Bar Kodiak...il tuo incubo ha inizio.

Cammini in cerca di un luogo sicuro per la tua anima, ma non lo trovi, sai che non esiste in questo mondo sporco e corrotto.
Un urlo attira la tua attenzione. Corri veloce, il tuo vestito elegante attira l'attenzione di alcuni teppisti che stanno picchiando un barbone.
Lo prendono a calci, gli schiacciano il volto con i pesanti scarponi, ridono, ridono in continuazione divertiti da quella violenza gratuita.
Tu passi oltre, sono scene di vita quotidiana giù nello Sprawl e tu non hai tempo da perdere, hai un cliente ricco che ti aspetta e non vuoi arrivare tardi, ne andrebbe della tua serietà.
Ma le tue gambe ti portano verso quel vicolo da cui hai sentito arrivare l'urlo.
Sembra la voce di una ragazzina, continui a correre e la vedi è proprio una ragazzina, urla e si strappa i capelli, ma è da sola.
Quando ad un tratto lei ti vede, spalanca gli occhi e continua ad urlare terrorizzata.
Purtroppo ha attirato anche il gruppo di teppisti che ora si trovano dietro di te.
Sei tra due incubi, quale scegli di affrontare?

L'eurobalia non ha dubbi.

Un barbone alcolizzato, una bambina sporca e una giovane donna sola incontrano nella giungla di cemento una banda di booster in cerca di divertimento... Bar sa già come finisce la fiaba.

In cronaca nera.

*Dannazione alle scorciatoglie per non fare tardi*

"Fuori dai piedi troietta" sibila rivolta alla bambina sperando di spaventarla

"Questo è il tuo incubo, non il mio."

La bambina scatta in piedi terrorizzata, prende al volo una spranga che trova li a terra e si scaglia contro di te, ma non fa in tempo nemmeno a sfiorarti perchè crolla a terra con un urlo.
E' immobile.
Mentre i tre teppisti alle tue spalle si avvicinano lentamente.
Noti una lucina rossa sfiorarti il volto e poi sparire.

Bar si gira lentamente per fronteggiare la minaccia; allo stesso tempo scavalca il corpo della ragazzina e arretra di qualche passo verso l'uscita del vicolo.

"Ho un importante appuntamento di lavoro, ragazzi, quindi vi faccio una proposta. Vi lascio divertire con la bambina, voi mi lasciate andare via, io non avverto i vostri genitori o la polizia e nessun altro si farà male oltre questi due poveracci. Che ne dite?"

"Anzi, magari vi offro pure un po' di sballo. Volete la mia carta di credito?"

Avvicina una mano alla tasca interna della giacca come per prendere il prezioso rettangolo di plastica della AM-EX. Lì ha anche la fondina con la pistola, anche se preferirebbe pagare in eurodollari più che in piombo.

I teppisti ridono divertiti dal tuo gesto.
"E secondo te che ci facciamo con la tua carta di credito? Magari è fasulla, o clonata" risponde uno di loro.
"Ci dovremmo divertire con un cadavere?" dice l'altro.
Mentre continuano ad avvicinarsi a te vedi ancora la lucina rossa, proprio in fronte a quello più alto e grosso con i capelli rosso fuoco.
La città sembra essersi fermata in questa inquadratura, per un attimo ti sembra di non sentire rumori, ma forse è solo una tua impressione.
Ancora un passo del gigante rosso e ... cade a terra anche lui, a pancia in giù, come un sacco di patate.
Gli altri due ragazzi si bloccano spaventati.

*Quindi il nostro misterioso cecchino non sta con questi bastardi*

Allontana molto lentamente la mano dalla fondina ascellare.

Forse è meglio rimanere immobili. Chiunque li tenga sotto tiro ha dimostrato di saperci fare. Probabilmente è un professionista e se non gli ha già fatto saltare la testa è perché non la vuole necessariamente morta...

...oppure è un sadico assassino e la ucciderà per ultima.

I ragazzi scappano via lasciando li a terra il loro amico, in quella dura e sporca città vige la legge della sopravvivenza, anche a discapito degli affetti.
Li vedi correre e sparire dietro l'angolo di un vicolo a pochi metri da te, forse si sono solo messi al sicuro, o forse ti sei salvata almeno da quei brutti bastardi.
I secondi camminano lenti sull'asfalto inquinato dalle piogge acide.
Uno strano riflesso attira la tua attenzione...la lucina rossa ora punta dritta al tuo viso.

