper e magari anche un bel fuocherello.
] attivò velocemnte la cyberottica...la porta del camper non era proprio piccola, anche se la macchina era in movimento aveva buone probabilità di centrare l'obiettivo...e poi doveva riuscirci per forza...lui era Bob!
Con le labbra leggermente curvate all'insù...lanciò la sua granata...
Adorava vedere le esplosioni, il fuoco era affascinante, la dinamica dei pezzi sbattuti intorno stile proiettili lo ipnotizzavano...

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27 Giu 2007 12:08 #717 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
(Case)
Bob ben difficilmente sbagliava con le granate, l'esplosione del camper fece un bel botto, ed anche abbastanza fumo, togliendo qualunque idea al poliziotto superstite di provare a fare qualcosa per fermarli.

Tutto quel casino aiuto' Ardeth a partire senza essere visto, o almeno cosi sembrava, perche un minuto piu tardi passo' sopra le loro teste il primo AV di rinforzo della polizia, che ignoro' completamente l'auto su cui stavano viaggiando....

(Saimon)
Approfittò immediatamente del caos provocato dall'esplosione per cercare  di immettersi fra le vie laterali, e deviare il percorso in modo da puntare  verso la parte meno controllata della città, lontano da AV, pulotti e altre seghe.

(Pauline)
] poi in tono un pò triste aggiunse Bob ]
Intanto non riusciva a togliere gli occhi da quelle fiamme che si allontanavano da loro velocemente.
]

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02 Lug 2007 11:58 #730 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
(Saimon)
]
esclamò alla fine il nomade, esasperato, per poi bofonchiare: ].
]
La Casa dei fiori Blu era un Ryokan, ossia una locanda tradizionale
giapponese, una fra le tante del quartiere dove i 4 si trovavano a cercare di sopravvivere, adesso. Non troppo vistosa né eccessivamente periferica da suscitare l'attenzione della polizia...
]


(Pauline)
]
Bob si sdraiò sul sedile posteriore appoggiando la testa, il sangue che stava perdendo non sarebbe durato ancora a lungo, e rimetterlo dentro non era un operazione semplice.
]

(Case)
Appena fuori dal casino April comincio' a curare le ferite di bob, che non erano appunto gravi ma cominciava a perdere troppo sangue, e quindi a sentirsi debole, nonostante l'antidolorifico aveva bisogno di fermarsi, e riposarsi almeno qualche ora.

Dopo le cure le ferite avevano smesso di sanguinare ed erano suturate, adesso bob aveva solo bisogno di riposarsi un pochino. Ardeth intanto era arrivato davanti alla locanda del giapponese, era lui che conosceva il posto ed era lui che doveva muoversi...

(Saimon)
..E fu lui a muoversi. Portò l'auto a qualche centinaio di metri da lì,
occultandola bene, quindi scese facendo segno ai tre di aspettarlo.
Rapido e silenzioso come solo un assassino poteva essere, si incamminò verso il Ryokan.
Il posto sembrava assolutamente fuori dal tempo. Un recinto fatto di pietra e legno,correva tutto attorno alla proprietà; un'ampia cancellata di bambù si apriva sul giardino tradizionale antistante, nel quale crescevano, Hamaterazu sa come malgrado l'inquinamento di K.C., alcuni splendidi ciliegi centenari; le aiuole di erbetta verde, probabilmente sintetica ma molto realistica, si alternavano a piccoli, tortuosi viottoli di ghiaia bianca e sottile, in mezzo ai quali campeggiava un laghetto artificiale, completo di caratteristica fontanella a saliscendi di legno di bambù, sormontato da un
ponticello ad arco dello stesso tipo di legno, e abitato da alcune grosse carpe rosse, dai lunghi baffi.
L'edificio principale era sempre in legno, costruito nello stile classico delle locande giapponesi dell'epoca Meiji: il tetto a pagoda, i lunghi corridoi delimitati da ringhiere di legno e colonnati, che circondavano la facciata principale, sulla quale si aprivano larghe porte scorrevoli, intagliate, dall'aspetto allo stesso tempo fragile e sicuro.
Ardeth suonò il campanello al cancello, e quando gli rispose una voce
femminile, lui replicò alcune frasi in giapponese, chiedendo di Hanzou, di una camera per 4 ospiti e di cibo per lo stesso numero di persone.

