I giocatori che vorrei...

Dopo la celebre pubblicità che cita il mulino che vorrei.... mi sento ispirata a chiedere I GIOCATORI CHE VORREI....
ebbene master, come dovrebbero essere i giocatori perfetti? quali errori commettono, quante bestemmie vi suscitano, quanti abbracci e colpi di genio?
mi piacerebbe avere una sorta di vademecum per imparare a migliorarsi,una guida per quelle regole non scritte del buon giocatore di ruolo!
avanti!

Premetto che secondo me dipende dal master, io vorrei giocatori che non pensano solo al tiro di dado, ma che interpretano il proprio personaggio, accolgo volentieri le idee "creative" se accompagnate da un minimo di ragionamento logico: il solitario che spara ad un camion di benzina
"perchè ho intelligenza bassa", mi fa bestemmiare (e probabilmente morirà bruciato).
Odio anche il regolista:
sul manuale è scritto che se sparo facendo una rovesciata all'indietro con doppio carpiato e avvitamento ho un bonus di +1

Io in realtà mi ritengo abbastanza fortunato il mio gruppo è composto da giocatori scafati e molto bravi che mi riservano sempre delle perle:

Solitario con vari impianti cibernetici e umanità relativamente bassa si trova nel mezzo di una sparatoria tra una banda di italiani e portoricani.
Comincia a sparare a destra e a sinistra, imitando prima l'italo americano, poi lo slang portoricano per creare confusione. una volta finito il combattimento, (di sua iniziativa cioè senza tirare) in preda all'eccitazione da battaglia, sporco di sangue assalta all'arma bianca l'ultimo gruppo di 2 italiani soppravvissuti, li sgozza e schiaccia le teste finchè non ne rimane poltiglia...in poche parole...epico!!

Gente a cui piace impersonare il proprio personaggio, io non chiedo altro.

Parlando invece dei master che NON vorrei, sono quelli schiavi dei dadi e delle regole da applicare sempre e comunque, in maniera acritica.

Similmente a Mezzanotte, ma più precisamente...

Un buon giocatore è chi si pone creativamente nei confronti del gioco che voglio creare.
Ovverosia tolto tutto quanto dei giochi di ruolo è derivato dai wargame, chi si mette a simulare una vera e propria vita nel mondo immaginario, inserendosi nel mondo rievocato cercando di influire sullo sviluppo degli eventi e dandosi una storia del personaggio credibile.

In poche parole i giocatori peggiori con me sono quelli che si limitano a riempire la scheda e sono interessati solo ai risultati dei tiri di dado.

noto che siamo tutti d'accordo, allora perchè esistono giocatori così ? per la mia esperienza in un gioco come D&D ,bello,epico quel che vi pare ma veramente impreganto di regole e tiri, distogliersi da un tale meccanismo è difficile.
l'ho notato in un mio giocatore,novello in tutti i sensi che ha la sindrome de <il master ce l'ha con me>
ma io mi chiedo:se fai una caxxata è normale che le conseguenze ci siano,specialmente in un mondo come cyberpunk (vedi sopra sparare al camion di benzina) e poi nel caso particolare, se in tre campagne,due di D&D e una di cyberpunk ancora in corso,masterato da 3persone diverse,sei morto in tutte, sarà mica che giochi senza cognizione di causa,o il master ce l'ha con te?

Non tutti i giocatori,specie i novelli, hanno grandi capacità narrative o interpretative.

Può capitare che alcuni PG eccedano in azioni particolarmente folli, perchè
il manuale li incita a "vivere sul filo del rasoio", oppure
si attengono strettamente alle regole e a quello che la scheda gli
permette di fare per comprendere i primi meccanismi di gioco prima di lasciarsi
andare.

Personalmente preferisco non infierire troppo sui PG che sbagliano per troppa
enfasi, altrimenti quelli più timorosi mi lasciano, come già successo, le avventure incomplete
per paura di scontri dove magari sono numericamente il doppio.

Si sono d'accordo BIO. Il manuale spinge per un comportamento rischioso, quanto meno.

Ci sta chi fa saltare l'auto da un ponte pur di non farsi arrestare. All'80% dovrebbe morire, ma a me piace tirare un po' la corda.
Secondo me deve giocare "sul filo del rasoio" sia il PG che il Master. Credo che in questo GdR in particolare, sia fondamentale. In fondo è quello lo spirito del gioco.