Con lo sguardo Bar passa in rassegna il vicolo, alla ricerca di un vicino riparo che possa fornirgli una protezione sufficente. Se lo trova ci si butta dietro, sperando di essere più veloce del misterioso tiratore.

Se non ne individua nessuno non fa niente. Rimane ferma in mezzo al vicolo.

Un rumore secco alle tue spalle, ti volti e lo vedi, un tipo strano, lungo giaccone in sint pelle nero, pantaloni neri, anfibi neri, ha in mano una pistola con silenziatore.
Ti guarda e sorride.
"Non sono un fantasma, ero nascosto lassù" ti indica un balcone pieno di scatoloni rotti e pezzi di scarto di chissà quale elettrodomestico.
E' alto, probabilmente ha degli arti cyborg, una persona normale non avrebbe potuto fare un salto del genere.
"Mi sei sembrava in difficolà. Per questo sono intervenuto"
Continui a scrutare l'uomo e il vicolo, c'è un riparo in effetti, ma ora forse non ti servirà più...forse...

Si sforza di ignorare la pistola che il cromato gli punta contro.

"Non c'era bisogno di sparare anche alla bambina. Non era una minaccia per nessuno. Aveva solo paura"

è sorpresa dalle sue stesse parole, Bar. Eppure lei non si sarebbe comportata diversamente, un tempo.
Se glielo avessero ordinato, o se l'avesse considerata un pericolo per la missione o per i compagni non avrebbe esitato neanche una frazione di secondo a premere il grilletto. Ma era stato tanto tempo fa, in un'altra vita. E prima che gli nascesse un figlio.

Dubbio. Sinonimo di morte sul campo di battaglia.

Spazzatura bianca. La bambina non era niente per te. Cerca di ficcartelo bene in testa!

Spera che il suo turbamento non venga notato dal cibernetico.

"Si, lo era. Tu che ne sai di questa bambina?" La guarda sorridendo, ma è un sorriso triste, un sorriso di chi è rassegnato a fare il lavoro sporco.
"Era infetta. Hai sentito parlare del Morbo Black Hole?" mentre le parla estrae un sacco di nylon di quelli usati per la decontaminazione di soggetti infetti, s'infila dei guanti dello stesso materiale e con pochi gesti inserisce il corpo della ragazzina dentro al sacco.
Lo sigilla per bene e poi innesca la miccia.
In pochissimi istanti all'interso del sacco si forma un elevatissima temperatura che incenerisce il corpo e ne resta solo cenere.

"Proprio nulla" risponde guardando i miseri resti carbonizzati di quello che fino a pochi minuti prima era un giovane essere umano.

"Come non so assolutamente nulla di te. Ora cosa farai? Mi ficcherai dentro un sacco e mi darai fuoco come hai fatto con la mocciosa?"

La mano si sposta impercettibilmente verso la pistola, nascosta sotto la giacca.

L'uomo sorride, prende dalle tasche un sigaro, lo annusa, lo accende e ti guarda.
"Questi me li procura un amico ricettatore, dice siano fatti con vere foglie di tabacco, ne dubito, ma sono buoni lo stesso e poi, probabilmente non capirei mai la differenza. La ragazzina era da tempo che la inseguivo, sono qui per te, per due motivi, ne parliamo qui all'aperto" fa un gesto con la mano circolare come se disegnasse il cielo "o preferisci andare in un posto sicuro? Dove non ci siano orecchie indiscrete."
Nota il tuo movimento e aggiunge "Non ho intenzione di ucciderti, l'avessi avuta ora saresti morta probabilmente."

"Questo è vero"

La mano si rilassa lungo il fianco della donna.

"Perciò immagino di doverti almeno un po' del mio tempo"

Bar porta le dita al mastoide per attivare la radio subsonica che ha impiantata dietro all'orecchio.
Il suo interlocutore la vede solo muovere le labbra mentre si mette in contatto con la centrale operativa della Safe Child(tm) per comunicare l'imprevisto e la necessità di inviare un'altra balia al cliente.

Bar e l'uomo vedono ad un tratto due persone correre verso di loro.
L'uomo sembra riconoscere la donna, una delle due persone, sorride e si rilassa, nessun pericolo a quanto pare si fida di quelle persone.
Quando li raggiungono esclama "Pulce, sempre di corsa? Non siamo in rete qui lo sai".
Intanto il cielo vi sta ricoprendo di pioggia nera e oleosa, spostatevi al riparo o farete la fine dei poveri gabbiani sommersi dal petrolio.

((Rispondi sull'altro post quello di Serpico ))