(case)
La voce femminile rispose sempre in giapponese, chiedendogli gentilmente di aspettare.
Passarono alcuni minuti, poi Ardeth senti' la risposta di una voce maschile, Hanzou.
Dopo i saluti rituali Hanzou replico' alle richieste di Ardeth: per il cibo non poteva aiutarlo in quel preciso momentoi, ma per un posto sicuro, dove restare quella notte, per quello poteva essere di aiuto.

Circa un minuto dopo una donna, vestita con il classico kimono dele geishe, apri' la porta alla quale aveva bussato Ardeth, fece un inchino e consegno' al nomade una card magnetica, sulla quale c'era scritto semplicemente un indirizzo.
Ardeth lesse l'indirizzo, per quello che si ricordava corrispondeva ad una strada situata a circa 300 metri dal luogo dove si trovava adesso....


(saimon)
Il nomade/assassino ringraziò il vecchio ''collega'', promettendogli che avrebbe ricambiato quanto prima il favore.
Quindi si diresse all'auto, con la carta magnetica; salì, spiegò velocemente la situazione ai passeggeri e si diresse con la vettura in un posto occultato.
Quindi disse agli altri che avrebbero dovuto procedere a piedi, per
raggiungere il posto consigliatogli dal giapponese, onde evitare che la
polizia si mettesse sulle loro tracce.

(Pauline)
]
A Bob era tornato il sorriso, se pure un pò fiacco ancora per dirla tutta.
] poi si perse per qualche secondo con la mente.
]

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04 Lug 2007 17:01 #737 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
(CASE)
La stanza era al quinto piano di un palazzo anonimo, era spoglia, nessun segno di oggetti perosnali, aveva solo due letti a castello e un tavolo, una porta portava in un piccolo bagno privo di acqua calda.
I mobili sembravano di almeno 20 anni fa, la finestra aveva le serrande abbassate e rotte, che non si potevano ritirare su, probabilemnte il psto era servito come rifugio a mmolti altri amici del giapponese..

(SAIMON)
Il nomade aprì e richiuse la porta dietro di loro poi disse:
]


(CASE)
Appena Ardeth cominco' a parlare di chip rintracciabili, il viso di April cambio' espressione, ed anche i colori dei capelli: adesso la sua esperessione mostrava preoccupazione
] disse la rafgazza a voce alta e spegnendo subito il suo cellulare ]

Anche David per la prima volta da quando lo avevano incontrato aveva un'espressione non piu cosi sicura, evidentemente aveva preso tutte le precauzioni per quanto riguardava cellulari o altri apparechchi di comunicazione ma non aveva mai pensato a problemi di microspie o similari ficcate dentro il suo corpo.

April apri' in tutta fretta il suo kit medico, e tiro' fuori un apparecchio elettronico che gli altri non conoscevano, e ordino' a David di spogliarsi in fretta.
Dopo due minuti aveva trovato il microchip, c'era solo un piccolo segno, come se lo avesse punto un grosso insetto, senza tanti convenevoli disse a David di stringere i denti, e con un bisturi estrasse il microchip da sottopelle

] eslamo' april mostrando il microchip nella sua mano....

(SAIMON)
Gli occhi dell'assassino parvero avvampare, iniettandosi di rosso, con le  pupille che si dilatavano. Fissò David e April con uno sguardo dal quale  NESSUNO vorrebbe mai esser fissato. E disse:
]

Definirlo furibondo era usare un termine decisamente riduttivo. Prese il  proprio telefono, schermato, e chiamò Hanzou, spiegandogli la situazione.  Poi quando il giapponese, dal tono incazzato quanto lui, chiuse la  comunicazione, il nomade si rivolse di nuovo al ricettatore e alla ragazza:
] disse, guardando David negli occhi ]

Aggiunse, con una freddezza ancora più inquietante dell'incazzatura di  prima.



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05 Lug 2007 16:41 #738 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
(Pauline)
]
]
Bob guardava sorridendo April per rassicurarla un pò, lei era una ragazzina e anche un dottore, non aveva nessuna colpa...tranne quella di prendersi cura di loro pazzi.

(Case)
Dall'altra parte nesusna risposta per uno, due secondi, poi la voce dell'amico di Bob
]
E subito dopo Carlos riappese.

Cinque minuti dopo, il cellulare di bob ricevette un'altra chiamata, da un numero sconosciuto
] una voce metallica, distorta ]

Dopo la risposta di Bob Carlos continuo'

]

Click, di nuovo la comunicazione appesa.

Intanto, per le scale, si sentivano dei passi, come Ardeth temeva il chip di David era stato tracciato.....