Certo, i PG non sono supereroi (tranne in alcuni casi specifici) però come master bisogna trasmettere l'enfasi, la fame di denaro, gloria e libertà. In fondo si fa sempre a tempo a morire e creare un nuovo personaggio
Meglio un giocatore che rischia e muore, di uno che non fa nulla e aspetta che la manna arrivi dal cielo perchè teme di farsi male.

concordo con voi ma a tutto c'è un limite...e soprattutto,accetta la tua sorte senza piantare il muso per due settimane! è quello il comportamento che io condanno fondamentalmente...se fai la caxxata e muori,ok per me non è un problema grave se non lo sbattimento di doverti reinserire magari a un punto nevralgico della campagna, il problema è se il giocatore se la prende e rovina il gioco a tutti incaxxandosi!
ho visto stracciare di fronte a me una scheda e sinceramente non so ancora come ho fatto a non buttarlo fuori dalla stanza. ha rovinato la serata a tutti e mi ha accusato di accanimento nei suoi confronti.
questi comportamenti sono inaccettabili. è un gioco e l'importante è divertirsi, ma un minimo di rispetto per l'impegno e la passione che tutti,master e giocatori ,ci mettono per rendere la storia l'esperienza che è.

FayeValentine Normalmente ti consiglierei di proprorre\costringere il suddetto giocatore a organizzare una one shot con lui come master, così capisce cosa vuol dire "stare dall'altra parte della barricata", quali sono le difficoltà, ma da come lo descrivi sembra un bambino di 12 anni che ha bisogno di una sculacciata.
Ci può stare che sia un novellino e che abbia difficoltà a ruolare, ma se fosse una persona con un QI vagamente superiore a quello di un babbuino capirebbe che sta sbagliando e che prendersela col master è inutile, anzi dannoso (per lui e per il gruppo che sta cercando di divertirsi)!

L'unico consiglio (ahimè) che posso darti è : lascia perdere, evita di chiamarlo per le sessioni, cercare di convincerlo che il master non ce l'ha con lui è (di solito) fatica sprecata.

Tornando in argomento ritengo che le azioni spericolate (ma sempre se seguono un filo logico), sopratutto quelle che portano ad una morte spettacolare siano un rito di passaggio che ogni persona che si approccia a questo gdr debba affrontare (prima o poi). Teoricamente non c'è un limite, ma ovviamente bisogna tenere conto che tutti i personaggi devono avere un minimo di autoconservazione : non puoi sempre giocare personaggi suicidi!

sagara grazie per il consiglio. tornando al discorso principale mi fa sorridere vedere come ognuno imposta i propri personaggi,la cosa importante è sentirselo,nel senso di aver piacere a interpretare questo o quello e non ridursi a un gioco di dadi.
una domanda forse banale,ma esistono tecniche o altro per imparare a impersonare un pg?
a me viene piuttosto naturale,ma non per tutti è così,allora cosa potremmo dire a una persona che vorrebbe fare un gdr come questo,per migliorarsi?

secondo me il metodo più facile è osservare uno\dei giocatore\i esperto all'opera: ho avevo un gruppo di niubbi a cui masterizzavo Pathfinder (D&D) e che facevano pena, le sessioni procvedevano con dialoghi del genere:
pg: (rivolto al DM) dico al ladro (giocatore seduto alla sua destra!!!) che dovrebbe controllare il corridoio...

Poi uno di loro (quello che faceva il ladro e che cercava di incendiare l'intera città con fuoco dell'alchimista, salvo poi lamentarsi se le guardie (aka DM) ce l'avevano con lui!!) ha provato a fare il dm : io ho invitato un mio amico esperto, risultato : un bel gruppo di pg che ripulisce dungeon e interpretano pure!!! (il newbiemaster ha ceduto la mano dopo 2 sessioni)
Ovviamente l'avventura del master completamente niubbo farà sostanzialmente pena, sopratutto per la sua NON gestione dei png et simila.

Sia chiaro D&D non è cyberpunk (grazie a dio), ma forse guardando gli altri usare la porta per attraversare il muro anche il pg più testardo smetterà di sbatterci la testa contro.

Il comportamento rischioso è molto nel genere del manuale, appunto il filo del rasoio, ma per quel poco che sono riuscita a vivere come giocatrice è anche, in altri giochi, spinto da quei master che descrivono poco o nulla per cui si cerca, spinti all'estremo, di "portarsi avanti".

Invece non ho capito Sett cosa intendi per far giocare il Master sul filo del rasoio.

Faye, hai perfettamente ragione.
Se qualcuno del gruppo pianta il muso gli si parla subito e si risolve la situazione, se invece straccia la scheda banalmente non gioca più. E se vuole fare un altro pg la risposta è no.
Ma si tratta di qualcuno che partecipa anche ad altri giochi del vostro giro? Nel caso il suo comportamento va discusso un po' con tutti, perché proprio non ci sta.

