Sono sempre più frequenti ormai, sui più disparati mezzi di informazione, articoli riguardanti attacchi informatici strategici, forze di polizia per la ricerca di cyber-criminali e tentativi politici di regolamentare la rete.

Anche se molti di questi articoli sono ingenui o fantasiosi, e ammettendo pure che alcuni degli avvenimenti riportati non sono rilevanti quanto si vorrebbe far credere, non possiamo negare l'evidenza del fatto: internet è una raltà pervasiva nella vita dell'uomo moderno, ma ancora più importante: siamo arrivati al conflitto telematico.

Lo spunto per questa constatazione arriva dalla recente notizia di un nuovo corpo, questa volta militare, nato proprio per contrastare eventuali attacchi informatici di natura non criminale.

Qui trovate l'articolo.

Qui invece si accenna alla situazione allargata di questo fenomeno.

Tra quanto verrà sferrato il prossimo attacco su larga scala? subiremo un "blackout" informatico? ma soprattutto: siamo pronti per affrontarlo?

Viviamo convinti che usufruire di un servizio online sia ormai una pratica sicura, viviamo utilizzando diffusamente moneta elettronica, non ci preoccupiamo minimamente della possibilità che una mattina potrebbe fermarsi tutto, ma la nostra sicurezza, acquisita con l'uso quotidiano e continuativo di questi strumenti, non si basa su concrete garanzie di solidità del sistema.

Preparatevi, abitanti del terzo millenio, a vivere sull'orlo di un baratro!

...

e buona giornata a tutti!