(Saimon)
] Esclamò il nomade, sentendo i passi per le scale:
]
Mantenere il sangue freddo era una priorità in quel momento..attese
l'istante giusto per attivare di nuovo il velocizzatore neurale, e
riconnettere gli spinotti al Fabrica de Armes. Doveva dimenticare tutto, tranne ciò che era: una fredda, spietata, inesorabile macchina di morte.


(Pauline)
] Bob saltò in piedi si mise di fianco alla porta.
Fucile pronto all'uso.
Cyberottica pronta all'uso.
Tutto ciò di cyber che aveva ancora funzionante...pronto all'uso.
]
Bob con un calcio potente butto giù la porta, uscì gettandosi a terra sul pianerottolo rivolto verso le scale, chi saliva non poteva vederlo, ma lui si...



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18 Lug 2007 14:51 #750 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
(Case)
David non sembrava molto in grado di attaccare nessuno, aveva soprattutto bisogno di riposarsi e non subire ulteriori ferite, ed infatti resto' indietro, mentre April prese la pistola, pronta a dare aiuto se fosse servito.

Le persone che stavano per attaccarli non erano comunque degli stupidi, anzi dovevano avere esperienza in quelle cose, Bob lo capi' subito da come si erano mossi.
Sentendo il rumore della porta aperta in modo non certo dolce da bob, Si erano fermati immediatamente ed appiattiti contro il muro delle scale, scegliendo delle posizioni da professionisti, dalla loro posizione e' vero che probabilmente non riuscivano a vedere Bob, ma si erano anche messi in modo da essere relativamente coperti: Bob ed Ardeth, se volevano colpirli, dovevano sporgersi e quindi scorprirsi.


(Saimon)
Il nomade era un assassino. Gli assassini di solito non sono fortissimi, fisicamente..il loro forte è il cervello. E decise di farlo funzionare anche stavolta.
Per cui prese il tavolo nell'appartamento e lo posizionò di taglio, come una barriera, sul pianerottolo, davanti a sé e a Bob. Poi prese due sedie, le poggiò dietro al tavolo, capovolte, in modo che fungessero sia da postazione di fuoco, sia da ulteriore copertura.
E fece segno a Bob di accomodarsi in "hard Cover". Quindi azionò il
Sandevistan e collegò, dopo l'iniziale stordimento, gli spinotti interfaccia al Fabrica de Armes..e attese...

(Pauline)
Bob si posizionò dietro alla postazione che Ardeth aveva costruito, poi a bassa voce quasi sussurrando chiese:
]

(Saimon)
] l'assassino parlava in modo strano. A tratti convulso, a tratti troppo lento. Gli effetti del velocizzatore neurale. Attese che Bob iniziasse a sparare, per fare poi altrettanto.

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02 Ago 2007 10:10 #801 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
(Pauline)
Bob non poteva aspettare li al sicuro e riparato, non voleva certo invecchiare nell'attesa che i killer si facessero avanti.
In quel momento sentì terribilmente la mancanza delle sue adorabili granate.
La vista termica in fondo gli permetteva di vedere anche attraverso il riparo, spostò il coso leggermente in avanti, giusto fino ad arrivare in un punto dove poteva intravedere qualcosa di vivo spuntare, gli bastavano giusto qualche millimetro rosso, che individuava gli esseri che li stavano cercando.
Poi piazzò il fucile al di sopra del riparo e iniziò a sparare in direzione del millimetro rosso

(Case)
One shot, one kill. Bob senti' un urlo, e vide la macchia rossa cadere a terra, e senti' il rumore del corpo cadere a terra.
Uno era andato ma gli altri dovevano essere davvero dei porfessionisti, perche senza scomporsi si mossero subito, per mettersi in una posizione ancora piu protetta, dai pochi rumori che avevano fatto Bob poteva supporre che fossero in tre.

Ora erano in una situazione di stallo, se restavano nella stanza non avrebbero potuto colpire nessuno degli attaccanti, che invece li spaettavano nelle scale, era una questione d nervi saldi ma anche di tempo, perche' Bob e Ardeth non potevano essere sicuri che quei tre non stavano aspettando altri rinforzi...

(Pauline)
Bob non riusciva più a vedere teste da spatasciare, niente ombre arancioni, si erano nascosti bene i bastardi e non sembrava fosse loro intenzione uscire allo scoperto.
] commentò ad alta voce in modo che anche i killer fuori lo sentissero ]
Saltò fuori allo scoperto, un salto con atterraggio rotolando giù dalle scale, si bloccò steso per terra sul pianerottolo sottostante e iniziò a sparare con il suo fucile.