Invece cosa ti fa sorridere dei personaggi che scelgono?

Beh, creare i personaggi è un talento letterario, interpretarli compete alla drammaturgia.
Più umilmente normalmente nella mia esperienza ci si limita a ricalcare anche solo parti ricombinate di modelli presi dai mass media che più ci ispirano.

Ciao FayeValentine

nelle mie avventure volevo introdurre personaggi psicotici,
ma intendevo PNG o PG, non pensavo a GIOCATORI con manie di persecuzione
come nel tuo caso

Una soluzione per i problemi che ha il tuo giocatore potrebbe essere chiedere
aiuto ad un'assistente sociale oppure ad uno psicologo che gli faccia
da master di sostegno!

Scherzi a parte, alcuni ragazzi si avvicinano ai giochi di ruolo
per crearsi una vita alternativa a quella reale. Può capitare che dedichino
troppe energie fisiche e mentali per riuscire in qualcosa che deve essere principalmente
divertimento. Litigare per un bottino di eurodollari che neppure esistono non ha senso!

Potrebbero però esserci anche tensione di altro genere.
Tra giocatori o nei tuoi confronti per esempio.
Credo che la cosa migliore per te sia parlarci privatamente e con atteggiamento sereno
fargli comprendere che dovete divertirvi, quindi il suo atteggiamento non è ulteriormente ammissibile.

Vorrei sfruttare anche io questo interessante topic
per chiedere aiuto su di un mio giocatore problematico.

Premettendo che:

- si tratta di un caro amico
- sono quasi 10 anni che ci ospita a casa sua per sessioni a tutti i giochi di ruolo ai
quali ci siamo avvicinati
- si tratta di un caro amico (sono consapevole di averlo scritto due volte)

tende però a crearmi difficoltà di vario genere.

Preferisce si giochi a casa sua, quindi ovviamente quando può e vuole lui.
Ora che per motivi pratici giochiamo da me, non si oppone, ma semplicemente
trova scuse per non venire, invece vorrei coinvolgerlo.

Inoltre lo trovo eccessivamente critico. Accetto volentieri le critiche per
tendere a perfezionarmi ma le sue sono un po scortesi ed alcune volte le trovo eccessive.
Per esempio durante le giocate molte volte c'è uno scontro a fuoco o
la possibilità di uno scontro a fuoco ma lui
come solitario evidentemente non si sente appagato visto che si lamenta che non sono
abbastanza.
Si lamenta anche che posto troppo materiale sul nostro gruppo di Facebook, quando trovo
che gli altri invece apprezzino tutti gli approfondimenti di vario genere che si creano e
in fondo mica è tenuto a leggerli.
Ma la cosa peggiore e che tende, forse involontariamente, a monopolizzare le giocate.
Cerca sempre di fare un'azione in più, oppure infilarsi tra un round di un giocatore e l'altro
nonostante abbia già agito, fare un commento seppure abbia già parlato, dilungarsi eccessivamente
togliendo tempo e occasioni agli altri. Sono abbastanza preciso e riesco a dare a tutti i PG il tempo dovuto ma gestirlo diventa sfiancante

Consigli!?

Dunque, innanzitutto sarebbe meglio tu dettagliassi con cura le difficoltà che ti pone.

Poiché si tratta di un amico e da 10 anni ospita i gdr del vostro giro, mi viene da supporre che il problema sia una specie di "stanchezza" di tutto il genere di attività che facciamo.
Che io sappia è abbastanza diffuso che le persone si allontanino dal nostro hobby, per poi magari tornarci a distanza di anni.

Sugli altri tre fattori (il combattente incallito, il fanatico regolizzatore e il monopolizzatore) possono essere indice di una visione troppo soggettiva e limitata di questa esperienza che sta avendo con te: si comporta allo stesso modo anche con gli altri gdr?

Una prima ipotesi di risposta al suo comportamento è spingerlo in una delle due direzioni estreme: cercare di farlo confrontare con l'aspetto ruolistico, per esempio offrendogli di fare il master possibilmente di qualche gioco più ampio dello scontro violento, o restringerlo a schede e dadi provando qualche volta dei buoni giochi da tavolo o magari dei videogiochi multiplayer, e vedere come si comporta.

Ciao Lynx

in effetti si comporta allo stesso modo anche con gli altri gdr e alcuni giocatori,
molto infastiditi dal suo atteggiamento, qualche volta lo riprendono malamente.
(ma è compito del master domarlo, quindi un mio problema )

Più che stanco dell'attività di personaggio, direi che è pigro a muoversi come giocatore

Grazie dei consigli