Siamo del 1984... usciva un film con Tom Selleck e addirittura "Gene Simmons", sto parlando di Runaway un film di fantascenza e anche un pò cyberpunk dove i cattivi di turno sparavano alla gente con dei proiettili a ricerca... bene, a distanza di quasi trent'anni.. ci stiamo andando vicini.. leggete qui sotto...
 
 
 
 
La tecnologia bellica degli ultimi 80 anni ha consentito all'apparato militare di fare passi da gigante in fatto di accuratezza delle armi da fuoco. Possiamo sparare proiettili calibro .50 con la precisione di un fucile da tiratore scelto, o dirigere una granata intelligente verso il bersaglio dando precise istruzioni al proiettile prima del lancio.
 
Ma il vero "santo Graal" delle armi da fuoco portatili è un proiettile che si dirige da solo, stabilizzandosi in autonomia durante il volo e consentendo di raggiungere una precisione finora soltanto sognata dai fucilieri di tutto il mondo.
 
Realizzare un proiettile di questo tipo non è l'impresa più semplice del mondo: se ci limitassimo a copiare i sistemi di guida intelligente utilizzando le tecnologie attualmente in uso (prendendole in prestito, ad esempio, dai missili a guida automatica), ci ritroveremmo con proiettili troppo grossi, troppo complessi, e soprattutto troppo costosi.
 
La soluzione a questo problema sembra essere arrivata con un'invenzione realizzata da due ricercatori dei Sandia National Laboratories, che hanno progettato e testato un proiettile intelligente per fucili capace di colpire con precisione mai vista ad oltre 2 km di distanza. "Abbiamo una tecnologia molto promettente per la guida di piccoli proiettili, che può essere sviluppato completamente in modo economico e rapido" spiega Red Jones, che ha sviluppato il nuovo proiettili assieme al collega Brian Cast.
 
 
Il proiettile di Jones e Cast è sostanzialmente un piccolo missile senza propellente che si adatta in modo dinamico alla situazione di volo, eseguendo piccole ma costanti correzioni di rotta per raggiungere e colpire chirurgicamente il bersaglio.


Per poter funzionare correttamente, il proiettile deve necessariamente liberarsi di uno degli aspetti più importanti delle armi da fuoco dell'ultimo secolo: la canna rigata. La rigatura interna di una canna forza un proiettile a ruotare su se stesso, ottenendo stabilità giroscopica e una traiettoria di volo più pulita, rettilinea e precisa di quella 
ottenibile tramite una canna liscia.
 
Il proiettile dei Sandia Labs costringe a liberarsi delle rigature dela canna perchè si stabilizza in volo seguendo un altro meccanismo: un sensore ottico tiene in costante puntamento il bersaglio, contrassegnato da un raggio laser, e il sistema di guida effettua correzioni della traiettoria di volo agendo su piccole alette stabilizzatrici che si dispiegano quando il proiettile esce dalla canna.
 
In questo modo il proiettile, che ha già una linea di volo più rettilinea rispetto a quelli tradizionali per via del suo centro di gravità spostato in avanti, può raggiungere un bersaglio alla distanza di 1.000 metri con uno scarto di soli 20 centimetri, contro i quasi 10 metri di un proiettile tradizionale.
 
La centralina di elaborazione esegue circa 30 correzioni di rotta al secondo. "La frequenza naturale di questo proiettile è di 30 hertz, per cui facciamo correzioni 30 volte al secondo. Questo significa che possiamo effettuare grandi correzioni di rotta, per cui non serve essere estremamente precisi ogni volta che si spara" spiega Jones.
 
Il proiettile, già testato in condizioni che simulano un ambiente di combattimento reale, raggiunge una velocità massima di Mach 2,1 utilizzando i comuni propellenti per proiettili attualmente in circolazione. Se messo a confronto con alcuni dei fucili e delle munizioni moderne più performanti, non è così veloce come potrebbe sembrare, ma i ricercatori contano di poter raggiungere velocità superiori sfruttando una miscela di polvere da sparo appositamente realizzata per questo genere di munizioni.
 
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