(Saimon)
Ad Ardeth non piacque troppo quell'uscita, e mentre faceva a sua volta fuoco
nel mucchio, bofonchiò:
"Lascia stare il Profeta, Kafir, altrimenti potrebbe partirmi per sbaglio un
colpo vagante..."

(Case)
Con questa azione i tre uomini dovettero gioforza muoversi dalle loro posizioni, un po per evitare di essere colpiti da qualche pallottola sparara nella loro direzione ma soprattutto per fermare Bob, non si erano aspettati un'azione cosi veloce e rischiosa.

Nella sua posizione Bob si trovo' coin davant uno dei tre uomini che imbracciava un mitra e si stava girando per sparare verso di lui, un secondo uomo era alla sua destra, parzialmente coperto dalla rientranza di un muro, mentre il terzo uomo era dietro di lui.

Ardeth invece dalla sua posizione vedeva solo l'uomo davanti a Bob, e vedeva piu bene l'uomo dietro di Bob, mentre non vedeva per nulla l'uomo alla destra di Bob.

Tutti gli uomini avevano un casco di protezione e un giubbotto mediamente corazzato


(Pauline)
Bob iniziò a sparare mirando il collo a quello di fronte a lui, il collo era l'unica parte meno protetta, mentre sparava si alzò e lanciò un calcione a quello dietro di lui e nello stesso tempo lanciò un coltello nella direzione di quello parzialmente nascosto dal muro...
Chissà...tra tutti forse qualcuno riusciva a beccarlo...

(Case)
L'uomo davanti a Bob venne colpito al collo, uno schizzo di sangue e il suo corpo cadde a terra, senza vita.
Quello dietro Bob era troppo lontano per essere colpito dal calcio, ma almeno la mossa del solitario lo fece ritardare di qualche frazione di seondo.
L'uomo parzialemnte nascosto invece provo' ascanarsi e venne colpito solo di striscio dal coltello, con un'angolazione che non penetro' la tuta in modo da fare male all'uomo, ma l'azione di Bob rallento' anche lui.

Ora toccava ad Ardeth, che pero' vedeva solo l'uomo dietro a Bob, quello dietro il muro si era tenuto ancora nascosto, finora si era dimostrato molto attento, forse era il capo..

(Saimon)
Due colpi in sequenza del Fabrica de Armes intelligente raggiunsero il tipo alle spalle di Bob, il primo alla gola, il secondo al centro del volto.
Quindi il nomade, fulmineo, si abbassò a terra, rotolando sulle scale
spigolose - non era quello il momento di pensare a contusioni e
microfratture ossee, il velocizzatore neurale avrebbe perdurato nei suoi effetti solo per altri 40 secondi-, e cercò di inquadrare nel mirino del fucile, e in quello degli Zeiss Ikon delle meraviglie, il terzo soggetto, in modo da lasciare Bob al di fuori della linea di tiro.
Fu un sospiro, un istante, il tempo d'inviare una muta preghiera ad Allah, e fare fuoco. Ftump! Ftump.
Volto, gola.

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28 Ago 2007 19:54 #834 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case


(Case)
L'effetto del velocizzatore colpi' Ardeth subito dopo, gli sembro' che il
mondo stava rallentando, mentre Bob controllava che nn ci fosse nesun altro,
ed April era apparsa in cima alla scala.

Nessuno si azzardava ad uscire dagli appartamenti vicini, dopo i rumori
della soparatoria nelle scale regnava il silenzio...

(Saimon)
Il nomade, stordito e nauseato, ebbe appena il tempo di mormorare] verso Bob, allungando una mano. E poi crollare in ginocchio sul pianerottolo, rimettendo anche il Kibble di due giorni prima. Dovevano
andarsene e in fretta, ma a lui girava la testa...tutto sembrava sfuocato,
lontano..buio.

(Case)
April si precipito' giu col ricettatore, che non stava molto bene ma sembrava comunque tirare avanti senza lamentarsi, ma anche Bob non era al pieno delle sue forze, stava di nuovo perdendo sangue da una ferita che si era riaperta per lo sforzo, anche se non sentiva dolore grazie al congegno antidolorifico.

