Nemico del Mondo

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28 Lug 2013 16:14 - 28 Lug 2013 16:23 #7540 by Mezzanotte
Mezzanotte created the topic: Nemico del Mondo
La tempesta di sabbia non accenna a diminuire oltre le spesse mura. Batte sul cemento con mille dita impazzite. Il giorno è ormai solo un lungo crepuscolo color ruggine, la notte pece che neanche i potenti riflettori della prigione sanno rischiarare. Il cadente condizionatore della cella scatarra all'ingrato compito di rendere l'aria almeno decentemente respirabile.

-L'altra settimana ho provato a suicidarmi

avvolto nella sua tuta arancione da sorvegliato speciale il vecchio la butta lì, come se fosse una notizia priva di importanza. Studia la disposizione dei pezzi sulla scacchiera e si gratta il collo, con i polsi ammanettati assieme. Ha un aspetto trascurato, la barba screziata di grigio tutta in disordine.

Lei sente un dolore al petto, come se gli avessero appena piantato i cinque pollici di acciaio della lama del suo Benchmark a serramanico nel cuore.
Fa finta di concentrarsi sulla partita, ma in realtà studia il secondino, che li sorveglia dalla finestrella della porta corazzata.

-Ho iniziato con rifiutare il cibo e l'acqua, ma quelli mi hanno legato alla branda e infilato un tubo di gomma in gola.

Lo hanno spinto giù, fin dentro lo stomaco.


l'uomo fa tintinnare le manette quando indica il percorso.

Alimentazione forzata, ogni sei ore.

Non entra luce dalla piccola finestra coperta di sbarre.
Il tavolo e le sedie sono saldate al pavimento. Fra lei e l'uomo dall'aria sfinita c'è solo la scacchiera con le sue pedine.

Al vecchio sono sempre piaciuti gli scacchi.

-Sai perché sei qui?

L'anziano parla piano, forse per non farsi sentire dalla guardia, forse perché non ha più forza.

-Per liberarti, risponde lei nello stesso tono sussurrato.

Il vecchio annuisce, è scosso da un eccesso di tosse catarrosa.
Il secondino aggrotta la fronte e lui alza una mano per rassicurarlo.

-Vogliono processarmi per crimini contro l'umanità, Maggiore. Vogliono processarmi perché ho difeso questo paese dai terroristi. Da duecento milioni di arabi che ci volevano morti. Dicono che ho lanciato i missili. Che loro non ne sapevano nulla.

La sua mente lavora veloce. Valuta possibilità. Alternative. Spinge un cavallo in avanti, sulla scacchiera.

-Una delle guardie è dei nostri. Ce la possiamo fare Generale.

Il vecchio tossisce ancora.

-Non ad Ayalon. E non con me, Maggiore. Mi reggo a malapena in piedi.

-Allora...

-Sei stata addestrata a prendere decisioni critiche immediate, soldato.


Il Generale si indica la bocca. Un invito a leggergli le labbra.

Lei impallidisce. Scuote la testa inorridita.

-Stai discutendo un ordine, soldato?

-Mi hanno perquisita, non...


Un guizzo d'orgoglio negli occhi spenti del vecchio leone

-Naturalmente. Per questo ho voluto gli scacchi, Bar.

Gli ho assicurato che se mi avessero fatto fare un'ultima partita con te avrei firmato una confessione completa.


Il vecchio respira a fondo, con grande sforzo.

Il processo sarà lungo, e terribile. Trascineranno il mio nome nel fango.

Spinge un alfiere verso di lei. Implorante.

Tu non puoi permettere che mi facciano questo. Non puoi.

Lei si morde il labbro, fino a sentire l'acciaio del sangue. Si china lievemente in avanti. Il vecchio meriterebbe più di questo, ma è la sola cosa che può offrirgli.

-Allora la prego signore, guardi oltre la finestra e chiuda gli occhi.

Il vecchio generale gira la testa. Lentamente.
Fuori c'è solo buio e polvere, ma non ha importanza.

-Sei stata ad Herzl?

Lei annuisce.

é una fortuna che tua madre sia morta, Bar. Non avrebbe sopportato tutto questo.

-Sì.

Il vecchio ha gli occhi chiusi, perso nei suoi ricordi.

-Sento il profumo dei fiori, sulle alture del Golan, Bar. Lei è con me.

-Sì...

Il generale si piega senza un lamento sulla scacchiara, come in preghiera. I pezzi del gioco si spargono sul pavimento di cemento della cella.

-Sì è sentito male! Presto, un dottore! urla lei mentre fa scivolare il vecchio in terra.

Sente la porta della cella che viene aperta. La guardia si precipita verso di loro.

-Avreste dovuto leggere meglio il mio profilo, la rimprovera lei.

Il secondino le presta a malapena attenzione mentre si china per controllare il prigioniero

-Cosa?

-Io non so giocare a scacchi. Non me lo ha mai insegnato.

Allora lo vede. Occhi vitrei. E l'alfiere conficcato nella tempia del vecchio.

Il secondino afferra la pistola.

Lei ha un pedone fra le dita.


***

Il sangue non viene via.

Il Maggiore Bar Kodiak sfrega le mani sotto il getto della doccia, frenetica. é scossa da brividi incontrollabili, ma stavolta l'astinenza dal diazepan non c'entra.

Il sangue non viene via.

Presto avrà un figlio, una casa, un altro paese. Una nuova vita. Eppure lo sa.

il sangue non viene via.

"Io ti ho insegnato ad uccidere, Bar" le aveva detto il vecchio Generale ad Ayalon, muovendo solo le labbra.

Bar Kodiak si copre il volto con le mani sporche e inizia a singhiozzare.

E mi hai insegnato bene, papà.
Last Edit: 28 Lug 2013 16:23 by Mezzanotte.
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