4 passi tra la Hong Feng rd e la Yamamoto Drive, dopo il venditore di tacos c'e' un vicolo. Li' troverai il Cyberskizzo. Dicono che sia chiuso, ma certe cose non chiudono mai, sono come le porte dell'Inferno. O come le cosce di tua madre. Oh, anche della mia, se e' per questo

La notte sfrecciava trasportata dalle luci al neon, tra la pioggia pesante e i rumori taglienti della citta'. La Hong Feng road tracciava brillando di mille insegne il confine tra la zona Cinese a quella Giapponese, terminando come una freccia tra le costole della Yamamoto Drive. Quella ferita, quell'incrocio aperto come un proiettile al teflon tra le carni della zona cinese e di quella giapponese era stato il suo regno. Una vita fa. Molti anni fa. Migliaia di pioggie acide fa.

Era una creatura vivente, la citta'. Una creatura affamata di vita, della vita dei 90 millioni di persone, arti cibernetici inclusi.

Affamata della sua vita.

Una volta, dietro i bidoni accatastati e i mutanti senzatetto che strisciavano fuori tra le pozze di piscio e carburante c'era un locale.

C'era il suo locale.

C'era il cyberskizzo.


Ora travi di legno, pannelli di plastica e assi di legno -cosi' retro!- ne sigillavano l'ingresso principale e l'insegna, morta come le palle di un novantenne, era stata cannibalizzata, lasciando intravedere un improbabile
"_Y_E_ S_I_ _ _"

Il vecchio, le spalle copete di anni, di pioggia, di rancori sorrise masticandosi un pezzo di labbro. Una goccia scivolo' sulla benda nera che copriva l'occhio, l'aria calda mossa da una vettura a levitazione sposto' il poncho bisunto che copriva il suo corpo malandato lasciando intravedere il moncherino sinistro, senza cybernesi e la storpiatura alla gamba.

Due cinesi, probabilmente ragazzotti della Triade che controllava la Hong Feng gli si avvicinarono, ridendo un po' fatti e aposrofandolo col loro accento sbiascicato di Hong Kong.

Il vecchio giro' a mala pena l'occhio sano verso di loro, ed uno lo apostrofo' "hey vecchio scemo, qui e' zona nostra!"

"Non fare la tigre se sei un gattino. Qui e' zona franca. Qui Triade e Yakuza fanno affari!", rispose con la voce sferragliante come un vecchio treno... per chi si ricordava i vecchoi treni.

Uno dei due si fece avanti, estraendo un cyberartiglio che balugino' dei riflessi blu dell'insegna lontana di un venditore di tacos:" qui non e' piu' zona franca dai tempi del..."

Si fermo' come un tir contro un muro solido, duro e cattivo. E il muro era il sorriso sghembo dietro le parole del vecchio: "Io sono Cyb-01. E non sono mai andato via."

La mano in tasca strinse forte un microchip in titanio, con una chiave di crepitazione logica di nono livello: qualunque cosa contenesse, sapeva che anche Matsumoto la voleva. Gli aveva portato via un occhio, e una mano e il Cyberskizzo, e la sua vita di trafficante di informazioni e tecnologia, e l'onore e l'orgoglio... No, l'orgoglio no. Ed ora che ne era entrato in possesso di quel chip, allora poteva vendicarsi. Di Matsumoto, della Yakuza, della citta' e di tutto il fottuto genere umano. Doveva tornare in affarri. Gli restava poco da vivere, ma l'avrebbe fatto nel suo stile, mordendo le palle a un leone e dando calci in un culo al sole al tramonto.

"Mi servono i miei uomini. Mi serve una birra. E Mi serve una puttana vestita di latex che mi stappa la bottiglia con la passera. Facciamo due birre. L'altra la voglio bere."

 

 

IL CYBERSKIZZO RIAPRE! CYB-01 E' TORNATO! IL PBEM E' RIPARTITO! SE ANCORA NON L'HAI FATTO, ENTRA E PROVA A RIMANERE VIVO CHOOMBA!

 

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Wizard replied the topic: #24180 03 Apr 2016 14:17
*Lacrimuccia di commozione*
Il vecchio Cyb è vivo!!! Quanto mi è mancatoooo!!!! - si accascia sul deck, soffiandosi il naso con le ultime pagine appena stampate del Quotifax, piangendo senza ritegno-
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