(Pauline)
Bob appena vide April con il ricettatore che se la cavavano con le loro gambe, notò Ardeth in ginocchio. Corse da lui.
] disse scherzando poi gli prese un braccio e se lo passò sopra le spalle. Con l'altro lo abbracciò e lo tirò su.
] Bob era preoccupato per Ardeth, non era certo il tipo da chiedere aiuto, eppure quella mano che tendeva verso di lui indicava che non era messo bene, oddio, neppure lui era al massimo della forma, aveva ripreso a sanguinare...forse solo un miracolo li avrebbe potuti tirar fuori da quel casino.
Rivolto a April gli fece cenno di farlo passare e poi di seguirlo giù dalle scale.
Come scudi umani, lui e Ardeth, non erano poi male.

(Case)
] rispose April a Bob ]

La ragazza scese le scale aiutando David, e tenendo sempre in mano la pistola. Per loro fortuna raggiunsero presto l'esterno del palazzo senza altri brutti incontri, anzi senza nessun incontro perche ognuno si faceva i fatti propri, soprattutto quando volavano pallottole.

Appena fuori Ardeth si era abbastanza ripreso, alla fine lui non era ferito, e David nonostante le ferite e la stanchezza aveva gia addocchiato un'altra macchina da rubare

]

(Saimon)
]

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07 Set 2007 13:53 - 07 Set 2007 14:35 #850 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
(Pauline)
] rispose Bob.
Era una di quelle cose che lo lasciava perplesso...le fogne!
Già, per lui era semplice cercare di sfondare un AV, sparare addosso ad una folla, scalare un grattacielo, ma...affrontare dei nemici invisibili e subdoli come dei batteri o dei virus...lo atterriva.
Forse perchè per lui quello era un mondo completamente sconosciuto, non era una fobia della malattie...ma gli assomigliava molto.

(Case)
April ci penso' su un attimo, poi rispose
]

David dal canto suo era troppo stanco per dire qualcosa, l'unica cosa certa e;' che per camminare piu di qualche decina di metri, necessitava di aiuto


(Saimon)
Ardeth li guardò a turno e disse:
]


(Pauline)
] Così dicendo Bob continuava a camminare seguendo Ardeth a questo punto
Last Edit: 07 Set 2007 14:35 by Pauline.

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11 Set 2007 16:11 #856 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
(Case)
April a quetso punto rispose
]
La ragazza velocemente ricuci' le ferite di Bob, in un modo e velocita che a Bob ricordava tanto la chirurgia di guerra, poi cambi' velocemente la medicazione a David e con una siringa  ipodermica inietto' qualcosa a tutti e quattro
] anuncio' sorridendo ] poi guardoo' Bob un secondo e continuo' ]

Poi sorrise ad Ardeth dicendo
]

(Saimon)

]
Detto ciò, inizia a scendere verso il basamento, e a cercare a memoria
l'ingresso dello sfiato della fognatura. Trovatolo, dopo alcuni minuti di ricerca, inizia a svitare la grata con il suo fedele coltellino dell'Armata Svizzera, detto anche ]. Quindi accende una piccola torcia alogena e inizia a calarsi nel condotto, facendo luce ai suoi compagni.

(Case)
Finora tutto bene, a parte la puzza immonda che impregnava l'ambiente ed ora acne i loro vestiti, tutto intorno a loro c'erano muffe, liquami, immondizia, ratti... e chissa cosa altro...
Bob sembrava muoversi bene, nonostante le ferite e nonostante stesse praticamente portando David, ma con la sua costituzione i circa 70-75 chili di David non erano un grosso problema. Avrebbe pagato tutta la fatica il giorno dopo, quando l'effetto dell'antidolorigfico non avrebbe piu compensato il dolore e la fatica, ma a quel punto o erano morti, o poteva riposare.

Erano appena arrivati al primo livello delle fogne, pochi metri sotto la superficie, finora tutto bene, nonostante qualche decina di topi albini della dimensione di grossi gatti avesse provato ad osservarli con aria di sfida, per poi scappare via subito dopo, stava sempre a Ardeth guidarli...

(Pauline)
Bob li aveva guardati fissi negli occhietti.
Bob li aveva sfidati fissandoli direttamente e senza indietreggiare.
] quasi digrignava i denti, quell'ambiente sotterraneo non gli piaceva proprio per niente.
] si riferiva a David che stava trasportando con molto cura.




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12 Set 2007 10:46 #859 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
(Saimon)
] rise il nomade ]
Continuò ad illuminare il tratto di condotta davanti a lui,dardeggiando la torcia a destra e a manca per far scappare topi e insetti mutanti, e per illuminare le poche, scolorite indicazioni che gli permettevano ancora di orientarsi, e di rendersi conto di dove fossero arrivati. Dopo circa duecento metri di liquame, feccia, pezzi di cadaveri galleggianti lasciati a muffire, e strani licheni fluorescenti attaccati alle viscide pareti, vide alla propria sinistra, a circa 15 metri d'altezza, sopra una scaletta arrugginita, l'uscita per il tratto della metropolitana.

(Pauline)
] Bob si stava arrampicando sui vetri ...e non gli riusciva molto bene.
] sorrise Bob nel buio delle fogne



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18 Set 2007 15:35 #871 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
(Case)
Ora che avevano sceso la scaletta ed erano in un cunicolo quasi pianeggiante, David camminava da solo, anche se si appoggiava ancora a Bob.
La camminata sembrava andare per il meglio, c'era qualche altra creatura albina, forse dei topi mutanti, ma nessun ratto gigante o coccodrillo di sei metri, almeno per ora.

Ma le cose non vanno mai bene per troppo tempo, infatti appena furoono un po distanti dal tombino di ingresso cominciarono a sentire dei rumori, come dei passi che si avvicinavano, ma non era semplice capire la provenienza

(Saimon)
] Proruppe fra i denti Ardeth, sibilando. ]
E si mise prontamente a consultare la mappa per capire dove fossero
disposte le nicchie dell'aerazione o dei condotti elettrici, e dove il
tombino più vicino.

(Pauline)
] rispose Bob mentre si guardava in giro in cerca di qualcosa abbastanza grossa da nascondere tutti e quattro...certo ..non era un impresa proprio semplice....ma...



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20 Set 2007 16:11 #897 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
(Saimon)
Sembra riflettere alcuni secondi, per poi dire a April  ] iniziando a preoccuparsi

(Case)
April guardo' Ardeth, poi David ed infine Bob, facendo variare due o tre volte la tonalita dei capelli, con quell'aria da bambina sembrava quasi irreale che fosse lei la piu esperta per dare un simile giudizio.

]

I passi stavano avvicinandosi, potevano essere sicari del corporativo, oppure poveracci come aveva detto Bob, li intorno c'erano vari posti dove nascondersi, ma nessuno davvero sicuro se i passi erano di gente che conosceva bene il tunnel, o disponeva di apparecchiature sofisticate...

(Pauline)
]

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04 Ott 2007 11:07 #930 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
(Saimon)
] mani sui fianchi, scuotendo la testa
] disse indicando una nicchia
a pochi metri di distanza ] indicandogli
lo spazio quasi dirimpetto alla nicchia, abbastanza riparato anch'esso ]


(Pauline)
] Bob sorrise, in effetti preferiva averli li vicino e non dover affrontare da soli degli eventuali killer.

(Case-Narratore)
I passi continuavano ad avvicinarsi, attimi lunghi come ore, forse i sicari li avevano trovati, in qualche modo, ma quale errore potevano aver fatto adesso?

Alla fine Bob e Ardeth videro chi si stava avvicinando, erano uan ventina di pezzenti che probabilemnnte ormai viveano stabilemnte nelle fogne, sporchi e puzzolenti, alcuni erano armati con dei coltelli, uno aveva anche una pistola di infima qualita, altri erano anche disarmati.

Non avevano nulla da perdere, e probabilemnte copnoscevano benissimo l'ambiente, per cui avrebbero trovato chiunque si fosse avventurato in quello che consideravano il loro territorio.

Di sicuro avevano visto Bob, perche si era messo in vista, ma forse sapevano anche d Ardeth e e degli altri, visto come si muovevano tranquilli per la galleria.
Presi da soli, ognuno di loro non avrebbe avuto possibilita contro Bob o Ardeth, ma erano tanti e quello era il loro ambiente, stava adesso a Ardethe Bob reagire prima che il gruppetto fosse a corpo a corpo.

(Pauline)
Bob li guardò dritto negli occhi, non aveva paura di loro, non aveva paura di nessuno, nemmeno della morte.
] potevano non credergli, ma era la verità.

(Saimon)
Alle parole di Bob, Ardeth, dal suo nascondiglio, si mise le mani sulla
faccia e alzò gli occhi al cielo.
Addio "fattore sorpresa". Se quei tizi prima ce la potevano aver su con loro
per aver invaso il loro territorio, adesso che sapevano che erano seguiti,
avevano una VERA motivazione per volerli morti.
Entro pochi minuti sarebbe scoppiato l'inferno. L'arabo s'augurò di
potersene portare un po' all'altro mondo con sé, almeno quello....

(Case-Narratore)
I pezzenti non davano segno di fermarsi, ormai erano a pochi metri, ed anzi quello con la pistola in prima fila la aveva alzata e stava per sparare a Bob, forse volevano solo ucciderli e derubarli, o forse adesso volevano anche ucciderli e prendersi una eventuale ricompensa.

Toccava adesso a Bob ed Ardeth agire, ricordando che erano comunque in una galleria, e quindi una raffica rischiava anche di colpire qualcuno di loro con un colpo vagante deviato, e David none ra in condizioni di sopravvivere ad un altor colpo. Comunque essere in galleria gli dava un vantaggio, i pezzenti non potevano arrivargli addosso in piu che 4-5 per volta...

(Pauline)
Bob non ci pensò su nemmeno un minuto.
] urlò verso i pezzenti e si lanciò addosso a quello con la pistola che voleva sparargli.
Un salto, un calcio potente a quella mano armata, il collo dell'uomo sotto il braccio di Bob, una mossa sola...gli spezzò il collo.
] chiese rivolto agli altri.

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18 Ott 2007 12:15 #972 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
(Saimon)
L'assassino fece ciò che doveva fare: uccise.
Approfittando del tempo offertogli da Bob, con la sua "entrata in scena", vocalizzò mentalmente il comendo d'attivazione al velocizzatore Neurale, attese poche frazioni di secondo affinchè il proprio organismo si adattasse alla nuova condizione - non ci si abitua mai, a certe cose - e innestò lo spinotto interfaccia nell'alveolo alla base della nuca: ora era tuttuno con il proprio fucile.
Avvalendosi del puntatore e del settaggio di precisione del Fabrica de
Armes, mirò alla testa di ciascuno di loro che attorniavano Bob in quel
momento, facendo fuoco 5 volte, a cadenza 1.
Cinque colpi silenziosi, cinque colpi letali. Cinque colpi PERFETTI.
Quindi ricaricò il fucile, e attese.

(Case)
Dei cinque colpi quattro arrivarono a segno, uccidendo akltrettanti pezzenti, ma quelli che restarono si avventarono su Bob, che per quanto forte doveva ora fronteggiare una dozzina  di persone per lo piuarmate di coltelli in corpo a corpo, anche se per fortuna la galleria stretta rendeva difficile accerchiarlo..

intanto dall'altra parte della galleria arrivarono un altra decina di pezzenti, videntemente della stessa tribu, a completare la trappola, anche questi erano piu o meno nelle stesse condizioni degli altri, ed evidentemente non avevano nulla da perdere, se attaccavano nonostante i colpi da arma da fuoco..

(Pauline)
A quel punto Bob iniziò ad estrarre le armi che aveva, da una parte impugnava la sua amata pistola e dall'altra un fantastico coltello che in guerra era stato di vitale importanza.
Iniziò ad attaccare chiunque gli capitava più a tiro, senza pietà, come una perfetta macchina da guerra e intanto teneva d'occhio David e April, se per caso qualcuno si avvicinava a loro sarebbero stati i primi bersagli della sua pistola.

(Saimon)
Ardeth continuò a sparare, settando il Fabrica de Armes sulla raffica, prima media, falciando alla schiena quelli che si apprestavano a circondare Bob, quindi spostando il tiro su coloro che stavano sopraggiungendo, con la raffica lunga; e fece segnale ad April di aprire il fuoco sui nuovi anche lei. Sapeva che difficilmente l'avrebbero sfangata, i pezzenti erano troppi; ma avrebbero venduto molto cara la pelle.


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30 Ott 2007 15:43 #1057 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
(Case)
Alcuni pezzenti morirono, altri sopravvissero, Bob si becco' due coltellate, uperficiali, indubbiamente la piastra protettiva che aveva sul petto stavolta gli salvo' la vita.
A questo punto i pezzenti andarono in panico, quasi meta di loro era morta o ferita, non si aspettavano una simile resistenza, o forse nella loro disperazione nemmeno ci avevano pensato....
Qualcuno comincio' ad indietreggiare, ed a frugare fra le tasche dei  compagni morti o feriti per recuperare il poco che potevano avere, altri scapparono e basta,  passati pochi secondi non c'era piu nessuno.

(Pauline)
Bob certò di medicarsi la ferita con un fazzoletto che aveva in tasca. Anche questa volta gli era andata bene, la pellaccia se l'era portata a casa tutta intera, non aveva certo intenzione di sfidare per l'ennesima volta in quella giornata la sorte...
]

(Case)
April era d'accordo con Bom ed anche David, che era convinto che se li avessero seguiti, sarebbero sicuramente caduti in una trappola, d'altronde questo era il loro territorio.
Toccava adesso ad Ardeth condurli fuori di li'

(Saimon)
Ardeth assentì con la testa, quindi fece un breve segnale ai tre, muovendo il fucile in modo che indicasse la direzione dell'uscita.
"Fra una cinquantina di metri dovremmo trovare una scaletta d'emergenza che ci conduca al livello superiore. Appena saremo al LEV, ci organizzeremo per raggiungere Kingstone o Marrakesch. A quel punto potremo cercare di capire meglio come accidenti stanno andando le cose".

(Case)
Dopo circa un centinaio di metri, il gruppo trovo' in effetti una scaletta di eemrgenza, che sembrava portare verso la superfice. Non potevano sapere cosa poteva aspetterli all'uscita, ma non sentivano alcun rumore strano...

(Pauline)
Bob salì per primo, non era al massimo della forma fisica, ma salire delle scale ancora ci riusciva.
Piano aprì la botola che li avrebbe portati al livello superiore, ma non l'aprì del tutto, giusto lo spazio per dare un occhiata fuori senza farsi notare più di quel tanto...

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15 Nov 2007 10:17 #1182 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
[Case]
Sbirciando fuori Bob non vide nulla di strano, sembravano esserci solo deli normali passanti, visto che il tombino sbucava su passaggio pedonale.
Alcuni non si accorsero nemmeno che il tombino si stava sollevando leggermente, altri lo guardaromno un minimo incuriositi, e andarono oltre stando attenti a non andarci sopra...

[Saimon]
Ardeth, da dietro il bestione, gli sussurrò:
"Qui è troppo sgama, la cosa..proviamo con la prima uscita sul tunnel della metro, sempre che tu non abbia in mente un piano di riserva. Chiunque di costoro potrebbe denunciarci e riavremmo la polizia alle calcagna in meno di un minuto."

[Pauline]
]
Poi rivolto a David ed April: ] si preoccupava per loro e non del suo stato fisico che non era decisamente brillante.
Richiuse il tombino e proseguì seguendo Ardeth.

[Case]
Il secondo tentativo fini' subito, appena Bob provo' ad alzare il tombino si rese subito conto che sbucava in mezzo ad una strana piena di traffico, prima di uscire sarebbero subito stati stirati da qualche autoveicolo.

Al terzo tentativo Bob, sbirciando dal tombino, vide semplicemnte uno spiazzo di cemento, senza nessun passante od auto attorno, solo alcune auto distanti ferme, parcheggiate. Non poteva vedere di piu, a meno che non alzava seriamente il tombino e provava ad uscire...

[Saimon]
L'assassino guardò il Solo da sotto, e bofonchiò:

"Mbeh? Guarda che non è che la vista del tuo culo nero rientri nella top ten delle mie priorità...Che aria tira lassù? Pensi che si possa uscire, o credi che sia meglio passare al prossimo?"

[Pauline]
] e così dicendo piano alzò il tombino guardando intorno a 360 gradi come se fosse una lucertola con gli occhi di dietro


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20 Nov 2007 14:09 #1263 by Pauline
Pauline replied the topic: Re: ... e mail! Avventura lista 3 Bob-April-Ardeth - masterizzata da Case
[Case]
Sporgendosi di piu vide ancora meglio che il posto sembrava un parcheggio privato, forse di una ditta, c'erano parcheggiate due macchine ed un furgone di un'impresa di pulizia, ed alcuni posti liberi. Era ormai sera, nel piazzale non c'era nessuno, e tutto intorno poteva intravedere palazzi e una strada, nessun agente nemico in vista...

[Pauline]
] così dicendo Bob uscì piano, controllando sempre che non sbucasse dal nulla qualche nemico per fargli qualche altra ferita sul suo povero corpo già martoriato abbastanza.
Era un pò stanco, da quando aveva incontrato quei pazzi non si erano fermati un momento, continuavano ad incontrare chi voleva sparargli contro con le più svariate armi.
] commentò piano per non svegliare qualche fantasma.
Intanto fece cenno agli altri di ripararsi dietro le macchine nel parcheggio.

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